Cos’è e come aumentare la Brand Awareness
Non solo attrarre, ma anche fidelizzare: come la consapevolezza del brand rafforza il legame con i clienti, esistenti e nuovi.
4 Novembre 2024
La brand awareness potrebbe sembrare un concetto molto vago a prima vista. In realtà lo è. Infatti, per i marketing manager e gli imprenditori che amano misurare il successo aziendale con i numeri, la consapevolezza del brand potrebbe suscitare qualche perplessità.
Tuttavia, nonostante sia una metrica non perfettamente quantificabile, rimane fondamentale. Oltretutto esistono indicatori che permettono di monitorare l’andamento e alcune tecniche per aumentarla.
Scopriamoli nel dettaglio, ma prima facciamo un passo indietro.
Il significato di brand awareness
Brand awareness è un termine del mondo marketing che si riferisce a quanto il pubblico di riferimento ha familiarità con il nostro brand e quanto riesce a riconoscerlo.
Aumentare la consapevolezza del marchio è fondamentale per supportare i nuovi potenziali clienti nelle fasi iniziali della nostra attività, soprattutto nei primi step del customer journey.
L’incapacità di crescere, adattarsi e affrontare nuove sfide si traduce in opportunità mancate di profitto e successo. Questo vale anche per la brand awareness, che è fondamentale per costruire una forte presenza sul mercato. Senza una strategia efficace per aumentare la consapevolezza del marchio, è difficile attrarre nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti e distinguersi dalla concorrenza.
Investire nella riconoscibilità del brand non solo aiuta a migliorare la percezione del marchio, ma crea anche una base solida per il futuro sviluppo e la crescita aziendale.
La consapevolezza del marchio è come uno shortcut mentale. Vediamo un logo, sentiamo una canzone o notiamo un colore particolare e immediatamente ci vengono in mente associazioni con brand specifici.
Ma misurare qualcosa di così intangibile può essere complicato. Come possiamo quantificare esattamente l’impatto di un marchio nella mente delle persone?
Dalle mention sui social alle ricerche su Google, ecco che entrano in gioco le metriche, in grado di catturare impressioni sottili ma significative, rivelando l’entità e l’influenza di un brand online.
Brand awareness e brand recognition a confronto
La notorietà del brand riflette il grado di familiarità dei consumatori con l’esistenza e le caratteristiche di un marchio. Ciò che conta è quanto bene i clienti ricordano non solo il nome di un’azienda, ma anche i suoi prodotti, i servizi, i valori e le esperienze che offre.
Brand recognition è la capacità dei consumatori di identificare un brand basandosi principalmente su segnali visivi o uditivi. Come loghi, colori, immagini o jingle. Questa forma di riconoscimento può essere considerata un tipo di brand awareness “facilitata”.
Quindi, sebbene il riconoscimento di un marchio spesso intersechi elementi di notorietà del marchio come i loghi, in genere si basa esclusivamente su identificatori sensoriali. La brand awareness infatti porta la brand recognition a un livello superiore.
Ad esempio, mentre molti potrebbero riconoscere la sigla P&G, potrebbero non essere a conoscenza della vasta gamma di prodotti di proprietà dell’azienda come Dash, Lenor, Viakal, Gilette e tanti altri ancora. Il logo è immediatamente riconoscibile (brand recognition), ma potrebbe mancare una comprensione più approfondita del portafoglio dell’azienda.
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Perché trust e loyalty sono importanti
Sebbene la brand awareness sia solitamente associata al coinvolgimento di nuovi clienti, essa svolge anche un ruolo significativo nel fidelizzare quelli esistenti.
L’esposizione ripetuta e le associazioni positive con un brand alimentano la fiducia, portando alla fedeltà del cliente. Questa lealtà si traduce in acquisti ripetuti e tassi di fidelizzazione più elevati. Infatti, i clienti fedeli tendono a spendere il 67% in più sui prodotti rispetto ai nuovi clienti.
Ad esempio, molti dei clienti più fedeli di Apple, attratti dalla forte identità del marchio, attendono con entusiasmo il lancio di ogni nuovo prodotto, come l’ultimo iPhone, spesso partecipando ad eventi dedicati per scoprirlo in anteprima.

Questa attesa e la lealtà verso il brand spingono i consumatori a tornare di volta in volta, dimostrando il potere della brand awareness nel generare fedeltà.
Tuttavia, è importante sottolineare che tale fedeltà deve essere sostenuta da prodotti o servizi di qualità (trust) che offrano reale valore agli utenti, altrimenti si rischia di diventare noti per le ragioni sbagliate.
Come misurare la brand awareness
Per attuare efficacemente una strategia di brand awareness, dobbiamo assicurarci di identificare dei metodi per misurare la notorietà, in modo da poter apportare le modifiche e i miglioramenti necessari lungo il percorso.
Prima di sviluppare una nuova strategia di branding, è importante capire il valore di quella attuale, e il modo migliore per farlo è con un audit del brand. Questo aiuta a valutare la consapevolezza del marchio, la presenza online e il livello di coinvolgimento.
