Walmart scommette sui super agenti AI per rivoluzionare il r...
Aumentano i click sui risultati a pagamento: cosa sapere sul CTR nelle SERP di Google
Quando cerchiamo qualcosa su Google, spesso non serve nemmeno cliccare o fare "tap" col dito sullo schermo dello smartphone perché la risposta ce l'abbiamo davanti agli occhi direttamente in serp
12 Luglio 2019
- come si comportano gli utenti quando fanno una ricerca su Google?
- Quanti cliccano sui risultati a pagamento?
- Quanti scelgono quelli organici?
- Quanti non cliccano affatto?
La ricerca di Jumpshot
La ricerca è stata svolta in un arco di tempo che va dal 2016 al 2018 su circa 100 miliardi di interrogazioni su Google. Le query analizzate riguardano l’Europa, il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America, ovvero i paesi dove l’utilizzo di Google ha livelli di penetrazione più elevati. I dati analizzati riguardano soprattutto chi usa un computer desktop o uno smartphone e di conseguenza le informazioni estratte riguardano il CTR da desktop e quello da mobile. Non mi soffermerò su tutti i risultati dello studio perché sono davvero tanti. Analizzerò solo il dato riguardante gli accessi da mobile che sono, a mio avviso, quelli più interessanti in quanto il trend del momento vede l’uso di Google da smartphone in grande crescita. Partirei dal seguente grafico per fare alcune considerazioni:
Come si evince dagli istogrammi qui sopra, coloro che cliccano sui risultati a pagamento, sono più che raddoppiati in due anni sia nel vecchio continente che negli USA.
Anche i cosiddetti no-click searches sono aumentati notevolmente in 24 mesi, passando da 51% a 54,4% in EU+UK e da 56,1% a 61,4% in USA. Si tratta di tutti quegli utenti che per un motivo o per un altro non cliccano affatto sui risultati delle ricerche. O perché non sono soddisfatti dei risultati o perché si “accontentano” delle risposte dirette di Google tipo quella che riporto nello screenshot qui di seguito:
È diminuita invece in modo drastico (e preoccupante!) la percentuale delle persone che cliccano sugli snippet organici nelle ricerche da smartphone, attestandosi (nel 2018) ad un misero 36,7% in EU+UK e ad un quasi ridicolo 29,7% in USA.
Come si spiega tutto ciò?
Quando cerchiamo qualcosa su Google, spesso non serve nemmeno cliccare o fare “tap” col dito sullo schermo dello smartphone perché la risposta ce l’abbiamo davanti agli occhi direttamente in serp! Inoltre Google ce l’abbiamo costantemente a portata di mano (in tutti i sensi) e a portata di comando vocale; quindi spesso il risultato principale di una ricerca fatta con la voce ci viene semplicemente dettato dall’assistente vocale del nostro telefono senza nemmeno guardare il display. Quest’ultima modalità è ancora più utilizzata da quando gli assistenti vocali da tavolo sono in vendita. Sto parlando di Google Home e di Amazon Echo. Questa nuova modalità di fruizione di Google è in costante crescita e spiega, almeno in parte, i dati riportati da Jumpshot. Ma c’è dell’altro: Google, per monetizzare le ricerche, deve allungare il più possibile il tempo trascorso dagli utenti sulle serp, in modo tale che le probabilità che questi clicchino sugli Ads diventi via via maggiore. Cosa succede ogni volta che un utente clicca su un risultato sponsorizzato?- Google guadagna
- l’inserzionista ottiene un clic
- l’utente trova ciò di cui ha bisogno
In alcuni settori ad alta competitività (quindi ad alta concorrenza) il numero di snippet è passato da 3 a 4 e da 4 a 5 (in casi più rari), occupando di conseguenza la maggior parte dello schermo desktop sopra la piega della pagina e tutto lo spazio del display sugli smartphone.
A tutto ciò va aggiunto l’incremento vertiginoso da parte di Google di tutti quei servizi “in-serp” grazie ai quali gli utenti ottengono ciò che vogliono senza lasciare Big G. Pensa solo alla possibilità di trovare un volo aereo, un tavolo al ristorante, un hotel o tanto altro direttamente in serp e senza lasciare il motore di ricerca.
C’è anche da dire che spesso Google viene usato a scopo di pura consultazione, laddove la richiesta di informazioni si sofferma ad un livello superficiale.
