Daily Brief – Lunedì 16 settembre 2024
Correre insieme per evitare la solitudine: è il progetto GEOpard di FIDAL
Nello sport non esistono colori: semplicemente, il più forte vince
4 Agosto 2021

Lo sport è sempre stato un grande strumento di socializzazione. Cosa significa portare questo aspetto dello sport nel mondo digitale?
Dall’inizio dell’età moderna lo sport, insieme alla scuola, è stato una delle più grandi forme di socializzazione. È stato il mezzo attraverso il quale i ragazzi di moltissime generazioni si sono uniti, credendo negli stessi valori e nelle stesse regole; oppure uniti semplicemente dalla passione per uno sport e dal tifo. Lo sport è sicuramente una delle più grandi forme di socializzazione. È anche vero che negli ultimi anni, con lo svilupparsi dei social media, abbiamo scoperto nuove forme di socializzazione che hanno modalità diverse e che bisogna cercare di intercettare per evitare le radicalizzazioni. Sono quelle che vengono chiamate “le nuove solitudini” che possono nascere dal web, quando ci si chiude in una stanza con i propri pensieri fidandosi di tutto quello che ci arriva dallo schermo e può condizionare le nostre scelte culturali, religiose e politiche.
Quali valori e quali modelli i social dovrebbero mutuare dallo sport?
Ci sono tanti valori che lo sport può trasferire nei social media, ma credo che quello più importante di tutti sia il rispetto. Il rispetto dell’avversario, certo, ma anche il rispetto di un risultato sportivo. Tantissime volte sui social assistiamo a delle vere e proprie battaglie e prese di posizione. Immediatamente, tutta una serie di persone, haters o semplicemente individui che non condividono un determinato punto di vista assalgono chi ne esprime uno. C’è questa diffusissima tendenza a “demonizzare” l’altro solo perché non la pensa allo stesso modo. Ecco, nello sport questo non esiste, non esistono colori e razze: nello sport, semplicemente, il più forte vince. Ci si ritrova insieme per gareggiare lealmente. Poi è chiaro che ci sarà un vincitore e qualcuno che sarà meno contento, ma se cerco di individuare qualcosa che lo sport può insegnare ai frequentatori dei social network è proprio il rispetto, un valore che un po’ stiamo perdendo.Qual è l’obiettivo di GEOpard?
GEOpard si pone diversi obiettivi, alcuni ambiziosi e sfidanti. Quello che vogliamo fare è combattere le radicalizzazioni e le nuove solitudini, che molto spesso riguardano i ragazzi tra i 18 e i 35 anni.