Inoltre, la verifica include una valutazione delle aree di opportunità mancate, l’influenza e le possibilità offerte dai social, un audit sulla share of voice negli earned media, e l’analisi della “searchability” del brand online.
L’audit consente di vedere il brand con occhi nuovi. Permette di identificare cosa deve essere modificato o migliorato e cosa deve necessariamente essere eliminato.
Misurare la brand awareness con parametri quantitativi e qualitativi
La brand awareness viene misurata utilizzando una combinazione di parametri che possono essere suddivisi in due categorie: quantitativi e qualitativi.

I metodi quantitativi si basano su dati numerici per valutare la crescita, mentre i metodi qualitativi misurano il valore percepito. Sono un esempio di parametri quantitativi:
- Traffico diretto
Innanzitutto, i risultati del traffico diretto provengono da persone che digitano intenzionalmente l’URL e visitano un determinato sito. I dati sul traffico diretto possono dirci quanto il nostro marketing sta spingendo le persone a visitare il sito web. Si tratta di una metrica importante, in quando molti consumatori oggi scoprono nuovi brand tramite i social, le pubblicità o digitando parole chiave correlate ad un marchio o un prodotto specifico. Quando le persone vanno direttamente sul sito, significa che erano a conoscenza della tua azienda già con largo anticipo. - Click Through Rate
Il CTR è una metrica quantitativa che misura la percentuale di utenti che cliccano su un annuncio o un link rispetto al numero di visualizzazioni totali. Si tratta di un indicatore che contribuisce a misurare l’efficacia generale delle campagne digital. In termini di brand awareness, un alto CTR indica che il marchio attira l’attenzione e spinge gli utenti a interagire con i suoi contenuti. - Social Engagement
L’engagement si riferisce a follower, like, condivisioni, commenti e altre interazioni. Riflette quante persone conoscono il brand e interagiscono con esso, oltre a mostrare quanto il contenuto sia rilevante e coinvolgente. Più alto è l’engagement, maggiore è la probabilità che il tuo marchio stia creando una connessione significativa con il pubblico, favorendo la fidelizzazione.
I principali parametri qualitativi sono:
- Ricerche Google e Google Alert
Attivando gli alert di Google, possiamo restare informati ogni volta che il nostro brand viene menzionato online. Questi avvisi segnalano eventuali novità o citazioni da parte della stampa o di altre fonti rilevanti. Con la crescita del brand, la sua presenza online si estende oltre il sito web istituzionale. Rimanere aggiornati su ciò che viene detto permette di intervenire rapidamente, gestire la reputazione e sfruttare opportunità di visibilità.
- Social Listening
Il social listening consiste nel monitoraggio dei canali social per rilevare mention organiche e livelli di coinvolgimento. Gli strumenti disponibili ci aiutano a scoprire chi sta parlando del nostro brand e se il sentiment è positivo o negativo. Maggiore è la discussione attorno al brand sui social, più alta è la consapevolezza del pubblico. - Sondaggi sulla brand awareness
I sondaggi sulla brand awareness forniscono dati qualitativi su come i clienti percepiscono e ricordano un brand. Strumenti come Google Forms o Typeform possono essere utilizzati per creare i survey. Questo processo consente di ottenere feedback diretti dai clienti e dal pubblico. Analizzando le risposte, è altresì possibile identificare punti di forza e aree di miglioramento, migliorare la strategia di branding e affinare la comunicazione del brand.
Le metriche quantitative e qualitative offrono una comprensione più approfondita della brand awareness. Anche se non ci sono numeri perfetti, monitorare questi indicatori aiuta a ottimizzare le campagne e mantenere un contatto efficace con il pubblico.
Come aumentare la brand awareness
La brand awareness è cruciale per il successo a lungo termine di un’azienda. Intanto, le aziende che investono nella riconoscibilità del brand possono vedere un aumento delle vendite, anche se i risultati non sono (quasi mai) immediati. Inoltre, senza una buona strategia di brand awareness le aziende rischiano di essere superate dai propri concorrenti.

Ad ogni modo una volta stabilite le basi della strategia, possiamo iniziare a trovare dei metodi per aumentarla e raggiungere un pubblico più ampio. Dopotutto, costruire la brand awareness è un processo continuo che richiede costanti aggiustamenti.
Ecco alcune tattiche, online e offline, da considerare per aumentare la consapevolezza di un brand e ottenere i risultati migliori.
Aumentare la brand awareness online
Per aumentare la brand awareness online, è necessario adottare strategie mirate e coerenti su più canali digitali. Ecco alcuni elementi chiave per rafforzare la presenza del brand:
- Sito intuitivo
Il sito web deve essere: ben progettato, visivamente attraente e facile da navigare. Gli utenti hanno poco tempo per assimilare le informazioni, quindi elenchi e titoli in grassetto possono comunicare rapidamente i punti chiave. Posizionare in modo strategico offerte, immagini e dettagli, rendere le informazioni di prodotto chiari e leggibili, aiuta a mantenere gli utenti sul sito più a lungo e a valorizzare il business. - Contenuti blog coerenti
Un blog può migliorare notevolmente la visibilità del brand. Può essere indipendente o integrato nel sito web dell’azienda. Se si è meticolosi nella qualità e nel tipo di contenuti prodotti, è probabile attirare l’attenzione di lettori abituali o returning visitor. Per questo diventa fondamentale offrire con regolarità e coerenza contenuti di valore, informativi o divertenti. - Presenza social costante
I social media offrono alle aziende la possibilità di connettersi direttamente con il proprio pubblico e di coinvolgerlo in un dialogo continuo e significativo. Non sfruttare questo enorme potere dei social, significa perdere importanti opportunità per accrescere la propria notorietà.
