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Tutti i possibili usi della realtà aumentata nel turismo
Realtà aumentata e virtuale saranno davvero la rivoluzione del mondo dei viaggi?
6 Dicembre 2017

Siamo già circondati da realtà aumentata nel turismo
Sì, anche se non ce ne accorgiamo, è così. A partire da Pokémon Go stesso: che impatto ha avuto quel gioco sull’industria turistica? Quanta visibilità e traffico ha portato a certi bar o zone delle città che si trovavano vicino a un Pokestop? Tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine in più di un’occasione, quando la location era casualmente un posto inadatto ad ospitare folle di persone. Insomma, il primo impatto “di massa” della realtà virtuale, in realtà, non è stato solo videoludico – è stato turistico, da un certo punto di vista. Il primo problema però sorge proprio qui: in Pokémon Go la realtà aumentata sfruttava le località reali ai fini del gioco, rendendo la realtà virtuale il fine ultimo delle azioni dei giocatori. La vera rivoluzione in ambito turistico si avrà invece quando qualcuno riuscirà a fare il contrario, ovvero sfruttare la realtà aumentata per spingere le persone a esplorare una località in maniera turistica, e quando questo qualcuno avrà lo stesso successo di Pokémon Go. Ma questa è un’altra storia.
E l’esperienza reale, allora?
