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  • Meta testa i Chatbot AI che ti scrivono su Messenger (e non puoi ignorarli)

    4 Luglio 2025

    Meta sta testando una nuova generazione di chatbot AI proattivi, capaci di iniziare conversazioni con gli utenti senza essere stati interpellati.

    Un esempio? Un assistente virtuale chiamato “The Maestro of Movie Magic” potrebbe scriverti su Messenger, WhatsApp o Instagram per chiederti se hai scoperto nuovi compositori o se vuoi consigli per una serata cinema. Il messaggio arriva senza alcuna richiesta da parte tua.

    Meta AI Studio per creare chatbot personalizzati

    Tutto questo è reso possibile grazie a Meta AI Studio, la piattaforma che permette agli utenti di creare chatbot personalizzati in base ai propri interessi.

    I chatbot ricordano le conversazioni passate, inviano follow-up entro 14 giorni dalla prima interazione (a patto che l’utente abbia inviato almeno 5 messaggi) e possono essere condivisi tramite link, profili pubblici o storie.

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    Intelligenza artificiale su Facebook Messenger e Instagram

    Questi assistenti virtuali Meta non vivono in un’app separata, ma si integrano direttamente in Messenger, WhatsApp e Instagram.

    È la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale conversazionale: chatbot sempre più presenti, che parlano con te all’interno delle stesse app che usi per comunicare con amici e colleghi.

    Chatbot di Meta che iniziano una conversazione da soli

    Meta conferma a TechCrunch che sta testando questi bot proattivi, sulla scia di quanto già avviene con Replika e Character.AI.

    Anche queste piattaforme permettono ai chatbot di iniziare conversazioni, facendo leva sull’effetto compagnia. Ma questa spinta verso l’engagement non è priva di rischi, soprattutto per gli utenti più giovani.

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    Rischio dei chatbot AI nelle app di messaggistica

    Il caso di Character.AI, attualmente sotto accusa dopo la morte di un ragazzo di 14 anni, mostra come questi strumenti possano avere un impatto drammatico se mal gestiti. Meta, interrogata sui rischi, si limita a indicare una serie di disclaimer: “Le risposte potrebbero essere inaccurate”, “non sostituiscono consigli professionali”, “non sono esperti certificati”.

    Ma la regolamentazione dei chatbot resta un nodo irrisolto.

    Chatbot AI e sicurezza per i minori

    A oggi, Meta non impone limiti di età per l’utilizzo dei suoi chatbot AI, almeno non in modo esplicito. Alcuni stati americani, come Tennessee e Porto Rico, hanno approvato leggi che limitano l’interazione dei minori con questo tipo di tecnologia.

    Ma nel resto del mondo, il rischio chatbot AI per i più giovani è ancora sottovalutato.

    Chatbot AI e impatto sull’epidemia di solitudine secondo Zuckerberg

    Mark Zuckerberg ha più volte sottolineato l’obiettivo di combattere l’epidemia di solitudine con l’aiuto dell’AI.

    Ma dietro i buoni propositi c’è anche un modello di business ben chiaro: più interazioni, più tempo nelle app, più pubblicità visualizzate.

    La presenza dei chatbot AI proattivi risponde perfettamente a questa logica.

    Monetizzazione dei chatbot AI da parte di Meta

    Secondo documenti interni pubblicati ad aprile, Meta prevede che i suoi prodotti di generative AI porteranno tra 2 e 3 miliardi di dollari di entrate già nel 2025.

    Entro il 2035, le stime salgono a 1.400 miliardi di dollari, soprattutto grazie a Llama Meta AI e agli accordi di revenue sharing con terze parti. In futuro, i chatbot potrebbero includere pubblicità, risposte sponsorizzate e abbonamenti premium.

    Differenza tra Replika, Character.AI e chatbot di Meta

    Mentre Replika e Character.AI puntano su esperienze emotive e legami affettivi, i chatbot AI di Meta nascono per integrarsi nel tuo ecosistema digitale quotidiano.

    Sono meno orientati all’intimità e più pensati per accompagnare la navigazione, le ricerche, le conversazioni e le interazioni nei social. La vera differenza è che Meta ha già miliardi di utenti attivi e può attivare in massa questi assistenti virtuali.

    Cosa fa il chatbot “Maestro del Cinema” di Meta

    Il chatbot “Maestro del Cinema” è uno dei primi esempi pubblici di chatbot personalizzati creati con Meta AI Studio.

    Il bot non solo risponde, ma ti scrive per primo, proponendoti soundtrack, consigli cinematografici e suggerimenti artistici. Un esempio apparentemente innocuo, ma che apre la strada a una nuova forma di interazione spinta da parte delle AI.