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  • Da Gwen Stefani a Travis Barker: intervista a Emma Chalwin sulla campagna “Rock Star” di Workday

    «Se le persone iniziano a chiamarsi "rock star" in ufficio dopo aver visto i nostri spot, allora sapremo di aver fatto un buon lavoro»

    27 Maggio 2024

    “Rock Star” è la seconda campagna globale di Workday, ha catturato l’attenzione grazie alla partecipazione di icone del rock come Gwen Stefani, Travis Barker e Billy Idol, veicolando un messaggio che mette in luce chi merita realmente di essere chiamato “rock star” nel mondo del lavoro.

    Lanciata durante l’annuale torneo di golf professionale The Masters, la campagna presenta due nuovi spot televisivi intitolati “We’re All Rock Stars” e “Rock Responsibly“.

    Gli spot utilizzano un approccio ironico per confrontare le vere star della musica con i professionisti aziendali, mettendo in evidenza come Workday supporti i suoi clienti nel diventare le “rock star” del business.

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    Con le star del rock che si esibiscono in ufficio, gli spot creano un divertente contrasto tra l’ambiente lavorativo e il mondo della musica, sottolineando l’impatto e l’importanza del lavoro svolto dai clienti di Workday.

    Rock Star di Workday: il commento di Emma Chalwin

    Per commentare la campagna, abbiamo raggiunto Emma Chalwin, Chief Marketing Officer di Workday. Emma ci ha ci ha parlato dell’ispirazione dietro la campagna, del significato di utilizzare figure iconiche del rock per promuovere il marchio e dei risultati ottenuti.

    Insieme a lei, abbiamo discusso anche del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nel settore delle risorse umane e di come sia possibile mantenere al centro l’elemento umano.

    Ecco cosa ci ha detto.

    La campagna “We are all Rock Stars” gioca con l’idea di chi realmente merita di essere chiamato una “rock star” nel mondo del lavoro. Qual è stato il punto di partenza per questa idea creativa e come credi che influenzerà la percezione del marchio Workday?

    La nostra campagna racconta una storia che riflette la voce e la personalità distintiva del marchio Workday, mettendo in luce come aiutano i nostri clienti a diventare delle rock star sul posto di lavoro.

    Affrontata in un modo unico e coinvolgente, la campagna si allinea ai nostri valori fondamentali, uno dei quali è il “divertimento”.

    Sottolinea infatti il modo in cui Workday consente ai propri clienti di essere delle star del rock sul posto di lavoro, creando una tensione comica tra i veri talenti e le “rock star” del mondo degli affari.

    Questa narrativa rimane fedele alla nostra visione: puntiamo a valorizzare le persone e potenziare il lavoro dando alle organizzazioni il potere di trasformare il modo in cui gestiscono le persone e il denaro.

    La campagna Rock Star è stata lanciata lo scorso anno in occasione del Super Bowl 2023.

    Il nostro primo spot, intitolato “Rock Star”, ha visto la partecipazione di Gary Clark Jr., Billy Idol, Joan Jett, Ozzy Osbourne e Paul Stanley.

    Ora abbiamo lanciato la seconda fase della campagna con due nuovi spot intitolati “We Are All Rock Stars” e “Rock Responsibly“, che vedono protagonisti tre iconici talenti del rock: Travis Barker, Billy Idol e Gwen Stefani.

    L’impatto della campagna sul nostro marchio è stato incredibile e continua ad esserlo, i dati lo confermano.

    Ad esempio, a partire dal lancio della nostra campagna lo scorso anno, abbiamo registrato un aumento della considerazione del nostro marchio del 65%, oltre ad una significativa crescita della notorietà del brand (+14%) e delle persone che considerano Workday “un marchio di cui mi posso fidare” (+24%). Inoltre, abbiamo ricevuto numerosi premi e riconoscimenti del settore, tra cui l’inserimento nella “Top 10” degli spot pubblicitari del Super Bowl 2023 dell’AdMeter di USA Today: siamo stati l’unico brand B2B ad ottenere questo riconoscimento nel 2023.

    La campagna ha ricevuto anche un Leone d’Oro a Cannes.

    Nello spot si evidenzia una sorta di confronto tra le “rock star” del mondo della musica e quelle del business. Perché ha senso utilizzare il termine nel contesto aziendale?

    Il messaggio che vogliamo trasmettere è che “Workday consente ai clienti di diventare delle rock star sul posto di lavoro”.

    Facciamo progredire costantemente le aziende, valorizzando le persone e potenziando il lavoro; trasformiamo il modo in cui le organizzazioni gestiscono le persone e il denaro.

    Chi meglio di tre icone del rock come Gwen Stefani, Travis Barker e Billy Idol può celebrare le rock star del business? Sono delle vere e proprie star del rock e vedere come si sono immerse nello stesso ruolo in ufficio, con un tocco di umorismo e spensieratezza, è stato davvero divertente e coinvolgente.

    L’uso di figure iconiche come Gwen Stefani e Billy Idol nella campagna segnala un forte investimento nel marketing visivo e nello storytelling. A quali risultati puntate in termini di engagement del pubblico e risultati di business?

