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Se pensi che Black Mirror sia il futuro ti sbagli, è il presente
La celebre serie Black Mirror ci mostra perché la tecnologia più pericolosa di tutte è sempre l'uomo
15 Gennaio 2018

Perché il futuro è già qui
Sicuramente non vi sarà sfuggito il sottile senso di angoscia che episodi come il quarto della nuova stagione, Hang the Deejay, dove le relazioni di coppia sono interamente decise da un’intelligenza artificiale, trasmettono: chi non si è chiesto dove finiremo con il proliferare di siti e app di incontri? Ci vuole solo un po’ di fantasia, perché la tecnologia non solo è già disponibile, ma è anche pervasiva nelle nostre vite. Sono più che altro le conseguenze sulle nostre scelte di vita che quelle tecnologie ci portano ad affrontare, come nel caso del protagonista dell’episodio Zitto E Balla: se il nostro computer venisse hackerato e dei malintenzionati riuscissero a registrare, tramite la videocamera, qualche azione molto imbarazzante, fin dove saremmo disposti a spingerci per impedirgli di diffonderla? È questa la sottile domanda che un episodio del genere ci metteva davanti: “visto che capita di continuo, dato che potrebbero starti guardando in questo preciso momento…tu cosa faresti?“.Alla ricerca del limite


Valutazioni online e vita reale
Oppure si tratta di esplorare cosa accadrebbe se le tecnologie che utilizziamo quotidianamente come individui diventassero la base delle nostre azioni sociali. È quello che ci mostra un episodio come Caduta Libera, in cui l’intera esistenza dei protagonisti è dettata dal loro punteggio di popolarità sui social network: tutto dipende da un numero di stelline, come quelle dei ristoranti su TripAdvisor.
“Questo non succederà mai”
Alcuni episodi, ammettiamolo, ci intrattengono molto ma rimangono abbastanza distanti dalla nostra coscienza, perché ci sembrano totalmente fantascientifici. È il caso di episodi come Gli Uomini e Il Fuoco, dove ad un soldato viene impiantato un chip, che sostituisce le immagini reali delle sue vittime con immagini di mostri dal volto tumefatto, come se si trattasse di un sofisticato filtro di Snapchat in tempo reale. Fantascienza pura, no? Non credo. Basta pensare che esiste già un impianto in grado di legarsi alla retina per amplificare la vista di persone con problemi visivi.
La tecnologia è uno specchio nero
Insomma, la tecnologia protagonista di Black Mirror è già disponibile ampiamente nelle nostre vite. Forse è proprio questo il segreto del successo di questa serie: ci mostra appunto, uno specchio nero: possiamo guardarci dentro e vedere esattamente lo stato attuale delle cose, se solo lasciassimo la nostra parte più oscura prendere possesso delle tecnologie disponibili.