Marketing Intelligence
In un mondo digitale sempre più affollato, conquistare l’attenzione degli utenti è diventata la sfida principale per ogni brand.
Scrolliamo, clicchiamo, ignoriamo: la soglia di attenzione si abbassa, mentre il tempo e l’interesse dei consumatori si frammentano su mille piattaforme.
In questo scenario competitivo, essere rilevanti non significa solo essere visibili, ma essere scelti, ricordati e condivisi.
Proprio per misurare questa rilevanza digitale, Epsilon Technologies ha sviluppato il Digital Attention Index (DAI): un indicatore proprietario che analizza la performance online dei brand italiani attraverso sette ecosistemi chiave, dai social media al traffico web, dalle ricerche online fino alle conversazioni generate da PR e influencer.

Il risultato è una fotografia dettagliata e integrata del nuovo campo di battaglia del marketing.
La ricerca Top 300 Relevant Brands Italy 2024 mostra quali sono le aziende che riescono davvero a conquistare l’attenzione nel panorama digitale italiano.
Un report che non si limita a elencare chi è più visibile, ma che spiega come e perché questi brand riescono a emergere, offrendo spunti concreti per chi vuole fare la differenza.
In questo articolo analizziamo i dati, le strategie vincenti, i trend emergenti e le lezioni da imparare da chi, nel 2024, ha saputo trasformare l’attenzione in valore.
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1. Cos’è il Digital Attention Index (DAI)
Come si misura l'attenzione nel mondo digitale? Like e follower non bastano più. Per capire quanto un brand sia davvero rilevante oggi serve uno strumento capace di analizzare l’intero ecosistema online.
Nasce così il Digital Attention Index (DAI): un indicatore sviluppato da Epsilon Technologies che sintetizza la quota di attenzione digitale di un brand rispetto alla concorrenza.
Il DAI è un indice unico e integrato, costruito su 8 dimensioni fondamentali della presenza online:
- Social Media – Coinvolgimento del pubblico (view, like, commenti, condivisioni, salvataggi).
- Social Listening – Cosa si dice del brand e con quale sentiment.
- Search – Interesse espresso dagli utenti attraverso le ricerche.
- Influencer Marketing – Collaborazioni e contenuti generati da creator esterni.
- Web Traffic – Visite e traffico sui siti aziendali.
- App Traffic – Utilizzo delle app del brand.
- PR & Earned Media – Visibilità e impatto sulle testate online.
- Paid Media – Investimenti pubblicitari e ritorno in visibilità.
Il DAI funziona come una quota di mercato dell’attenzione: mette in relazione le metriche dei brand tra loro, creando una classifica che mostra chi riesce a farsi notare davvero, e con quali leve.

A differenza degli indicatori tradizionali, il DAI è in grado di:
- fornire una lettura omnicanale delle performance,
- individuare opportunità di posizionamento nei territori digitali,
- monitorare l’evoluzione del brand in tempo reale,
- supportare decisioni strategiche basate su insight concreti.
In un mondo dominato dai micro-momenti e dalla distrazione costante, il DAI diventa quindi uno strumento essenziale per CMOs, team marketing e agenzie, che vogliono misurare l’efficacia delle proprie azioni, ma soprattutto capire dove stanno perdendo attenzione e dove possono guadagnarla.

2. I brand più rilevanti in Italia nel 2024: chi vince la guerra dell’attenzione
Chi riesce davvero a catturare l’attenzione degli italiani online? I dati raccolti da Epsilon Technologies con il Digital Attention Index rivelano una classifica sorprendente che racconta molto più di semplici numeri: racconta strategie, contenuti, canali e scelte editoriali.

La Top 5: i dominatori della scena digitale
Nel 2024, i primi cinque brand in Italia per quota di DAI sono:
- Red Bull
Regna nei social media grazie a contenuti altamente virali: sport estremi, eventi spettacolari, storytelling esperienziale. Oltre il 98% del suo DAI deriva da views e interazioni. - Lidl
Campagne stagionali, offerte e un’efficace strategia dayketing gli garantiscono una forte presenza su web e search. La comunicazione è sempre attiva e ben integrata tra canali. - Calzedonia
Punta tutto su TikTok e Instagram con un approccio always-on: contenuti con creator di punta e modelli per un target giovane e coinvolto. - Leroy Merlin
Ottimi risultati in traffico web grazie alla funzione ecommerce e contenuti social creativi in collaborazione con influencer. L’attenzione digitale è spinta dalla sinergia tra portale e social. - Telecom Italia
Fortissima presenza in search e visualizzazione grazie alle offerte commerciali, piani tariffari e investimenti SEM ben strutturati.

