«Scrivere noi gli algoritmi, invece di essere dominati da U...
Come le aziende possono parlare il linguaggio dell’ottimismo per coinvolgere le persone (e tutelare il brand)
Ora più che mai, le persone sono alla ricerca di luoghi in cui ispirarsi e trovare risposte alle sfide attuali
9 Ottobre 2020

Come tutelare la brand safety sui social
Se all’inizio si ricercavano online contenuti relativi alla pandemia per informarsi, questa ricerca si è poi trasformata in qualcosa di più morboso. Come è possibile quindi evitare che questo avvenga? E per i business, come è possibile tutelare la propria brand safety in questo contesto? Questa è una domanda molto importante perché sempre più brand chiedono dove compaiono le loro pubblicità. Pinterest punta ad essere un luogo di ispirazione e per questo si sta impegnando per creare uno spazio sicuro e positivo per utenti e brand. Anche sulla disinformazione esiste una politica a riguardo che si concentra sul divieto di disinformazione sanitaria, inclusi consigli anti-vaccinazione o false cure per malattie croniche o terminali. Dall’inizio della pandemia, la piattaforma si è impegnata a rimuovere qualsiasi informazione errata sul COVID-19, inclusi i vaccini. Sono vietate inoltre la pubblicità su Pinterest di informazioni false o fuorvianti sul Coronavirus. Per garantire agli utenti l’accesso a informazioni utili su questa questione importante e affinché i brand siano visibili in un ambiente affidabile, la piattaforma ha anche implementato un’esperienza di ricerca personalizzata COVID-19, che consente all’OMS, al CDC e ad altre organizzazioni sanitarie di aggiungere contenuti alle loro bacheche COVID-19, che diventano automaticamente parte dei risultati di ricerca quando gli utenti cercano termini correlati al COVID-19. In questo modo, i Pinner sono collegati alla realtà dei fatti e vengono sfatati falsi miti con informazioni autorevoli da fonti affidabili. In quanto piattaforma per trarre ispirazione e pianificare i momenti della vita, Pinterest è sempre stato un luogo di positività, con quasi 9 Pinner settimanali su 10 che affermano che sia “un’oasi online”. Per i consumatori e, di conseguenza, per i brand.

Ottimismo e positività nelle campagne dei brand
Pinterest si è sempre presentato come un luogo positivo e da quando è iniziata la pandemia, questo è diventato ancora più vero. Le ricerche e l’interesse per la “positività” sono aumentate del 65% da questo periodo dell’anno scorso, ai massimi livelli nella storia della piattaforma. Ora più che mai, infatti, le piattaforme sono responsabili della creazione e della promozione di esperienze online positive per i consumatori. Non è più solo una questione di contenuto pubblicitario, ma anche di contesto pubblicitario. La recente ricerca della piattaforma mostra che le campagne pubblicitarie che emergono in un ambiente online più positivo determinano un impatto in ogni fase della canalizzazione di acquisto. Al contrario, gli ambienti negativi rendono le persone meno propense a ricordare, meno propense a fidarsi e meno propense ad acquistare dai brand. Infatti, 6 adulti su 10 concordano sul fatto che è più probabile che ricordino i brand che incontrano online quando si sentono positivi, e si fidano anche, si sentono positivi e alla fine acquistano dai brand che vedono in ambienti positivi.