Come usare i Big Data con l’Intelligenza Artificiale
Relazioni sentimentali con le AI? Il 60% delle persone dice no
14 Aprile 2025
L’indagine condotta dallo Stanford Deliberative Democracy Lab in collaborazione con Meta esplora un tema sempre più attuale: può un chatbot AI diventare un partner romantico?
La risposta, per la maggior parte delle persone, è no. La relazione emotiva con un’intelligenza artificiale suscita diffidenza e richieste di regolamentazione.
Compagni virtuali intelligenza artificiale: cosa pensa il pubblico
Lo studio ha coinvolto 1.545 partecipanti provenienti da Brasile, Germania, Spagna e Stati Uniti. L’obiettivo era comprendere come il pubblico percepisce i compagni virtuali basati su intelligenza artificiale, quali caratteristiche umane dovrebbero o non dovrebbero avere e quali limiti siano ritenuti necessari.

Il dato più netto riguarda proprio la sfera sentimentale: la maggioranza è contraria a relazioni affettive con chatbot.
AI e sentimenti umani: tra empatia e inquietudine
L’indagine ha evidenziato che molte persone trovano preoccupante l’idea che un chatbot possa replicare emozioni umane, specialmente se l’utente non è consapevole di star interagendo con un software.
L’interazione emotiva con chatbot solleva interrogativi su autenticità, manipolazione e conseguenze psicologiche a lungo termine.
Etica dei chatbot relazionali: serve più trasparenza
Un tema ricorrente nello studio è l’etica dei chatbot relazionali. Gli intervistati chiedono trasparenza assoluta: i chatbot devono essere riconoscibili come tali, soprattutto se simulano affetto, empatia o attrazione.
La preoccupazione cresce in vista del progetto di Meta di inserire bot “umanizzati” nelle sue piattaforme social.
Limiti AI nella simulazione emotiva
Il report mostra che quasi tutti i partecipanti vogliono limiti nell’interazione romantica tra esseri umani e AI. Tuttavia, una parte del campione rivendica la libertà di “interagire come si vuole, entro i limiti della legge”.
Questo solleva un’altra domanda: quali sono i limiti etici dei chatbot AI nelle emozioni umane?
I chatbot AI nelle relazioni affettive
Secondo i ricercatori di Stanford, il rapporto con chatbot affettivi è una zona grigia ancora poco esplorata.
Alcuni ipotizzano benefici per chi soffre di solitudine, altri temono dipendenze e danni alla salute mentale. Per questo lo studio invita a non promuovere queste interazioni senza un’adeguata base scientifica.
Le opinioni sull’uso romantico dei chatbot AI
Il quadro complessivo che emerge è di incertezza e cautela.
Le opinioni pubbliche sull’uso romantico dei chatbot AI sono frammentate, ma la tendenza prevalente è verso regole chiare, trasparenza e una riflessione collettiva. Anche perché l’integrazione di questi strumenti nei social network è già in atto, e potrebbe cambiare profondamente il nostro modo di vivere i sentimenti.
I chatbot AI nelle relazioni sentimentali rappresentano una frontiera controversa.
Lo studio di Stanford e Meta mette in luce la necessità di una governance etica e condivisa, prima che queste tecnologie diventino parte integrante della nostra vita affettiva.
Tra rischi, benefici e dilemmi morali, il futuro dei compagni virtuali è ancora tutto da scrivere.