Meta ha creato una AI che si addestra da sola
Arriva il watermark sulle immagini generate con ChatGPT (ma solo per il piano gratuito)
9 Aprile 2025
OpenAI ha iniziato a testare una novità che potrebbe cambiare il modo in cui vengono percepite le immagini generate da AI: l’introduzione di watermark nelle immagini ChatGPT per gli utenti che utilizzano il servizio in forma gratuita.
ChatGPT updates
— Tibor Blaho (@btibor91) April 5, 2025
– Student Plus referral program now also available for Colombian students (Universidad Nacional de Colombia)
– new mentions of "shared posts" in addition to shared conversation, canvas and deep research in the web app
– the new ImageGen watermark is mentioned… pic.twitter.com/j4sYfWJXLB
Il cambiamento è stato individuato nella versione Android dell’app, dove compare un riferimento al nuovo modulo “ImageGen watermark”.
Come funziona il watermark nelle immagini di ChatGPT
Secondo quanto emerso, il watermark non è visibile nelle immagini create dagli utenti paganti, ma solo in quelle prodotte nella ChatGPT versione gratuita.
Questo approccio richiama le logiche delle piattaforme di stock photo, dove le immagini gratuite vengono contrassegnate da un watermark che scompare solo con l’acquisto.
Una mossa strategica per invogliare gli utenti a passare al piano premium.
Differenze tra ChatGPT gratis e a pagamento per la generazione immagini
Con l’arrivo di GPT-4o, anche gli utenti free hanno accesso alla generazione di immagini, ma con un limite giornaliero di due immagini e la presenza del watermark ChatGPT.
Chi invece sceglie la versione a pagamento può generare più immagini e ottenerle senza watermark. Una differenza chiave che OpenAI potrebbe utilizzare per aumentare le sottoscrizioni.
Perché ChatGPT inserisce un watermark nelle immagini generate
Il dibattito su intelligenza artificiale e copyright è più vivo che mai, e l’inserimento di un watermark visibile rappresenta un primo passo verso la regolamentazione dell’uso dei contenuti generati da AI.
Tuttavia, la scelta di applicare questa misura solo agli utenti free e non a tutti solleva interrogativi su trasparenza e coerenza, soprattutto se confrontata con la concorrenza.
OpenAI watermark: una scelta diversa rispetto ai concorrenti
Mentre Google Gemini e Meta AI hanno già introdotto watermark visibili su tutte le immagini generate da AI, OpenAI si distingue testando il watermark solo per la fascia gratuita. Non si tratta del watermark digitale invisibile che serve a distinguere contenuti AI da quelli umani, ma di un vero e proprio marchio visivo. Una strategia ibrida che può sembrare confusa agli occhi degli utenti.
Studio Ghibli e immagini AI: la tendenza su ChatGPT
Una delle tendenze più virali dell’ultimo periodo è il restyling delle immagini nello stile Studio Ghibli, possibile grazie al nuovo GPT-4o.
LEGGI ANCHE: Le immagini in stile Ghibli con ChatGPT sono un trend virale (e un problema di copyright)
Tuttavia, è proprio questa popolarità che ha messo in luce la mancanza iniziale di watermark e la necessità di tutelare i contenuti.
Il boom di richieste ha anche portato OpenAI a limitare l’uso gratuito a due immagini al giorno.
Come ottenere immagini senza watermark da ChatGPT
Attualmente, l’unico modo per ottenere immagini senza watermark da ChatGPT è sottoscrivere un piano a pagamento.
LEGGI ANCHE: Anche McDonald’s genera le immagini in stile Ghibli e scatena la polemica
La differenza tra free e pro si fa sempre più evidente, anche nella generazione di contenuti visivi. Se la tendenza continuerà, è probabile che OpenAI espanda l’uso del OpenAI watermark anche ad altre funzioni o modelli.