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  • Il Messico fa causa a Google per il “Gulf of America” su Maps

    13 Maggio 2025

    Una controversia cartografica si è trasformata in una battaglia legale tra il governo messicano e Google. Il motivo? L’azienda americana ha etichettato, agli inizi dell’amministrazione Trump, il Golfo del Messico come Gulf of America su Google Maps, almeno per gli utenti statunitensi.

    La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha annunciato che il Paese ha formalmente intentato una causa, definendo la scelta una violazione della sovranità territoriale.

    Il caso del Golfo del Messico su Google Maps e le origini della disputa

    Il cambio di nome su Google Maps risale a quando Trump ordinò che la denominazione “Gulf of America” venisse adottata nei documenti ufficiali statunitensi.

    Google fu tra i primi colossi tech a recepire l’ordine, aggiornando la mappa digitale. Anche Apple seguì l’esempio, mentre MapQuest rifiutò il cambiamento e anzi, lo prese apertamente in giro attraverso una sezione speciale del sito in cui è possibile rinominare il Golfo del Messico con qualsiasi nome si voglia.

    Nel frattempo, in Messico, la denominazione rimane corretta. Per gli utenti di altre regioni, Google ha adottato una versione ibrida: “Gulf of Mexico (Gulf of America)”.

    Sovranità e toponomastica: la posizione del Messico

    “La parte di territorio che appartiene agli Stati Uniti può essere chiamata come vogliono. Ma quella del Messico, o di Cuba, non può essere rinominata da un altro Stato,” ha dichiarato Claudia Sheinbaum, la prima presidente donna nella storia del Messico

    Il governo messicano ha più volte sollecitato Google tramite lettere ufficiali, chiedendo di non applicare il nuovo nome alle acque territoriali messicane. La risposta, firmata da Cris Turner, vicepresidente di Google per le relazioni governative, è stata netta: nessun cambiamento è previsto.

    Sheinbaum ha così mantenuto la promessa fatta a febbraio: “Se non torneranno indietro, procederemo legalmente.”

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    Golfo del Messico e Google Maps: le mappe diventano geopolitica

    Questa disputa mette in evidenza quanto potere abbiano le big tech nel plasmare la percezione geografica del mondo. Rinominare un’area condivisa come il Golfo del Messico ha infatti effetti politici, diplomatici e culturali.

    Intanto, gli USA hanno approvato una legge che formalizza il nome Gulf of America, aumentando così ulteriormente la tensione internazionale.

    Conclusione: il futuro del Golfo del Messico su Google Maps

    La causa del Messico contro Google potrebbe creare un precedente legale importante, ridefinendo il rapporto tra tecnologia e sovranità territoriale. La disputa evidenzia quanto le piattaforme digitali influenzino la percezione della realtà geopolitica e solleva interrogativi urgenti sul ruolo e sulle responsabilità delle grandi aziende tecnologiche.

    Il caso non riguarda solo un nome, ma il principio di chi ha il diritto di definire il mondo che vediamo online. Ma per il governo messicano, e probabilmente anche per molti altri Paesi, il nome di quel mare non è negoziabile.