Data Science vs data analytics: le principali differenze
Nano Banana ha portato 10 milioni di nuovi utenti a Gemini
8 Settembre 2025
Nano Banana, il nome in codice del nuovo modello di editing immagini di Google, è diventato in pochi giorni un fenomeno di massa.
Conosciuto ora come Gemini 2.5 Flash Image, l’esperimento di laboratorio ha convinto oltre 10 milioni di nuovi utenti a scaricare l’app Gemini e ha già elaborato più di 200 milioni di immagini.
🍌update:
— Josh Woodward (@joshwoodward) September 4, 2025
200M+ images edited
10M+ people are new to @GeminiApp – welcome!
TPUs red hot
SRE pagers howling
Un successo che sorprende perfino Google e dimostra come un’idea nata per scherzo possa trasformarsi in uno strumento strategico.
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Nome buffo, strumento potente
Il fascino del progetto non nasce solo dal nome stravagante. Da settimane Nano Banana circolava online come un editor misterioso capace di evitare l’effetto uncanny valley che affligge altri strumenti di intelligenza artificiale.
Mentre le app concorrenti impazziscono a ogni modifica, deformando volti o perdendo somiglianza, Nano Banana mantiene la coerenza: puoi ridipingere il salotto tre volte, mettere il tuo chihuahua in tutù o trasformarti in torero e il modello ti riconosce sempre.

È questa capacità di preservare l’identità che ha trasformato un codice interno in un fenomeno virale e ha portato il modello in cima alle classifiche di editing prima ancora che Google ne ammettesse la paternità..
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Accesso e caratteristiche di Gemini 2.5 Flash Image
Ora che il progetto è stato ribattezzato Gemini 2.5 Flash Image, Google lo promuove come elemento distintivo nel mercato affollato dell’editing AI.
L’accesso è a livelli: gli utenti gratuiti di Gemini possono effettuare fino a 100 modifiche al giorno, mentre gli abbonati arrivano a 1 000 modifiche.
Ogni output è contrassegnato da un watermark invisibile e visibile grazie alla tecnologia SynthID, per identificare i contenuti generati dall’IA. Questa combinazione di potenza e controllo convince molti creativi a spingersi oltre il semplice divertimento.

Perché questo successo inatteso?
Google ha giocato d’astuzia: prima ha incuriosito il pubblico con un modello che sembra magia, poi ha invitato gli utenti a sperimentarlo nell’app Gemini.
La strategia ha funzionato: Nano Banana non è solo una demo spettacolare, ma uno strumento dall’uso quotidiano.
Mentre molti editor AI restano giocattoli da provare una volta, Gemini 2.5 Flash Image potrebbe diventare la prima funzione di editing AI che le persone vogliono davvero utilizzare tutti i giorni.
Il risultato? Milioni di nuovi utenti, centinaia di milioni di immagini editate e un futuro in cui Google punta a integrare sempre più funzionalità creative nella sua piattaforma.