D’altro canto, ogni piattaforma social media attrae una fascia demografica diversa, quindi è importante capire quali piattaforme funzionano meglio per la nostra attività e quali no.
Pubblicare regolarmente e partecipare alle conversazioni con il pubblico è fondamentale, così come garantire che la voce del nostro brand sia coerente su tutti i canali.
- Ottimizzazione sui motori di ricerca
La SEO è una strategia per migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca. Comparire sulla prima pagina di Google può aumentare notevolmente il numero di clic. Pertanto, creare contenuti ottimizzati e di alta qualità è essenziale per migliorare il posizionamento e attirare un numero maggiore di visitatori al sito. - Influencer allineati al brand
Se è appropriato per la nostra azienda, è utile considerare la collaborazione con influencer o creator. È fondamentale selezionare solo personaggi coerenti con l’immagine del nostro brand e che raggiungano il nostro pubblico di riferimento. Questo garantisce che la promozione sia autentica e mirata, aumentando così l’efficacia complessiva della campagna.
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Aumentare la brand awareness offline
Per raggiungere questo obiettivo è necessario ideare iniziative mirate che permettano al brand di essere riconosciuto anche al di fuori del mondo digitale. Ecco alcune strategie per aumentare la visibilità del marchio:
- Logo riconoscibile
Un logo non rappresenta un brand, ma è sicuramente la componente più visibile. Un brand, infatti, viene riconosciuto innanzitutto dalla sua identità. Quando pensiamo ad alcune delle aziende di maggior successo al mondo, come Google, Coca-Cola o Apple, la prima cosa che ci viene in mente è il loro logo.
Il logo è un potente strumento di marketing e branding che aiuta le aziende a distinguersi dalla concorrenza. Senza un’immagine di marca chiara, con una storia coerente e un logo che rappresenti bene l’azienda, i clienti non si sentiranno mai completamente coinvolti.
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- Cartelloni pubblicitari
Non esiste un’altra idea di marketing offline ad alta visibilità che possa essere paragonata a un cartellone pubblicitario. Promuovere un prodotto o un servizio su un billboard raggiunge letteralmente migliaia e migliaia di potenziali clienti ogni singolo giorno. I cartelloni pubblicitari posizionati in aree ad alto traffico come autostrade e superstrade trafficate possono generare una significativa consapevolezza del marchio. - Posta diretta
Le persone continuano ad apprezzare molto tutto ciò che non è digitale, soprattutto a causa della crescente stanchezza da dispositivi e schermi.
La posta diretta include supporti fisici inviati ai clienti, come lettere, brochure e cartoline.
Ad esempio, alcune aziende inviano regolarmente via posta sconti e offerte per attrarre nuovi clienti e coinvolgere quelli esistenti. Questa strategia permette di raggiungere i clienti in modo tangibile, offrendo un contatto diretto che le email a volte non possono garantire.
- Engagement della community
Il coinvolgimento della community aiuta le aziende e i clienti a rimanere in contatto tra loro. Per le aziende, in particolare per quelle B2B, attività come tavole rotonde, sondaggi e incontri informali sono utili per comprendere e migliorare i prodotti. - Le fiere per il face to face
Ancora oggi, le fiere permettono di raggiungere clienti e professionisti di settore, aiutando un brand a presentare la propria offerta in modo significativo. Avere uno stand ad una fiera consente di interagire direttamente con i clienti in un contesto specifico, utilizzando un tono di voce che può variare da informale a professionale. - Comunicati stampa
Mantenere una buona relazione con media e stampa è ancora molto importante. Giornali, riviste ed emittenti (TV, radio o podcast) sono luoghi cruciali per i brand per ottenere copertura.
Per le aziende che non gestiscono direttamente le proprie media relation, inviare comunicati stampa può diventare strategico per migliorare la visibilità. I comunicati forniscono informazioni su persone, prodotti o eventi.
La prima buona regola da seguire è quella di indirizzare le comunicazioni a fonti mediatiche credibili e affidabili.
Inoltre, i comunicati stampa per essere efficaci devono includere:
- Un gancio notizia: di cosa parla il prodotto o la storia? Quale impatto avrà sui lettori di quel media?
- Informazioni e fatti chiave: qual è il prodotto che viene lanciato? Quali sono le caratteristiche innovative? Chi sono le persone coinvolte?
- Informazioni di contatto: giornalisti o editori chi possono contattare per ottenere ulteriori dettagli e approfondimenti?
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