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  • Artificial Intelligence e Management: come gestire un’azienda con l’AI

    Come l'intelligenza artificiale sta trasformando la gestione aziendale

    21 Marzo 2025

    L’intelligenza artificiale è uno dei temi più caldi del momento. Negli ultimi anni l’AI ha stravolto la maggior parte dei settori, non solo quello del marketing, ridefinendo il modo in cui le aziende operano, prendono decisioni e creano valore.

    Non si tratta più di una tecnologia del futuro, ma di una realtà già presente: il binomio management e intelligenza artificiale ridefinisce strategie, ottimizza processi e apre nuove opportunità di crescita per le aziende di ogni settore.

    Oggi, integrare l’AI nella gestione aziendale non è più solo un’opzione da valutare, ma una necessità per rimanere competitivi in un mercato sempre più dinamico. 

    Dall’automazione delle operation, alla capacità di analizzare enormi quantità di dati per prendere decisioni più informate, l’uso dell’intelligenza artificiale nel management aziendale sta trasformando il ruolo di leader e manager.

    Esploriamo dunque i vantaggi concreti di questa tecnologia e come l’AI può diventare un alleato strategico nella gestione aziendale.

    Migliorare l’efficienza operativa con l’AI

    L’intelligenza artificiale può automatizzare attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo, permettendo ai dipendenti di concentrarsi su compiti più strategici e creativi.

    Ciò include operazioni come l’inserimento dati, la pianificazione e la gestione delle richieste di base dei clienti. 

    Facciamo un esempio nell’ambito del customer service. Invece di chatbot con risposte standardizzate (che non piacciono a nessuno), l’AI generativa è in grado di offrire risposte personalizzate e sempre più precise, garantendo una migliore esperienza utente 24/7. 

    Significa che i clienti possono ricevere un aiuto immediato anche dopo l’orario di lavoro o quando lo desiderano. Se lo strumento di intelligenza artificiale non è in grado di risolvere l’esigenza di un cliente, può indirizzare la richiesta a un operatore umano. 

    Artificial Intelligence e Management

    Inoltre, facendo riferimento al settore delle risorse umane, l’uso dell’AI nell’Human Resources Management consente di automatizzare la selezione dei curriculum e le valutazioni preliminari dei candidati, permettendo ai recruiter di concentrarsi su decisioni più strategiche.

    Per chi si trova a dover gestire centinaia di candidature, questa tecnologia rappresenta un grande vantaggio competitivo.

    L’uso dell’AI può far risparmiare tempo, semplificando i processi aziendali e rendendoli più efficienti e convenienti.

    Tuttavia, dobbiamo ricordarci che nessuna tecnologia potrà mai sostituire la creazione di un vero rapporto umano con i nostri clienti o con i nostri dipendenti.

    LEGGI ANCHE: Leadership e AI: perché serve un approccio umano-centrico

    Principali tecnologie di intelligenza artificiale in uso

    L’intelligenza artificiale comprende una gamma di tecnologie avanzate, ciascuna delle quali svolge un ruolo fondamentale nel rivoluzionare l’asset management e, più in generale, nell’evoluzione dell’artificial intelligence and business management.

    Ecco alcune delle principali tecnologie AI che stanno rimodellando il modo in cui le organizzazioni gestiscono e ottimizzano i propri asset:

    • Machine learning: utilizza algoritmi per analizzare e identificare pattern di dati, consentendo ai sistemi di migliorare le prestazioni nel tempo. Nell’asset management, l’AI può prevedere guasti alla strumentazione, ottimizzare i programmi di manutenzione e migliorare i processi decisionali interpretando set di dati complessi.
    • Reti neurali: imitano la struttura del cervello umano per elaborare informazioni e fare previsioni intelligenti. Queste reti sono particolarmente preziose nella creazione di modelli di predictive maintenance, come vedremo nello specifico, che rilevano sottili anomalie nel comportamento delle risorse e prevedono potenziali problemi prima che si verifichino. 
    • Generative AI: impiega algoritmi avanzati per generare insight e raccomandazioni basati su dati storici. Questa tecnologia fornisce una guida diagnostica analizzando le azioni passate, suggerendo misure correttive e offrendo assistenza in tempo reale per la risoluzione dei problemi. 
    • Riconoscimento ottico dei caratteri (OCR): converte il testo da documenti fisici o etichette in dati digitali. Nella gestione delle risorse o nel project management AI, l’OCR semplifica la raccolta di informazioni sulle risorse tramite la scansione di tag o targhette, riducendo gli errori di immissione manuale e velocizzando l’integrazione dei dati nei sistemi. 

