LinkedIn punta sull’intelligenza artificiale per accelerare la crescita
LinkedIn continua a crescere in Europa: +14% di utenti attivi nel 2025
5 Settembre 2025
Il nuovo report DSA per LinkedIn evidenzia una forte crescita di LinkedIn in Europa, con un aumento del 14% degli utenti attivi nel primo semestre 2025.
La piattaforma professionale ha registrato 54,7 milioni di utenti attivi mensili loggati nell’UE e oltre 213 milioni di visite da utenti non loggati, segnando un consolidamento della sua presenza nel mercato europeo.
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Quanti utenti attivi mensili ha LinkedIn in Europa
Secondo i dati ufficiali, LinkedIn conta oggi oltre 160 milioni di membri in Europa, ma solo una parte risulta realmente attiva: circa il 36% accede ogni mese.
Il dato solleva interrogativi sull’effettivo livello di engagement LinkedIn UE, suggerendo che il numero reale di utenti loggati attivi a livello globale sia intorno ai 432 milioni, ben distante dagli 1,2 miliardi di membri dichiarati.
La crescita di LinkedIn nei mercati emergenti dell’UE
L’aumento degli utenti non è uniforme in tutta Europa. I dati mostrano incrementi significativi in Paesi emergenti come Slovenia (+100%), Lituania (+50%) e Repubblica Ceca (+33%).
Nei principali mercati europei, invece, la crescita si attesta in media attorno al 10%. I numeri confermano una strategia di espansione più efficace nei mercati secondari dell’Unione Europea.
Come LinkedIn modera hate speech e fake account
Oltre alla crescita degli utenti, il report DSA LinkedIn analizza anche la moderazione dei contenuti. Nel 2025 la piattaforma ha registrato un aumento del 25% delle segnalazioni di disinformazione, del 12% per hate speech e del 33% per molestie.
Più contenuto critico, quindi, ma anche un maggiore impegno per contrastare gli abusi, supportato da un team di 1.757 moderatori globali, in crescita del 52% rispetto al 2024.
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L’aumento delle segnalazioni di disinformazione
Un dato particolarmente rilevante riguarda i LinkedIn fake account: l’aumento delle segnalazioni è stato solo dell’11%, nonostante le preoccupazioni diffuse degli utenti.

Molte lamentele, infatti, riguardano più l’engagement artificiale e le interazioni gonfiate, piuttosto che la presenza di veri account falsi. Ciò non toglie che il problema della disinformazione su LinkedIn stia crescendo rapidamente e resti centrale nel dibattito sulla sicurezza della piattaforma.