Data Science vs data analytics: le principali differenze
8 errori sui social media che le aziende dovrebbero evitare nel 2023
Gli sbagli più comuni, quelli da non commettere se si vuole battere la concorrenza
22 Novembre 2022

1. Nessuna social media strategy in corso
Per prima cosa, non avere un piano di social media marketing operativo può costare caro. La maggior parte delle aziende non riesce a creare una strategia di social media marketing quando inizia a fare attività sui social e di questo sicuramente se ne pentirà in seguito. Avviare una presenza strategica sui social aiuta a comprendere meglio il comportamento, i bisogni e i desideri dei (potenziali) clienti, le simpatie e le antipatie, gli interessi e i punti di debolezza. Questi dati permettono di elaborare una strategia di contenuti adatta a cui sarà sicuramente fondamentale aggiungere:- Uno schema degli obiettivi sui social media per ciascuna piattaforma
- In che modo saranno utilizzati i vari canali per raggiungere questi obiettivi
- I contenuti da pubblicare
- Una chiara suddivisione dei compiti all’interno del team social
- Le metriche che traccerai per convalidare il raggiungimento degli obiettivi e il successo
- Spazio per le osservazioni e le analisi per inserire i dati nel processo di miglioramento continuo della strategia
2. Non essere consapevoli del proprio pubblico
Immaginiamo di creare una strategia di social media per tutti i social network e di metterla in atto. Dopo un mese, i dati di copertura e coinvolgimento non superano le aspettative. Il problema? Forse stiamo prendendo di mira il pubblico sbagliato. Schivare il passaggio di consapevolezza del pubblico di destinazione non porterà da nessuna parte. La strategia sui social media senza la conoscenza dell’audience potrebbe trasformarsi in un flop.
3. Non coinvolgere adeguatamente il pubblico
Un altro errore comune che le aziende commettono nella attività di social media marketing è di non coinvolgere il proprio pubblico. Non solo il coinvolgimento è un fattore di ranking, ma migliora anche la reputazione del marchio risolvendo le domande dei clienti sui forum pubblici. Interagire costantemente con il pubblico aiuta a creare fiducia e migliora la fidelizzazione dei clienti. Mantenere delle relazioni costanti con clienti e follower, interagire spesso con loro, dovranno essere dei mantra. Tuttavia, occorre essere saggi per sapere a quali commenti rispondere e a quali no. Non tutti i commenti sui social hanno bisogno di una risposta o necessitano di una particolare attenzione. Le sezioni dei commenti ogni giorno sono invase da messaggi di spam e commenti negativi dannosi (alcuni autentici, altri fake). Questi commenti sono da gestire in maniera intelligente, poiché possono creare o distruggere la reputazione di un brand.4. Prendere alla leggera spam e commenti negativi
Spam e commenti negativi possono annacquare tutto l’eccellente lavoro svolto sui social media. È fondamentale maneggiarli con cura. Alcune persone pubblicano commenti dannosi solo per il gusto di farlo. Un cliente insoddisfatto si sente quasi in dovere di condividere la sua delusione e la brutta esperienza con un azienda su canali pubblici come Instagram, Facebook o Recensioni di Google.
5. Il piano è incoerente
Un’azienda incoerente nella pubblicazione di contenuti sui social media trasmette un messaggio preciso ai propri clienti: l’azienda semplicemente non si preoccupa del pubblico. I vantaggi di avere una presenza attiva sui social sono innumerevoli, l’incoerenza può far perdere i clienti esistenti oltre a rendere difficile la possibilità di attirarne di nuovi. Un account che pubblica una volta al mese circa, non sta facendo bene il suo lavoro. Occorre pertanto pubblicare contenuti in orari ben pianificati, prendendo sul serio l’intera attività social, in modo che i follower potranno fidarsi dell’azienda. Un solido 76% dei marketer ha citato gli strumenti di automazione per ottenere un ROI positivo entro un anno dalla loro implementazione. Avere uno strumento professionale di automazione social può rivelarsi efficace per migliorare la produttività.6. Dare priorità alla quantità rispetto alla qualità
Quante volte abbiamo sentito la frase “dare priorità alla qualità rispetto alla quantità”? Lo stesso vale per i social. Non si tratta del numero di post che vengono pubblicati in un giorno o in una settimana, ma del risultato di questi contenuti. Ricorda, pubblicare cinque post di alta qualità che si convertono in dieci clienti in una settimana è meglio che pubblicare tre post al giorno con dieci commenti e nessun lead qualificato.
7. Non pubblicare al momento giusto
Un altro errore commesso dalle aziende sui social media è postare ogni volta che il post è pronto per la pubblicazione. Se desideriamo un buon coinvolgimento con i nostri post, pubblicare al momento giusto ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissati.
8. Non tenere traccia dei dati
Ultimo ma non meno importante: occorre sempre tracciare i dati, anche se non siamo geni dei numeri basta tenere d’occhio gli insight per rispondere a domande come: Qual è il coinvolgimento sui post? Qual è la percentuale del traffico sul sito proveniente da Facebook, Instagram o LinkedIn? Quante conversioni ci sono attraverso i canali social? Qual è il ROI per la strategia di social media marketing? Ci sono molte altre domande a cui i dati possono rispondere.