    AI e asset management: come può essere utilizzata?

    L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la gestione degli asset, offrendo soluzioni avanzate per ottimizzare operazioni e produttività.

    Grazie alla sua capacità di analizzare ed elaborare grandi quantità di dati, l’AI consente alle aziende di migliorare l’efficienza, automatizzare processi e mantenere gli asset in condizioni ottimali, trasformando radicalmente il settore industriale.

    Secondo lo studio AI in Asset Management di Grant Thornton, il 30% dei CFO ha dichiarato di utilizzare già l’AI generativa, mentre un ulteriore 55% ha dichiarato di star esplorando attivamente le sue applicazioni. 

    AI e asset management

    Considerando che oltre l’80% delle aziende sta adottando attivamente questa tecnologia, coloro che la trascurano rischiano di rimanere davvero indietro.

    L’AI non è più solo un’innovazione, ma un asset strategico per il futuro della gestione patrimoniale.

    Analizziamo i principali ambiti in cui l’AI offre un contributo concreto, dalla manutenzione predittiva all’asset lifecycle management.

    Predictive Maintenance

    L’AI gioca un ruolo strategico nella predictive maintenance, consentendo alle aziende di anticipare guasti e ottimizzare le operazioni.

    Grazie a machine learning e data analytics, l’intelligenza artificiale analizza le performance storiche e attuali delle apparecchiature per individuare segnali di malfunzionamento prima che si verifichino. 

    Questo approccio riduce i downtime imprevisti, abbassa i costi di manutenzione e prolunga la vita utile degli asset, trasformando la gestione da reattiva a proattiva.

    Inventory Management

    L’AI rivoluziona la gestione dell’inventario, garantendo un supply chain management più efficiente. Attraverso algoritmi predittivi, ottimizza i livelli di stock, evitando sia carenze che eccessi, riducendo così sprechi e costi di stoccaggio.

    L’automazione avanzata consente di prevedere la domanda con maggiore precisione, migliorando la gestione delle scorte e l’efficienza operativa.

    Asset Lifecycle Management

    L’intelligenza artificiale supporta l’intero ciclo di vita degli asset, dall’acquisizione alla manutenzione, fino alla dismissione.

    Questa visione olistica e data-driven delle operazioni consente alle aziende di massimizzare sia la produttività che l’efficienza, migliorando significativamente gli attuali  processi di gestione del ciclo di vita degli impianti.

    L’adozione di soluzioni AI-powered per l’asset lifecycle management sta diventando uno standard nel settore industriale.

    Ottimizzazione dell’efficacia complessiva delle apparecchiature

    La gestione delle risorse con intelligenza artificiale è ottima per individuare le inefficienze nei processi di produzione. Analizzando modelli di dati complessi, l’AI migliora l’efficacia complessiva delle apparecchiature, il che ha un impatto diretto sui profitti.

    LEGGI ANCHE: Le più importanti applicazioni dell’AI al Data Management

    L’AI sostituirà i marketing manager?

    Per molti decenni, i progressi tecnologici hanno suscitato sia entusiasmo che sollevato preoccupazioni. Le ansie legate alla tecnologia sono cambiate nel tempo, passando dall’avvento delle macchine agli effetti dei social media sulle interazioni umane. 

    Oggi, l’argomento più discusso, sempre nei trend topic, è l’intelligenza artificiale.

    Secondo Elon Musk, proprietario di X, l’intelligenza artificiale “sostituirà tutti i lavori umani“. Sulla carta, questo concetto rende il nostro futuro molto incerto.

    Ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Soprattutto l’intelligenza artificiale sostituirà davvero tutti i lavori nel marketing?

    Abbiamo posto questa domanda a ChatGPT:

    “L’intelligenza artificiale sta trasformando il marketing, ma non lo sostituirà completamente. Le AI possono automatizzare attività ripetitive come l’analisi dei dati, la personalizzazione dei contenuti e la gestione delle campagne pubblicitarie, rendendo i processi più efficienti. Tuttavia, il marketing richiede creatività, strategia e comprensione emotiva del pubblico, qualità che l’AI non può replicare pienamente”.

    Questo ci conferma che l’AI non rimpiazzerà i professionisti del marketing, ma potenzierà le loro capacità, rendendoli più efficaci e competitivi.

    I ruoli in campo marketing non scompariranno, ma si trasformeranno: i marketer e gli AI manager dovranno adattarsi, sfruttare al meglio gli strumenti di intelligenza artificiale e focalizzarsi su compiti più strategici e creativi.

    È vero, l’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento sempre più potente per i team di marketing, ma non potrà mai sostituire completamente l’uomo. Ecco perché:

    • Creatività: può generare contenuti basati sui dati, ma non ha la capacità di innovare o ideare campagne rivoluzionarie come un essere umano.
    • Pensiero critico: l’analisi dei dati da parte dell’AI è efficace, ma la capacità di valutare alternative, gestire l’ambiguità e prendere decisioni strategiche rimane un’esclusiva dell’intelligenza umana.
    • Intelligenza emotiva: comprendere le emozioni e creare connessioni autentiche con il pubblico è fondamentale nel marketing. L’AI non può replicare questa sensibilità all’interazione sociale.
    • Accuratezza delle informazioni: gli strumenti di intelligenza artificiale possono generare contenuti con errori o informazioni inesatte (le cosiddette “allucinazioni”), che possono danneggiare la credibilità di un brand.
    • Etica e reputazione: il suo utilizzo nel marketing solleva questioni di trasparenza, privacy e bias algoritmico. Un uso scorretto può minare la fiducia dei clienti e compromettere la reputazione aziendale.

    Per i marketer, rappresenta un’opportunità per migliorare efficienza e analisi, ma il valore aggiunto rimane nell’intuizione, nella strategia e nella creatività umana.

    LEGGI ANCHE: Netflix, PayPal, Spotify e gli altri brand che usano l’AI per il marketing

    Come l’intelligenza artificiale trasformerà il project management

    Ricercatori, startup e aziende innovative stanno iniziando ad applicare l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e altre tecnologie avanzate alla gestione dei progetti e, nei prossimi 5 anni, il settore subirà grandi cambiamenti. 

    Infatti, secondo una ricerca di Gartner il cambiamento è imminente: entro il 2030, l’80% delle attività di project management sarà gestito dall’intelligenza artificiale, alimentata da big data, machine learning (ML) ed elaborazione del linguaggio naturale. 

    La tecnologia migliorerà la selezione e la definizione delle priorità dei progetti, monitorerà i progressi, accelererà la creazione di report e faciliterà i test. 

    Con l’aiuto degli assistenti virtuali, il ruolo del project manager subirà un’evoluzione significativa. L’attenzione si sposterà dalla gestione delle attività manuali e amministrative verso un focus maggiore sul coaching e sulla gestione strategica degli stakeholder.

    Per molti project manager, automatizzare una parte significativa delle loro attività giornaliere significa affrontare nuove sfide, oltre a generare non poche perplessità.

    I professionisti di successo dovranno dunque imparare a usare questi strumenti a loro vantaggio.

    I project manager non spariranno, ma dovranno essere in grado di abbracciare questi cambiamenti e sfruttare appieno le nuove tecnologie.

    I team di progetto interfunzionali, oggi composti da soli esseri umani, diventeranno presto ecosistemi dove persone e robot collaborano sinergicamente per massimizzare le performance e l’efficienza.

