Come integrare l’intelligenza artificiale nel tuo busi...
Le opportunità (e i limiti) che dovresti conoscere se sogni di vivere e lavorare alle Canarie
Nel nostro viaggio alla scoperta delle oppurtunità offerte da queste isole a imprese e nomadi digitali, abbiamo analizzato requisiti e vincoli per ottenere i vantaggi che questo paradiso offre
16 Maggio 2019
Canarie, dove vita e lavoro si alimentano a vicenda
Penso che uno degli elementi più interessanti di una vita (o un periodo lavorativo) alle Canarie, qualunque sia l’inquadramento professionale, sia quello del contesto. Sempre di più ci stiamo rendendo conto che i nostri stili di vita, soprattutto quelli legati alle grandi città dove il lavoro d’ufficio ci porta a ritmi inadeguati a procurarci la felicità e la soddisfazione di cui sentiamo il bisogno. Sempre più persone sentono la necessità di un cambiamento, la spinta verso la ricerca di una vita che possa combinare maggiormente la serenità e il tempo libero necessario, con la produttività e il successo lavorativo. È un concetto che è stato variamente definito, ma che nel suo termine più ampio si definisce work-life balance. LEGGI ANCHE: Digital Detox, le lezioni che puoi imparare viaggiando da solo Le aziende e le infrastrutture stanno in varia misura cogliendo questo stimolo, introducendo vari sviluppi che vanno dallo smart working alla possibilità di portare i figli o i cani al lavoro, fino all’organizzazione di vere e proprie attività di svago per i dipendenti. Ma nonostante questo, la maggior parte delle aziende si trova nelle grandi metropoli del mondo, e i dipendenti devono necessariamente fare i conti con gli elementi di stress che questo porta. Il traffico, l’affollamento dei mezzi pubblici, la lontananza dalla natura, l’inquinamento, i costi alti della vita, sono tutti elementi con cui la maggior parte delle persone deve continuare a scendere a compromessi anche lavorando per le aziende più innovative e aperte al cambiamento del mondo.


Vincoli e necessità per accedere al paradiso
Se sei già pronto a fare le valigie e correre a comprare un biglietto aereo di sola andata, aspetta un secondo. Non è tutto oro quel che luccica. O meglio, lo è, ma per poterlo cogliere bisogna avere una serie di requisiti e sottostare ad alcuni vincoli. Eh sì, cosa ti aspettavi? Non è certo aprendo indiscriminatamente le porte che un paradiso si mantiene tale. Le Canarie stanno investendo molto per creare un ambiente positivo per le imprese, ma non lo fanno certo per fare un piacere agli imprenditori stranieri. Il loro obiettivo è quello della crescita del PIL, degli investimenti, dell’occupazione, come lo è per tutti i Paesi al mondo, e per raggiungerlo sanno di aver bisogno di far entrare solo determinate risorse nella propria rete. In quanto territorio periferico, che deve convivere con le difficoltà legate a una posizione di distanza dal continente, le istituzioni e le forze politiche delle Canarie e della Spagna continentale sono interessate allo sviluppo economico del’arcipelago. Per questo avallano gli investimenti nelle isole volti a diversificare le attività imprenditoriali e a creare dei motori economici alternativi da affiancare al turismo e all’indotto che già ampiamente crea (quindi, se stavi pensando di trasferirti qui e aprire un chiringuito sulla spiaggia, riflettici bene).Progetti di rilevanza strategica
Sono ritenuti di importanza strategica progetti che rispondono ai seguenti requisiti (la lista completa si può trovare su InfoCanarie):- miglior sfruttamento, ottimizzazione e valorizzazione delle risorse (sia umane che non) che le varie isole possono offrire;
- progetti che si dedicano all’innovazione, alla ricerca e alle nuove tecnologie avanzate (nel campo medico, biotecnologie, automazioni e robotica, nanotecnologie, informatica e ITC, ecc.);
- servizi per le imprese e il commercio per mezzo di basi tecnologiche e informatiche (trading, logistica, outsourcing, editoria, formazione, etc);
- attività per la cura, la tutela e la conservazione del territorio, nuove energie alternative e rinnovabili, progetti produttivi a basso impatto ambientale;
- creazione di nuove attività produttive, di lavorazione e trasformazione;
- attività generiche che possono introdurre e generare a loro volta nuove figure professionali.

Requisiti per accedere alla ZEC
Le imprese e i progetti imprenditoriali che rientrino nelle attività strategiche definite in accordo con l’Unione Europea, possono richiedere di avere accesso alla ZEC (Zona Especial Canaria), che come abbiamo già detto assicura vantaggi come la tassazione al 4% e molto altro. Ma non basta: per accedere a questo vero e proprio paradiso per le imprese, bisogna poter provare un contributo serio alla crescita e al raggiungimento degli obiettivi ultimi dell’ente governativo. Gli attuali requisiti per accedere alla ZEC sono quindi:- essere un’azienda di nuova creazione con domicilio ed effettiva sede legale nelle Isole Canarie;
- almeno uno degli amministratori deve risiedere nelle Canarie;
- dar luogo ad un investimento (sia in beni patrimoniali che strumentali), entro l’arco di 2 anni da quando l’azienda è diventata operativa e/o attiva, per un importo minimo di 100.000€ se l’attività viene svolta e/o ha sede a Tenerife e Gran Canaria; 50.000€ nel caso sia in Lanzarote, Fuerteventura, La Gomera, La Palma e El Hierro;
- la creazione, entro i primi 6 mesi dall’inizio attività, di cinque posti di lavoro se l’attività si svolge e/o ha sede a Gran Canaria e Tenerife; 3 nel caso sia in Lanzarote, Fuerteventura, La Gomera, La Palma e El Hierro;
- le assunzioni dovranno essere disciplinate secondo le normative Spagnole in materia e la sede di lavoro dovrà risultare essere ubicata nelle Isole Canarie;

Chi non può accedere alla ZEC?
- per i primi due anni di esercizio con risultato positivo, le imprese di nuova costituzione saranno tassate con un’aliquota ridotta del 15%.
- Conclusa questa fase di tassazione agevolata, l’impresa sarà soggetta ad un imposta con aliquota massima di circa il 25%.