Boom delle assunzioni con l’AI: il 90% delle aziende USA la userà entro il 2029
17 Marzo 2025
L’intelligenza artificiale sta trasformando l’onboarding dei nuovi dipendenti, velocizzando i processi e migliorando l’esperienza lavorativa. Conosciuto come AI-boarding, questo trend sta guadagnando terreno a livello globale, grazie alla crescente insoddisfazione dei lavoratori nei processi tradizionali.
Secondo HR Magazine, nel Regno Unito oltre il 54% dei dipendenti si definisce insoddisfatto del proprio onboarding.
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La situazione è simile anche in USA e Australia, dove 1 lavoratore su 4 lamenta un’esperienza poco efficace.
“L’adozione dell’IA nei processi di onboarding sta crescendo esponenzialmente. Tuttavia, questa crescita non è priva di sfide“, afferma Luana Lo Piccolo, AI Governance & Legal Strategist. “L’IA non è una panacea: la sua implementazione dev’essere bilanciata con considerazioni di governance, compliance e impatti etici“.
AI nel mondo del lavoro: un mercato in forte crescita
L’adozione dell’AI nel digital transformation HR sta portando a un’esplosione del mercato delle piattaforme di onboarding.
Secondo Business Research Company, il settore, che nel 2024 ha sfiorato i 2 miliardi di euro di ricavi, supererà i 4 miliardi entro il 2029, registrando una crescita del +146%.

Negli USA, l’impatto sarà ancora più evidente: 9 aziende su 10 implementeranno sistemi AI per l’inserimento dei nuovi dipendenti, come riportato da Class CNBC.
“L’artificial intelligence è come se fosse un pedale dell’acceleratore: se viene schiacciato con la giusta intensità, può rendere ogni fase operativa più immediata ed efficace“, spiega Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT.
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AI e gestione risorse umane: vantaggi e sfide
L’intelligenza artificiale nell’onboarding offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Automazione delle attività ripetitive, riducendo il carico di lavoro dei team HR.
- Personalizzazione dei processi, adattando l’esperienza alle esigenze dei nuovi assunti.
- Miglioramento della formazione aziendale con AI, con percorsi di apprendimento interattivi e adattivi.
- Monitoraggio costante delle performance, grazie all’analisi dei dati.
Tuttavia, l’adozione dell’AI deve essere gestita con attenzione. “Un utilizzo superficiale rischia di creare un’esperienza impersonale o di amplificare bias nei processi di selezione e formazione“, avverte Luana Lo Piccolo. “Affinché questa trasformazione sia efficace, le aziende devono adottare framework di IA responsabile, che garantiscano trasparenza, equità e un reale valore aggiunto per i nuovi dipendenti“.
Onboarding automatizzato: le tecnologie emergenti
Le aziende stanno sviluppando soluzioni sempre più avanzate per ottimizzare l’employee experience digitale. Tra le innovazioni più interessanti troviamo:
- Welcoming colleague: avatar AI che inviano messaggi di benvenuto personalizzati.
- Document hunter: piattaforme AI per la raccolta e condivisione dei documenti aziendali.
- Orientation guard: assistenti virtuali che guidano i nuovi dipendenti con tour interattivi e video tutorial.
- AI Gamification Teacher: quiz e test per valutare la preparazione e il livello di apprendimento.
- Progress generator: sistemi di analisi che monitorano le performance dei nuovi assunti, suggerendo miglioramenti.
“In quanto realtà di spicco del settore dal forte respiro internazionale, offriamo soluzioni AI per diverse organizzazioni, tra cui Axera, per cui stiamo sviluppando un sistema multi-agent che supporterà i professionisti in ogni fase operativa, incluso l’onboarding“, spiega Ernesto Di Iorio. “Ma questa tipologia di supporto deve essere continua, per permettere alle aziende di restare competitive e rispondere alle richieste del mercato“.
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Assunzioni e intelligenza artificiale: il futuro dell’HR
L’AI-boarding non è solo un’innovazione per il recruiting, ma una vera e propria rivoluzione per il mondo HR.
“L’intelligenza artificiale può gestire attività ripetitive e burocratiche in totale autonomia, ma anche offrire una personalizzazione consapevole, supporto costante e un onboarding più efficace grazie al giusto mix tra tecnologia e relazione“, afferma Luana Lo Piccolo.
Secondo gli esperti, per sfruttare al meglio l’AI nella gestione risorse umane, è fondamentale adottare una strategia di formazione continua per tutto il personale, e non solo per i neoassunti.
Questo approccio permette alle aziende di colmare le lacune dei propri team e migliorare le competenze attraverso sessioni di training supportate dall’AI.
Cosa aspettarsi nei prossimi anni
Nei prossimi anni, l’AI-boarding diventerà sempre più personalizzato e interattivo. Le principali tendenze del settore includono:
- Maggiore integrazione con il metaverso, per simulazioni e onboarding virtuali.
- Sviluppo di AI multi-agent, con assistenti virtuali specializzati in diverse fasi del processo.
- Automazione completa del pre-onboarding, dalla firma dei contratti alla gestione documentale.
- Adozione di metriche di valutazione qualitative, per misurare non solo la rapidità, ma anche l’efficacia dell’onboarding con AI.
L’AI-boarding è il futuro dell’onboarding aziendale, con un impatto significativo sulla digital transformation HR.
Come evidenziato da Ernesto Di Iorio, l’AI può rendere ogni fase operativa più immediata ed efficace, ma, come sottolinea Luana Lo Piccolo, è essenziale garantire un equilibrio tra automazione e gestione etica.
Con una crescita del +146% entro il 2029 e l’adozione di massa negli USA (90% delle aziende), l’intelligenza artificiale nell’onboarding rappresenta una rivoluzione destinata a trasformare l’intero mondo del lavoro.