    LEGGI ANCHE: AI in azienda: come preparare il tuo team alla rivoluzione

    Artificial Intelligence e Management: come utilizzare l’AI nel project management

    L’intelligenza artificiale nella gestione dei progetti può essere una manna dal cielo. È in grado di occuparsi di compiti noiosi e ripetitivi, migliorando l’efficienza e liberando il team per attività che generano un maggiore valore.

    Può prevenire i problemi e offrire soluzioni prima che si presentino, garantendo un innegabile vantaggio competitivo in qualsiasi settore. 

    Ma è fondamentale assicurarsi che le soluzioni AI siano personalizzate per soddisfare specifiche esigenze organizzative e che gli strumenti AI siano costantemente monitorati e il loro lavoro valutato in modo critico. L’AI dovrebbe agire come copilota e non dovrebbe mai sostituire l’intelligenza umana. 

    L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la gestione dei progetti, offrendo vantaggi significativi in diverse aree.

    Uno dei principali benefici è l’automazione di attività ripetitive e amministrative, come la pianificazione delle riunioni, la creazione di report e l’invio di promemoria.

    Grazie agli assistenti virtuali, i project manager possono liberarsi di queste incombenze e concentrarsi su attività più strategiche.

    L’uso dell’AI nel project management agevola la selezione e la gestione dei progetti, analizzando grandi quantità di dati e utilizzando il machine learning per individuare pattern e formulare previsioni più accurate rispetto alle capacità umane.

    Questo permette alle aziende di prendere decisioni più consapevoli e di incrementare il successo delle loro iniziative.

    Anche la gestione del rischio trae enormi benefici dall’intelligenza artificiale. Le piattaforme basate su AI analizzano big data per identificare possibili criticità e suggerire strategie di mitigazione. Inoltre, sono in grado di adattare i piani di progetto per prevenire determinati rischi e fornire soluzioni di emergenza, riducendo l’impatto di eventuali problematiche.

    Un altro aspetto chiave è il supporto offerto dagli assistenti virtuali, che analizzano dati relativi a progetti passati, competenze del team e risorse disponibili. Consente di assegnare compiti in modo più strategico, ottimizzando il tempo e massimizzando la produttività. 

    Allo stesso modo, questa tecnologia è in grado di migliorare il processo di testing, grazie a soluzioni automatizzate che identificano e correggono eventuali difetti in anticipo, garantendo software più affidabili e riducendo gli sprechi di tempo.

    Anche la stima dei costi sta diventando più precisa ed efficiente grazie all’intelligenza artificiale. L’integrazione di strumenti AI nei sistemi di Project Portfolio Management consente di prevedere i costi con modelli matematici avanzati, accelerando il processo di pianificazione finanziaria.

    In ogni caso, è sempre essenziale validare i dati generati per garantire la massima accuratezza.

    Oltre a ridurre i costi automatizzando compiti ripetitivi e minimizzando gli errori, l’AI migliora anche il processo decisionale, fornendo ai manager un’analisi dettagliata delle prestazioni dei progetti e segnalando eventuali ritardi o difficoltà. Così, le aziende possono intervenire tempestivamente, garantendo una gestione più efficace e orientata ai risultati.

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    L’adozione dell’intelligenza artificiale nell’asset management e nel project management rappresenta un’opportunità strategica per migliorare l’efficienza operativa, ottimizzare la gestione delle risorse e potenziare il processo decisionale. 

    Tuttavia, il successo di questa trasformazione non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla capacità delle organizzazioni di adattarsi e innovare.

    Investire nella formazione e nello sviluppo di competenze digitali diventa quindi essenziale per favorire un’integrazione efficace dell’AI nei processi aziendali.

    Creare una cultura di apprendimento continuo consente di massimizzare i benefici di queste soluzioni, garantendo che i team sappiano sfruttare al meglio gli strumenti disponibili. 

    Solo attraverso un approccio strategico e proattivo, le aziende potranno trasformare l’intelligenza artificiale in un vantaggio competitivo sostenibile, mantenendo agilità e leadership in un mercato in continua evoluzione.

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