I settori che guidano l’attenzione digitale
- Retail e FMCG (Fast Moving Consumer Goods) dominano la classifica grazie all’utilizzo intelligente di social media, search e web traffic.
- Fashion & Beauty spiccano per l’uso del formato collab con influencer e ambassador su Instagram e TikTok.
- Telecomunicazioni si distinguono per strategie mirate in paid media e search, dove le ricerche di offerte e piani tariffari generano alti volumi di traffico.
Oltre la classifica: il valore delle quote DAI
Il DAI non mostra solo chi è più visibile, ma come e dove il brand conquista attenzione:
- Chi eccelle nei contenuti editoriali.
- Chi ottiene traffico da ricerche branded.
- Chi viene menzionato spontaneamente dai media e dagli utenti.
Con più di 8 miliardi di touchpoint digitali analizzati nel 2024, la classifica DAI è lo specchio fedele delle strategie che funzionano e di quelle che restano invisibili.
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3. Come i brand più rilevanti catturano l’attenzione digitale
Nel mondo del marketing digitale, non basta esserci: bisogna saper emergere. I brand che guidano la classifica del Digital Attention Index (DAI) non sono solo presenti online, ma hanno capito come farsi notare, dove investire e quali contenuti generano valore.
Ecco le principali strategie adottate dai brand più rilevanti in Italia nel 2024.
1. Social Media: human touch, collab e vertical video
Le marche che performano meglio nei social lo fanno con un mix di:
- Strategie collab con content creator e ambassador (es. Calzedonia, Red Bull).
- Humor, emozione ed esperienzialità nei contenuti.
- Formati ad alta viralità come Reel e TikTok.
- Esternalizzazione del contenuto: il peso degli external interactions (interazioni da parte di utenti e influencer) supera quello dei post nativi del brand.
📌 Insight: Il View è la metrica chiave del 2024, con un incremento significativo rispetto al passato. TikTok e Instagram sono dominanti tra i giovani (14-29 anni).
2. Search: presidiare le intenzioni degli utenti
Le ricerche che contano? Quelle branded, legate a offerte, prodotti e promozioni.
I leader nel search sono brand che:
- Creano contenuti pensati per intercettare le ricerche commerciali.
- Presidiano le SERP con keyword specifiche (es. Silvercrest Lidl, offerte fibra TIM).
- Lavorano sulla stagionalità e sui trend.
📌 Insight: Search ≠ solo SEO. L’investimento in SEM (Google Ads) è fondamentale per sostenere la visibilità sui motori.

3. Web Traffic: l’importanza di un hub performante
I siti web non sono solo vetrine, ma snodi strategici della digital strategy.
Brand come Leroy Merlin e Lidl eccellono nel:
- Generare traffico organico da offerte e contenuti utili.
- Sfruttare le keyword di prodotto per attrarre utenti.
- Integrare portale ecommerce, SEO e campagne adv.
📌 Insight: Avere una piattaforma ben indicizzata e costantemente aggiornata è un acceleratore della rilevanza digitale.
4. Social Listening: ascoltare per capire (e reagire)
I brand non comunicano più da soli: sono parte di una conversazione continua.
Nel 2024, le menzioni sono guidate da:
- Sponsorizzazioni, campagne e partnership (es. Red Bull, Ferrero).
- Controversie (Es. Lidl e il tema del benessere animale, Esselunga e i rapporti politici).
- Meme, ironia, ricette, sostenibilità: temi che uniscono o dividono.
📌 Insight: Le menzioni negative (es. accuse di greenwashing) vanno gestite con autenticità. L’ascolto attivo è una leva strategica per trasformare il rischio in relazione.

