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  • Le immagini in stile Ghibli con ChatGPT sono un trend virale (e un problema di copyright)

    27 Marzo 2025

    Il nuovo aggiornamento di ChatGPT con GPT-4o ha acceso la fantasia degli utenti e sollevato un polverone.

    Grazie alla funzione di generatore immagini AI, oggi è possibile creare opere nello stile onirico dello Studio Ghibli con un semplice prompt.

    Selfie, ritratti e persino animali domestici vengono trasformati in scene poetiche alla Miyazaki, inondando i social con un’estetica che sembra uscita da La città incantata o Il castello errante di Howl.

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    Immagini in stile Ghibli con ChatGPT: l’esplosione virale sui social

    In meno di 24 ore, i feed di X, Instagram e TikTok si sono popolati di versioni “ghibliane” di Elon Musk, Donald Trump, personaggi storici e persino lo stesso Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha aggiornato la sua foto profilo con un ritratto in stile Ghibli.

    L’effetto virale ha travolto tutto: meme, trend e video-tutorial su come creare immagini in stile Ghibli con ChatGPT hanno conquistato milioni di utenti in pochissimo tempo.

    Il generatore immagini Ghibli con GPT-4o è per pochi (per ora)

    Nonostante il successo, OpenAI ha frenato l’entusiasmo: l’aggiornamento ChatGPT con generazione di immagini in stile Ghibli è disponibile solo per gli abbonati Plus, Pro e Team.

    La richiesta è stata così alta che il rollout per gli utenti free è stato ufficialmente posticipato.

    La funzionalità include un image tool integrato, capace di output fotorealistici e coerenti anche con input stilistici complessi come quelli del Ghibli style AI.

    Arte Ghibli con intelligenza artificiale: tributo o imitazione?

    La capacità di ChatGPT di trasformare foto in arte Ghibli ha acceso il dibattito sull’etica dell’intelligenza artificiale.

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    Se lo stile di Miyazaki non è protetto da copyright, è legale replicarlo? Secondo alcuni esperti, siamo in una zona grigia del diritto.

    Lo stile visivo non è coperto dalla legge, ma i dati su cui il modello è stato addestrato non sono trasparenti.

    È lecito supporre che milioni di fotogrammi di film Ghibli siano stati usati per il training.

    Il tema dei diritti d’autore per immagini AI Ghibli è tutt’altro che risolto.

    Se OpenAI assicura che il suo modello non replica lo stile di singoli artisti viventi, molti si chiedono se ciò basti a evitare violazioni. Il problema è che spesso lo stile di uno studio coincide con quello di un autore: nel caso di Ghibli, Hayao Miyazaki è il cuore creativo dell’intero universo visivo.

    È davvero corretto riprodurne il tratto senza consenso o compensazione?

    Creatività e rischi legali

    Il trend Ghibli ha mostrato il potenziale della AI generativa nel campo artistico, ma anche i suoi limiti normativi. Il confine tra ispirazione e appropriazione diventa sempre più labile.

    Oggi sono coinvolti nel dibattito anche Google, Meta e Midjourney, tutte realtà che sfruttano modelli AI per generare arte.

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    La questione centrale resta una: quali sono i diritti degli artisti nell’epoca delle AI? E come si può tutelare la creatività umana?

    Il caso di Ghibli con ChatGPT è solo l’inizio. L’uso di strumenti AI per creare immagini artistiche è destinato a crescere. I prossimi aggiornamenti potrebbero includere immagini animate in stile Miyazaki, esperienze immersive e personalizzate.

    Ma prima di sognare troppo, servono regole chiare. Senza un nuovo quadro giuridico, l’arte AI e copyright rischiano di scontrarsi sempre più duramente.

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    #AI