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SEO vs GEO: perché la Generative Engine Optimization sta rivoluzionando l’ottimizzazione per motori di ricerca
6 Agosto 2025
La domanda che molti marketer si pongono oggi è: qual è la differenza tra SEO e GEO? La Search Engine Optimization si è a lungo concentrata su keyword density, backlink e meta tag per scalare le classifiche di Google. Ma con la crescente diffusione dei chatbot basati su intelligenze artificiali generative, come ChatGPT o Gemini, si afferma una nuova disciplina: la Generative Engine Optimization (GEO)
GEO non punta al ranking, ma alla citazione nei risultati generati dall’AI. L’obiettivo è far comparire il proprio brand tra le risposte dirette fornite dagli assistenti virtuali, attraverso contenuti autorevoli e “citable”

Come funziona la Generative Engine Optimization
La generative engine optimization si basa su contenuti che rispondono con precisione alle domande degli utenti, spesso in modo conversazionale. A differenza della SEO tradizionale, dove l’obiettivo è attirare traffico tramite clic dai motori di ricerca, GEO si focalizza sul diventare fonte affidabile nelle risposte AI
Tra le tecniche GEO per aumentare la visibilità online, troviamo:
- Listicle e ranking (es. “I 5 migliori strumenti per…”)
- Tabelle comparative
- Ricerche originali e dati proprietari
- Risposte dirette e sintetiche a domande frequenti
Questi “citable chunks” hanno maggiori probabilità di essere inclusi nelle risposte generate dalle AI, specie se supportati da un buon livello di autorevolezza del dominio
Strategie di keyword: SEO contro GEO
La SEO tradizionale si basa sull’uso strategico delle parole chiave, il posizionamento nei testi e l’analisi delle SERP. Al contrario, GEO sfrutta il NLP (Natural Language Processing) per comprendere l’intento della query, riducendo il peso delle singole keyword
In GEO conta il contesto, non la ripetizione: rispondere con precisione a una domanda (“qual è la differenza tra SEO e GEO?”) è più efficace che inserire molte volte la keyword “SEO”
Content marketing nell’era dell’intelligenza artificiale
Uno dei cambiamenti più radicali riguarda le nuove strategie di content marketing. Con GEO, non basta più scrivere per Google: bisogna creare contenuti pensati per le AI, che sappiano interpretare e citare le fonti
Questo implica:
- Approccio editoriale conversazionale
- Contenuti esaustivi e utili, non solo ottimizzati
- Pagine progettate per rispondere a intenti specifici, più che per generare traffico organico
Il content marketing con l’AI si allontana dalla logica del click e si avvicina a quella del “trust chunk”: porzioni informative affidabili, facilmente riconoscibili e “citabili” dai modelli generativi
Perché il traffico SEO sta diminuendo
Molti editori e brand stanno notando un calo nel traffico SEO, anche con contenuti ben ottimizzati. Il motivo? Le AI generative rispondono direttamente, senza rimandare l’utente al sito web originale. Questo fenomeno, chiamato zero-click AI search, penalizza le metriche tradizionali
Eppure, farsi citare dalle AI generative rappresenta una nuova opportunità: non per attrarre clic, ma per diventare autorevoli e presenti nelle conversazioni digitali
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Tecnologia e strumenti: la GEO sfrutta l’AI, la SEO gli analytics
Un altro punto cruciale riguarda l’utilizzo della tecnologia. Mentre la SEO utilizza strumenti come Google Search Console, Semrush o Ahrefs per monitorare ranking e backlink, la GEO sfrutta modelli predittivi basati su machine learning
Algoritmi AI analizzano l’intento dell’utente e generano contenuti personalizzati. Questo porta a un cambio di mentalità: ottimizzare non solo per il motore di ricerca, ma per l’assistente virtuale
Come ottimizzare contenuti per chatbot AI
L’ottimizzazione per intelligenze artificiali richiede un approccio più narrativo, preciso e orientato all’utente. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Inserire domande e risposte chiare nel testo
- Offrire definizioni sintetiche, come quelle che un chatbot potrebbe restituire
- Usare fonti autorevoli e dati aggiornati
- Aggiungere elementi visivi come grafici, elenchi e tabelle
- Evitare fluff: andare dritti al punto
Questo tipo di contenuto è più AI-friendly e ha maggiori probabilità di essere incluso nelle risposte dei modelli generativi
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User experience: la SEO punta al sito, GEO all’informazione
La SEO mira a migliorare l’esperienza utente su sito: velocità, mobile, navigazione. Ma GEO valorizza l’esperienza informativa: una risposta efficace, chiara, utile. Il contenuto non deve solo attirare: deve risolvere
In altre parole, la GEO non porta traffico. Porta reputazione
Perché la GEO sta sostituendo la SEO (ma non del tutto)
SEO e GEO non si escludono, ma si complementano. La SEO tradizionale è ancora utile per la visibilità nei motori di ricerca. Ma in un mondo dove sempre più ricerche passano attraverso chatbot, le strategie per comparire nei risultati delle AI diventano imprescindibili
In questo scenario ibrido, i professionisti del marketing devono ripensare le priorità:
- Meno ossessione per il ranking
- Più attenzione alla qualità e citabilità dei contenuti
- Integrazione tra SEO, UX e AI
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Esempi di contenuti citati dalle AI
Infine, ecco alcuni esempi di contenuti GEO-friendly che vengono spesso utilizzati nelle risposte AI:
- Definizioni chiare e concise
- Confronti tra prodotti o strategie
- Liste numerate con pro e contro
- Risposte “how to” strutturate
- Ricerche originali e statistiche
Questi formati sono ideali per comparire nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale, in quanto facilmente estraibili e interpretabili dai modelli linguistici