5. Influencer & Ambassador: la forza della fiducia
Collaborare con creator coerenti con i propri valori è la chiave per:
- Umanizzare il brand.
- Intercettare micro-nicchie.
- Aumentare la credibilità (es. Coop con contenuti antispreco, Ikea con i suoi ambassador di sostenibilità).
📌 Insight: Le collaborazioni funzionano meglio quando sono genuine, continuative e integrate nei canali ufficiali e non ufficiali.
In sintesi
La rilevanza digitale non è frutto del caso, ma il risultato di una strategia ben orchestrata tra:
- contenuto
- canali
- timing
- dati.
I brand più efficaci sono quelli che coltivano relazioni, non solo numeri.
4. Trend 2024: cosa sta funzionando davvero
Se il Digital Attention Index misura chi vince la battaglia dell’attenzione, i trend del 2024 ci raccontano come la stanno vincendo. I brand che emergono nel panorama italiano lo fanno adottando strategie coerenti con i nuovi comportamenti digitali, le aspettative delle community e i valori condivisi.
Ecco i 6 trend che stanno ridefinendo la comunicazione di marca in Italia.
1. Humanizzazione del brand
La distanza tra marchi e persone si accorcia grazie a:
- volti riconoscibili (ambassador, dipendenti, clienti reali)
- linguaggi informali e ironici
- contenuti autentici e situazionali
Esempio: Lidl coinvolge veri atleti e clienti nei contenuti. Coop costruisce format sempre-on con dipendenti e influencer in prima linea.
2. Sponsorizzazioni con impatto
Dallo sport ai festival musicali, i brand presidiano spazi culturali e sociali ad alta visibilità:
- sponsorizzazioni legate a eventi live, calcio, motorsport
- attivazioni con creator e challenge social
Esempio: Red Bull domina il sentiment positivo grazie alla sua presenza nel motorsport. Campari si lega a cinema e cultura con eventi tematici.
3. Contenuti culinari ed esperienziali
Ricette, tutorial e food content sono tra le leve più potenti per:
- generare micro-engagement trasversale (tutte le età, territori)
- promuovere prodotti e creare valore di consumo
Esempio: Activia, Nutella, De Cecco, Sementis e AIA puntano su video ricette, cooking show e branded content emozionali.
4. Sostenibilità autentica (non greenwashing)
La sostenibilità è un tema caldo, ma solo se percepito come reale. Funziona quando:
- racconta iniziative concrete
- coinvolge i consumatori
- evita retorica eccessiva
Attenzione: strategie di “greenwashing” sono rapidamente smascherate e penalizzano il brand.
5. Intrattenimento + valore
I social non sono solo canali promozionali: funzionano quando offrono contenuti che:
- intrattengono (humor, format, storytelling)
- informano (tips, life hack)
- coinvolgono (quiz, contest, interazioni dirette)
Esempio: IKEA, KFC, McDonald’s e Ritter Sport usano il branded entertainment per generare awareness e affinità.
6. Omnicanalità integrata
I brand top performer non separano online e offline, ma li fondono:
- eventi fisici supportati da campagne digitali
- contenuti nati nei punti vendita e amplificati sui social
- codici QR sui prodotti che attivano esperienze interattive
Esempio: Coca-Cola usa i QR code per attivare esperienze via AI, Kimbo invita al podcast partendo dalla confezione.
In sintesi: Il 2024 conferma che la vera attenzione si conquista con coerenza, umanità e utilità. I brand più rilevanti sono quelli che si mettono in ascolto, si espongono, sperimentano e restano presenti nei momenti che contano per le persone.
5. Cosa possono imparare i brand emergenti
Non servono budget milionari per diventare rilevanti. Servono ascolto, coerenza, sperimentazione e una strategia costruita attorno a ciò che realmente cattura l’attenzione del pubblico. I brand emergenti possono prendere ispirazione dai leader del DAI e adattare le migliori pratiche al proprio contesto.
1. Conosci il tuo ecosistema digitale
Non basta essere presenti sui social. Serve sapere:
- dove si concentra l’attenzione dei tuoi clienti
- quali canali generano traffico utile
- dove investono (e vincono) i tuoi concorrenti
Usare strumenti come il DAI consente una visione integrata che semplifica la lettura dei dati e orienta le decisioni.
2. Scegli una direzione editoriale chiara
Meglio pochi contenuti ma coerenti che mille post disordinati. I brand con più successo:
- adottano format riconoscibili
- lavorano su rubriche, serie, narrazioni continue
- valorizzano una voce autentica, empatica e visibile
L’obiettivo non è “pubblicare tanto”, ma “farsi ricordare”.
3. Costruisci relazioni, non solo reach
Collaborare con creator di nicchia, valorizzare la community, rispondere alle domande.
I piccoli brand possono coltivare prossimità molto più facilmente dei big.
Un approccio umano e diretto spesso genera più fiducia di un video virale da milioni di visualizzazioni.
4. Sfrutta i micro-momenti
Promozioni stagionali, trend social, eventi locali: ogni momento è una leva per creare contenuto rilevante.
Agire con tempestività e creatività è un vantaggio competitivo per chi ha team snelli.
5. Misura ciò che conta (davvero)
Non lasciarti ingannare da vanity metrics.
Analizza l’attenzione generata in chiave strategica:
- quale contenuto ha generato più interazioni?
- qual è il sentiment delle menzioni?
- da dove arriva il traffico qualificato?
Monitorare pochi KPI integrati, come quelli del DAI, aiuta a semplificare il caos e prendere decisioni più efficaci.
Essere rilevanti oggi significa avere una visione chiara, una voce unica e una presenza digitale capace di attivare connessioni reali. Il Digital Attention Index non è solo una classifica, ma una bussola per orientarsi e crescere.
6. Dall’attenzione alla fiducia
In un contesto in cui l’attenzione è dispersa, veloce e contesa, il vero successo di un brand non si misura solo in impression, ma nella capacità di restare nella mente e nel cuore delle persone.

La ricerca Top 300 Relevant Brands Italy 2024 ci mostra che non esiste una formula magica, ma esistono strategie chiare, coerenti e misurabili che fanno davvero la differenza.
Il Digital Attention Index non è solo un dato: è uno strumento per vedere ciò che spesso resta invisibile. È la mappa che guida i brand tra i territori digitali dove si gioca la vera partita del marketing: quella della rilevanza.
Per i brand emergenti, il messaggio è chiaro: non serve essere i più grandi, ma i più significativi. Chi sa ascoltare, agire con autenticità e innovare nei contenuti può conquistare attenzione, relazione e, infine, fiducia.