Daily Brief – Venerdì 22 novembre 2024
La giornata tipo di un nomade digitale
Grazie a Internet, casa e lavoro possono essere un po' ovunque e con un co-working e la giusta organizzazione non si rimpiange il vecchio ufficio
11 Luglio 2018

La ricerca dell’equilibrio tra vita privata e lavoro come stile di vita
La tipica giornata del nomade digitale parte dalla sveglia entro le 7.00 del mattino (anche dopo aver partecipato a un party la sera prima), per iniziare la giornata con un po’ di esercizio fisico: corsa nel parco e un po’ di addominali, con lo spirito di migliorare ogni giorno un po’ di più le proprie prestazioni. L’attività fisica non è solo un vezzo per tenersi in forma e apparire più belli, ma è un modo per essere più produttivi risvegliando l’organismo insieme al cervello. Anche il lavoro ne trae beneficio.
La prima colazione leggendo i giornali
Dopo lo sport, ovviamente, è necessario ricaricare le batterie con una ricca colazione che aiuti a lavorare almeno fino al pomeriggio. Il rischio di non avere il tempo per un vero pranzo è sempre molto alto, quindi è bene avere energie sufficienti per arrivare concentrati fino a sera. Sorseggiando il caffè e gustando una fetta di pane tostato con la marmellata è immancabile la lettura dei titoli più importanti dei giornali: un passaggio per Google News per sapere rapidamente cosa è successo nel mondo e poi la daily news delle testate da non perdere per le notizie su economia e startup come New York Times, Wall Street Journal e Tech Crunch. Nel frattempo, naturalmente, si prendono appunti sui trend da seguire, sulle ultime novità su cui cercare approfondimenti per aggiornarsi e sugli obiettivi del giorno (non più di tre al giorno per evitare di essere dispersivi). Quindi un breve recap con Calendar sull’agenda e sui task del giorno, prima di cominciare.
Un incontro informale con caffè o la concentrazione giusta alla scrivania del co-working
Dopo la colazione si parte subito per il lavoro. Sono le 9.00 del mattino e la scelta del co-working per un incontro con un cliente importante è l’ideale. Pianificare il lavoro non basta, è necessario anche conoscere gli spazi che si hanno a disposizione per le diverse occasioni e scegliere soluzioni flessibili quanto il proprio lavoro. Un ambiente che si modella sulle esigenze di business e un design degli spazi studiato per garantire il benessere delle persone sono i must nella scelta di un nomade digitale in città. E il co-working può diventare non solo una soluzione per avere una scrivania all’occorrenza in ogni città, ma anche un modo per fare networking e costruire relazioni, o incontrare in modo informale i clienti per un brunch. Anche senza un vero ufficio, insomma, la sede fisica del nomade digitale si espande e si modella intorno alle sue necessità: lounge, biblioteca, palestra, cafè, terrazza, sala conferenze. Nell’area ristoro si completa l’ultimo task prima della riunione: il cliente lì con noi e uno dei collaboratori in video conferenza da Roma, per coordinare il kick off dei lavori. L’atmosfera è informale, ma professionale al tempo stesso. Il selfie di rito da postare su Instagram, sancisce l’inizio ufficiale delle nuove attività!
L’ultimo check serale prima di partecipare agli eventi in giro per la città
Grazie al wi-fi veloce la giornata lavorativa diventa ancora più veloce e adatta al work-life balance. C’è il tempo di passare in libreria a cercare il libro appena uscito sul Growth Hacking prima di tornare a casa, poi un rapido check delle scadenze e degli obiettivi della giornata. Dopo aver aggiornato le schede di Trello e aver fornito gli ultimi aggiornamenti su Slack al team, è tempo di uscire di nuovo per partecipare ad uno degli eventi che animano continuamente la città e che si possono perdere perché sono sempre l’occasione per entrare in contatto con nuovi clienti o ampliare il proprio network.