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Abbiamo chiesto all’esperto cos’è lo spoofing, il cyberattacco che ha colpito tante aziende italiane nelle scorse settimane
I cyberattacchi possono avere tante facce e spesso sono legati a richieste di denaro e grossi danni di immagine per i brand
11 Novembre 2019

La cyber security è un tema sempre più attuale. Ci spieghi in breve cosa è successo la scorsa settimana in Italia?
A partire dal 15 ottobre, i clienti di moltissime reti italiane sono stati colpiti dal danno collaterale di una campagna di attacchi denial of service diretti ad alcune aziende italiane di gioco online. Diverse fonti mi hanno confermato che lo scopo di questi attacchi è l’estorsione. Si è trattato di attacchi a riflessione, cioè che hanno sfruttato i server> incolpevoli dei nostri clienti per generare traffico diretto ai veri bersagli: gli attaccanti hanno inviato a servizi come HTTP e SMTP dei pacchetti SYN, l’inizio di una connessione TCP, e questi hanno normalmente risposto con altri pacchetti SYN-ACK. Trattandosi anche di attacchi falsificati (“spoofed“), gli attaccanti hanno inviato i pacchetti iniziali modificandone l’IP d’origine in modo che sembrassero provenire dai bersagli: di conseguenza i bersagli hanno ricevuto in risposta miliardi di pacchetti al secondo che hanno saturato i loro sistemi e connessioni ad Internet. LEGGI ANCHE: Spotify Kids, lo streaming a misura di bimbo (e a prova di privacy, dicono)
Cos’è un attacco spoofing e quali sono le tecniche usate dagli hacker in un attacco di questo tipo?
Attacchi come questo sono possibili perché certi service provider, per dolo o per inerzia, permettono ai propri clienti di inviare traffico falsificandone l’IP sorgente. Questo è un problema vecchio quanto Internet, e sono oltre 20 anni che gli operatori cercano di risolverlo. Negli ultimi anni Internet Society ha promosso l’iniziativa MANRS per diffondere tra gli ISP le migliori pratiche sulla sicurezza di Internet e del routing, e Seeweb è stata la prima rete italiana ad aderire. Abbiamo potuto farlo immediatamente perché le misure richieste erano per noi normale amministrazione e già implementate da molti anni.In che modo è possibile prevenire questo tipo di attacchi?
È facilissimo generare attacchi denial of service di decine di Gbps (ma anche di centinaia!), quindi in pratica non è possibile prevenirli.
Come ci si accorge di un attacco hacker e cosa bisogna fare quando ci si rende conto di essere vittima di un attacco?
Quando si tratta di servizi online tipicamente il primo che se ne accorge è il proprio fornitore di hosting o server, se è competente: a quel punto segnalerà tempestivamente al cliente i problemi e lo aiuterà a riparare i danni e rendere sicuri i servizi.Quali sono, oggi, i dati relativi ai cyberattacchi? Come possiamo proteggere i nostri dati?
Seeweb da sempre è molto attenta alla gestione degli incidenti di sicurezza e negli anni il nostro Security Operations Center (SOC) ha sviluppato procedure e software per intervenire in modo tempestivo ed efficiente le migliaia di segnalazioni di incidenti che riceviamo ogni anno.