    Vogliamo divertire e coinvolgere il pubblico, prendendoci un po’ in giro. Questo supporta la nostra convinzione che l’umorismo sia una strategia di marketing potente.

    Se le persone iniziano a chiamarsi “rock star” in ufficio dopo aver visto i nostri spot, allora sapremo di aver fatto un buon lavoro e che la nostra campagna ha avuto una giusta risonanza.

    Collaborando con Gwen, Travis e Billy, siamo riusciti a sfruttare la loro impressionante popolarità a livello globale, che testimonia il loro talento e passione per la musica.

    Lo abbiamo fatto attraverso attività sui social media, contenuti di comunicazione e altro ancora. Ad esempio, Workday è stato il primo a lanciare sul mercato una nuova funzionalità social a pagamento di LinkedIn, potenziando i contenuti organici sulla thought leadership con questo post di Billy Idol su LinkedIn.

    Inoltre, abbiamo collaborato con Billy Idol per il lancio della sua pagina LinkedIn ufficiale. Prima è stato l’ufficio, poi il campo da golf: era solo questione di tempo prima che Billy iniziasse a comparire sulla principale piattaforma social utilizzata ogni giorno dai professionisti, LinkedIn!

    Per quanto riguarda i risultati di business, speriamo di vedere un aumento della percezione del nostro marchio e della sua visibilità globale.

    Questo supporta la nostra decisione di lanciare i nuovi spot durante il The Masters – fondamentalmente il Super Bowl per C-Suite – una grande opportunità per raggiungere i nostri acquirenti.

    billy idol

    E per il pubblico italiano? Quali sono state le reazioni?

    La ricezione globale della nostra campagna è stata incredibilmente positiva. Abbiamo lanciato la campagna in sei mercati chiave – Australia, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

    Complessivamente, i nostri nuovi spot hanno ottenuto circa 2,3 milioni di visualizzazioni a livello globale su YouTube.

    Questo si aggiunge alle oltre 3,1 milioni di impression sui social media, ottenute fino ad oggi.

    Il nostro spot non è stato lanciato direttamente in Italia, quindi non possiamo divulgare metriche specifiche per la regione.

    Qual è il ruolo dei social media nella promozione della campagna e come misurate il successo dell’engagement online?

    I social media svolgono un ruolo fondamentale nel supportare campagne multicanale come questa. Oltre a sfruttare i canali social di Workday, siamo anche riusciti a coinvolgere il pubblico social delle nostre rock star, ognuno dei quali ha un vasto seguito globale.

    Ad esempio, il post Instagram di Travis Barker riguardante il nostro spot ha ottenuto 1,2 milioni di visualizzazioni.

    E l’account Instagram di Gwen Stefani conta 17,7 milioni di follower.

    Inoltre, il lancio del profilo LinkedIn di Billy Idol amplifica ulteriormente il messaggio della nostra campagna ed estende il suo raggio d’azione ad un pubblico professionale più ampio.

    Abbiamo anche utilizzato i social come modo per collegare ulteriormente la campagna al golf, pianificando il lancio della campagna in occasione del The Masters: si tratta infatti di uno sport con forti legami con il marchio Workday, compreso il sostegno a diversi giocatori di golf professionisti.

    Lo abbiamo fatto attraverso brevi contenuti visivi con protagonista Billy Idol alla guida di un golf cart sul campo da golf, una vera “rock star”.

    Il nostro obiettivo è misurare il successo in diversi modi, concentrandoci sulle impression sui social media e sull’analisi del sentiment: con oltre 3,1 milioni di impression sui social e un sentiment positivo del 99%, la nostra campagna ha avuto una forte risonanza su tutte le piattaforme.

    Il settore delle HR sta vivendo molti cambiamenti, in parte spinti dalla digitalizzazione. Qual è la tua visione del futuro del lavoro e come si posiziona Workday in questo panorama in evoluzione?

    L’intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo chiave nel futuro del lavoro, consentendo la trasformazione delle funzioni delle risorse umane (HR) automatizzando processi ripetitivi ma dinamici, migliorando la gestione dei talenti e ottimizzando la pianificazione della forza lavoro.

    Workday è leader in questo ambito e offre soluzioni innovative che integrano l’AI per aiutare le organizzazioni a gestire le proprie persone e i processi HR e ad adattarsi alle sfide in continua evoluzione del mercato del lavoro.

    È indubbio che questi strumenti rimodelleranno il nostro modo di lavorare, ma non lo sostituiranno. Workday crede fermamente in un approccio human-centric e si impegna a garantire un uso sicuro, etico e trasparente dell’intelligenza artificiale in tutto il mondo.

    Proprio come la nostra campagna “Rock Star” celebra i talenti individuali, l’AI di Workday consente alle persone di brillare nei ruoli che ricoprono, amplificando le loro capacità pur mantenendo standard etici.

    Sostenendo un uso sicuro, etico e trasparente dell’AI, consentiamo ai clienti di affrontare le complessità con fiducia, contribuendo a garantire che rimangano le vere “rock star” delle loro organizzazioni.

    Executive Master
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