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In che modo ClubHouse può conquistare Generazione Z e influencer
Su ClubHouse non mancano già stanze dedicate proprio ai temi generazionali dove interagiscono persone di età differenti che scambiano esperienze e punti di vista su lavoro, scuola e università
12 Febbraio 2021
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Nuove sensorialità
Una prima implicazione è quella sensoriale. È chiaro ormai quanto le major della Silicon Valley stiano puntando sul canale audio come nuovo scenario da presidiare e sviluppare, non ultima Twitter che, lavorando su Audio Spaces, proverà ad attivare delle funzione di meetup audio simili a Clubhouse, esortando gli utenti a sviluppare un altro modo d’interagire. LEGGI ANCHE: Social media marketing: 25 previsioni che segneranno il 2021 Frequentare stanze virtuali per chat vocali significa escludere completamente l’immagine dall’interazione. Questo significa che tutte le strategie di “attrazione” di follower e i conseguenti meccanismi di “distrazione” sviluppati oramai in maniera raffinatissima tramite video, saltano completamente. Non sono pochi gli youtuber e gli IG influencer che hanno già dichiarato di non voler utilizzare questo nuovo universo poiché “poco congeniale” con il tipo di stile comunicativo a cui sono abituati. Negli studi della PNL le modalità sensoriali con le quali le persone codificano, organizzano e danno significato alle esperienze si chiamano “sistemi rappresentazionali” (visivo, cinestesico, uditivo) e queste teorie asseriscono che ogni persona ha una predilezione, basata sull’influenza del patrimonio genetico, dell’educazione e della propria esperienza di vita. Si apre quindi uno scenario interessante per nuove tipologie di influencer “radio-friendly” e di follower attratti (anche) dal canale dell’ascolto. L’utilizzo del solo canale uditivo, come ormai sappiamo dalle diverse indagini elaborate sul tema, rappresenta una relazione più intima ma soprattutto autentica tra content producer e fruitore, come ricorda Rossella Pivanti riprendendo una lezione di Alex Blumberg, il CEO di Gimlet Media. Con la sola voce è più difficile mentire e ascoltare costringe un po’ di più all’attenzione e all’educazione nelle interazioni tra molti. Insomma, se utilizzi il canale audio devi avere qualcosa da dire e devi dirlo col giusto stile. Non valgono le stesse regole di attrazione utilizzate nel videomaking o i “caption this” dei post sui social media a cui siamo ormai anche un po’ assuefatti.Nuove Generazioni
Ma in tutto questo, che ruolo hanno le nuove generazioni? Il trend audio potrebbe avere terreno fertile, anche se molto sarà legato agli influencer degli altri social network che traghetteranno le community su questo nuovo pianeta. Tutte le statistiche e gli studi su ZedGen e Millennials rappresentano da anni una fetta di popolazione estremamente votata all’immagine, sempre meno avvezza alla scrittura, immediata, poco analitica e, sventuratamente, carente in termini di critical thinking.