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SEO per il Metaverso: le nuove strategie di Content Marketing
Il mondo dei marketer si apre a un'importante novità: la VEO, l'ottimizzazione dell'ambiente virtuale
26 Ottobre 2022
Come cambierà la SEO per il Metaverso: Millennials e Gen Z alla guida di una rivoluzione
Per comprendere realmente quali saranno le nuove strategie di web (o metaverse) marketing è necessario fare un focus rapido sull’evoluzione dei consumi e degli utenti. Come abbiamo appena affermato, gli indicatori che presagiscono il futuro roseo dello shopping online (e virtuale) sono parecchi. I target diventeranno sempre più giovani poiché avanzano inesorabilmente le frange di Millennials e Gen Z portatori di innovazione e di nuove esigenze. Un sondaggio promosso da OnBuy.com rivela che il 53% delle persone di età compresa tra 25 e 34 anni preferirebbe fare acquisti online piuttosto che entrare in un negozio fisico. Pare, infatti, che il 61% dei Millennials affermi di trovare più efficiente parlare con un rivenditore tramite SMS o chat online. Il Gruppo Gen Z si fa portavoce di una vera svolta. Si tratta di una “nuova generazione di consumatori” che, cresciuta in un mondo florido di tecnologia, rincorre le tendenze, lascia spazio alle opportunità e alle novità non garantendo la propria fedeltà ai marchi.
Ottimizzazione dell’ambiente virtuale (VEO)
VR e AR, dunque, hanno un impatto rilevante in ogni campo: non è sbagliato dire che shopping ed eCommerce sono gli ambiti di maggiore riverbero. Perché le nuove schiere di consumatori, Millennials o GenZ che siano, desiderano immergersi in un’esperienza di acquisto online. Non c’è nulla di più suadente che provare vestiti e scarpe online come nel caso del mondo VR di Nike.
Le evoluzioni della SEO
E chi si occupa di SEO non dovrà né stupirsi né spaventarsi rispetto alle evoluzioni che l’ottimizzazione delle ricerche subirà di qui a breve. Già da tempo, infatti, Big G ci ha abituati a ripensare alle strategie di posizionamento con Hummingbird, una delle revisioni complete dell’algoritmo principale di Google. Fin da quest’ultimo aggiornamento l’Azienda di Mountain View ha influenzato il modo con cui il suo motore di ricerca seleziona gli articoli più pertinenti, sfruttando la ricerca semantica ed il Knowledge Graph. Nel 2015 Bloomberg pubblicò il primo di una serie di interessanti articoli in cui spiegava come Google avesse modificato la formula con cui calcolava i siti rilevanti da far comparire in cima al suo motore di ricerca, basandosi sull’intelligenza artificiale. Questo, grazie a un nuovo algoritmo che oggi noi tutti – o quasi – conosciamo come RankBrain. Si tratta di fatto di un sistema di “filtri semantici” basato sulla intelligenza artificiale in grado di apprendere in modo automatico, che viene effettivamente utilizzato da Google per affinare i risultati di ricerca. LEGGI ANCHE: È partito il Core Update di Google al suo algoritmo, l’aggiornamento che può scuotere le SERPVocal Search tra VSO e VEO
Anche la Vocal Search ha rappresentato un importante traguardo grazie anche all’avento di Alexa, Cortana, Siri o il Google Assistant.