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  • Meta blocca la pubblicità politica in Europa

    28 Luglio 2025

    Meta ha annunciato che dal 10 ottobre 2025 bloccherà tutte le pubblicità politiche, elettorali e su temi sociali nell’Unione Europea.

    La decisione è legata all’entrata in vigore del regolamento UE TTPA, che introduce nuove norme sulla trasparenza degli annunci politici e obblighi molto rigidi per il targeting politico Meta.

    Nuove regole UE per la pubblicità politica online

    Il regolamento europeo sulla pubblicità politica richiede che ogni inserzione contenga informazioni su chi ha pagato l’annuncio, come è stato mostrato e a chi è stato indirizzato.

    Inoltre, prevede che i dati per il targeting possano essere usati solo con consenso esplicito e separato dell’utente. Una condizione che Meta ritiene tecnicamente difficile da implementare.

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    Meta critica le nuove norme europee

    Secondo Meta, le regole del TTPA “introducono un livello di complessità e incertezza legale insostenibile” per le piattaforme digitali.

    La società afferma di aver già fatto più di chiunque altro per garantire trasparenza negli annunci politici, ma che queste nuove richieste superano i limiti operativi e potrebbero compromettere la personalizzazione delle inserzioni.

    Targeting politico Meta e i limiti imposti dal TTPA

    Un punto particolarmente critico per Meta è il divieto di utilizzare dati personali per finalità politiche senza consenso esplicito. Cosa che colpisce direttamente i meccanismi di personalized advertising, rendendo difficile raggiungere segmenti specifici di popolazione.

    Meta avverte che ciò comporterà una riduzione della rilevanza degli annunci per gli utenti.

    Meta vs Unione Europea: uno scontro che dura da anni

    La tensione tra Meta e Bruxelles è ormai cronica. La società di Menlo Park ha già pagato oltre 1 miliardo di dollari l’anno in multe per violazioni delle norme europee.

    Ora, con il TTPA, Meta sembra voler tracciare una linea: rinunciare del tutto alla pubblicità politica di Meta in Europa, piuttosto che adattarsi ulteriormente.

    Differenze tra Europa e Stati Uniti sulla pubblicità politica

    Negli Stati Uniti, Meta continua a investire nella pubblicità elettorale su Facebook e Instagram, con meno vincoli regolatori. In Europa, invece, si moltiplicano le leggi sulla protezione dei dati e la trasparenza politica.

    La divergenza normativa potrebbe diventare un tema di confronto anche nei futuri negoziati commerciali tra USA e UE.

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    Meta dice che la pubblicità politica online resta fondamentale

    Nonostante la sospensione, Meta difende il valore degli annunci elettorali: “Rappresentano un mezzo fondamentale per collegare i cittadini alle informazioni sui propri rappresentanti e permettere ai candidati di raggiungere gli elettori in modo efficace”.

    Ma la piattaforma ribadisce che non può più sostenere ulteriori carichi normativi.

    Fine della pubblicità politica sui social?

    La decisione di Meta potrebbe essere solo l’inizio. Altre piattaforme potrebbero seguire l’esempio, innescando una crisi nel modello di pubblicità politica online.

    Il rischio è che, per evitare sanzioni, le big tech decidano di rinunciare del tutto alla pubblicità sociale su Instagram e Facebook in Europa.

    Impatto del regolamento TTPA sulla pubblicità digitale

    Il nuovo quadro normativo TTPA, pensato per contrastare la disinformazione e aumentare la trasparenza annunci politici, potrebbe avere l’effetto collaterale di scoraggiare l’intero settore pubblicitario.

    I dispositivi di consenso richiesti, infatti, complicano la gestione di campagne rapide ed efficaci, soprattutto in periodo elettorale.

    Cosa aspettarsi ora

    A partire da ottobre, gli utenti europei non vedranno più pubblicità politica sui social Meta.

    I partiti e i candidati dovranno cercare canali alternativi di comunicazione digitale, mentre Bruxelles dovrà valutare se queste misure stanno davvero favorendo una democrazia più trasparente, o solo penalizzando l’innovazione.