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Video Marketing Strategy, perché non può mancare nella tua azienda
L’86% dei consumatori ama guardare video dei brand del cuore
8 Aprile 2021
Video Marketing Strategy, di cosa stiamo parlando e come applicarla al meglio
Partiamo dalla base, si chiama Video Marketing Strategy proprio perché includere materiale video nella propria comunicazione fa parte di una strategia e deve quindi essere ben pianificata e dai risultati misurabili. Produrre contenuti video in modo approssimativo e senza un’idea ben chiara potrebbe tramutarsi in un boomerang.
Alcuni consigli per creare top video
Prevedere sempre dei sottotitoli: non sempre il consumatore può ascoltare l’audio di un video, o perché in un contesto in cui non gli è permesso o perché gli serve una traduzione di quello che ascolta. Per evitare che passi oltre è importante inserirli. Il Tone of Voice deve essere informale, chiaro, conciso e che accentui la caratteristica di facile fruibilità del mezzo, oltre che portare dritto alla soluzione che il cliente sta cercando. L’indicizzazione del video per i motori di ricerca, poi, è molto importante perché ci permetterà di essere trovati nel momento in cui il consumatore cerca una specifica parola o argomento. Per questo, nella sezione dedicata al caricamento, è necessariocompilare il titolo del video, la sua meta descrizione e la descrizione vera e propria. In ultimo c’è la misurazione di risultati, l’engagement data è quel parametro di misurazione essenziale per una video strategy perché dà la possibilità di verificare quanto l’audience ha guardato il contenuto, così da andare eventualmente a correggere o modificare il mio messaggio e la mia comunicazione.
Level Pro con i video interattivi
A chi non viene immediatamente in mente la puntata di Black Mirror in cui era lo spettatore a diventare protagonista e a prendere le decisioni? Ecco, più o meno, quando si parla di video interattivi, possiamo sfruttare questo esempio. Con i video interattivi, il nostro pubblico/cliente è coinvolto in prima persona nel contenuto. Può vedere, per esempio, i retroscena o prendere delle decisioni durante lo scorrimento del video. Questo tipo di produzione potrà ricoprire una posizione di top of mind tra i ricordi del target.
L’importanza della Gamification
Per creare una Marketing Video Strategy che includa in modo efficace dei video, un brand non può sottovalutare la forza della Gamification. Rendendo l’esperienza una sorta di gioco, il consumatore può interagire e fare delle scelte non troppo complicate o “dolorose”, ma che lo divertano e, in caso, che lo portino alla soluzione attesa, come ha fatto, ad esempio, Allianz che con il suo video dedicato al recruiting ha reso “leggero” un tema a volte spinoso. Un video interattivo efficace sarà un video interattivo virale: un consumatore divertito e soddisfatto coinvolgerà gli amici nella visualizzazione dello stesso, non necessariamente perché altre persone stanno cercando la stessa risposta, ma anche solo per dire “oh guarda cosa ha fatto questa azienda!”. Ecco quindi che per un brand avere la possibilità di veder condivisi i propri contenuti e poi essere ricordato nel vero momento del bisogno, è un vantaggio competitivo.Un po’ di dati di quello che sembra un trend in continua crescita
I dati di chiusura 2020 e quelli di apertura 2021 sostanzialmente coincidono: l’86% delle strategie marketing moderne non possono esulare dal coinvolgere i video, con una crescita del prodotto di più del 61% dal 2016. LEGGI ANCHE: Milano Digital Week 2021. Il digitale da bene essenziale a bene comune I consumatori, infatti, continuano sempre di più a cercare video online, i cosiddetti video-tutorial, per comprendere meglio come funziona un oggetto o video-recensioni per capire se comprare o meno un determinato prodotto. Essere sul mercato con materiale video, oltre a far dire al brand “ci sono anche io”, si traduce con un vero e proprio vantaggio economico: il ROI delle aziende con una Video Marketing Strategy efficace migliora, aumenta il traffico sul sito aziendale e il tempo di permanenza online, con conseguente aumento di leads, ma anche di acquisti. Si tratta di un beneficio che si sposta anche sull’offline con un decremento significativo delle chiamate al customer-care.