Career portfolio: un nuovo modo per raccontare la propria carriera
Il tradizionale CV non è più sufficiente. Per distinguersi nel mercato del lavoro flessibile di oggi, sono necessari nuovi strumenti
8 Luglio 2024
In un’epoca di mutamenti repentini e incertezze, apostrofata dai sociologi Giddens e Beck come “società del rischio”, il mondo del lavoro richiede flessibilità e dinamicità.
Il curriculum vitae non si mostra più come lo strumento migliore per trovare lavoro: appare poco dinamico, e non esaustivo per documentare la molteplicità di competenze ed esperienze di una persona, che esulano dalle semplici posizioni lavorative ricoperte. Più idoneo, invece, è il career portfolio.

Career portfolio: cos’è e perché farlo
Il career portfolio è una raccolta di documenti sulle conoscenze, le competenze e le qualifiche di un lavoratore. A differenza del cv, può essere notato con maggiore attenzione dai datori di lavoro, in quanto rappresenta una raccolta dei migliori progetti realizzati.
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Viene definito uno strumento dinamico perché in grado di mostrare la propria crescita professionale, un fattore particolarmente utile per la carriera. Non è solo un elenco di dati come il cv, contiene referenze, pubblicazioni, ricerche, articoli, oltre che riportare passioni e hobby.
Permette di differenziarsi dalla concorrenza, di mostrare in modo alterativo le competenze personali ma anche la crescita che si è affrontata nel tempo, anche a livello personale.

Il career portfolio descrive le competenze
Il portfolio permette di descrivere le proprie competenze, che nell’attuale mercato del lavoro, non concerne solo le hard skills, intese come le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico. Per differenziarsi diventano fondamentali le soft skills, ossia le competenze trasversali, che riguardano le caratteristiche personali, il carattere, le emozioni, le preferenze.
La formazione aziendale è composta da sapere, saper fare, saper essere. Anche nei lavori definiti low level (che non richiedono un’istruzione particolare), si richiede di mostrare capacità di autonomia e resilienza nel reagire a situazioni improvvise di crisi. Una serie di capacità che difficilmente si possono esplicare in modo esaustivo attraverso il curriculum tradizionale, ma che meglio si esprimono con il career portfolio.
Il career portfolio è, inoltre, una potenzialità anche per chi offre lavoro: consente infatti di valutare aspetti che in alternativa non potrebbero essere considerati, ma che possono avere un peso sull’assunzione.
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Migliora la “web reputation” con il career portfolio
Oggi le risorse umane non assumono i dipendenti solo guardando il curriculum. Valicano il posto di lavoro dando un’occhiata a quello che è il candidato, anche al di fuori dell’ambito lavorativo.
L’aggiornamento real time delle proprie competenze sulle piattaforme è fondamentale, e finalizzato a creare buzz positivo attorno a se stessi. Per questo motivo, è importante creare un self-branding, cioè promuovere la propria immagine con più informazioni possibili, come se fosse un brand, creando una vetrina personale.
Il career portfolio è proprio lo strumento utile per perseguire i propri interessi mostrandosi per ciò che si è. Oltre alla versione cartacea, è conveniente realizzare una versione online, che può essere osservata da chi è interessato, in qualsiasi momento.

Come creare un career portfolio
Se non si è mai realizzato career portfolio di successo, si possono seguire pochi utili accorgimenti:
- nel caso della versione online, la prima cosa da fare è individuare il dominio: meglio se originale, in quanto diventerà il nome con il quale verrete trovati. Deve essere autorevole ma deve anche rispecchiare la personalità del candidato;
- la fase iniziale prevede la raccolta del materiale da inserire;
- successivamente, il materiale va organizzato in sezioni logiche, ogni documento va inserito nella giusta sezione, in modo che il portfolio sia facilmente fruibile. Si può aggiungere anche un indice per facilitare l’individuazione delle informazioni per chi legge;
- l’elenco delle informazioni dovrebbe essere presentato in modo piacevole, con un formato adatto che invogli alla lettura, che faccia una buona impressione anche solo dall’aspetto esteriore. Immagina l’esperienza che avrà il lettore (layout, colori, carattere e così via);
- una volta strutturato, il portfolio va aggiornato costantemente con ogni novità;
- compila la sezione “su di me”, con una breve ma accurata biografia;
- inserire anche il curriculum vitae;
- aggiungere tutti i contatti disponibili (telefono, email, social).
Quali informazioni inserire nel career portfolio?
Si possono inserire le informazioni personali, come gli obiettivi, le aspirazioni e, perché no, i sogni nel cassetto. È possibile altresì allegare articoli e progetti che testimoniano le esperienze lavorative precedenti.
Ancora:
- aggiungere eventuali lettere di referenze e certificazioni di competenze da parte degli ex datori di lavori, ma anche di colleghi e clienti;
- corredare il tutto con le esperienze extra-lavorative, come progetti personali, viaggi, impegno sociale, volontariato, ecc. per aiutare a descrivere la propria personalità.
Errori da non commettere nel career portfolio
Vediamo alcuni errori sono da evitare quando si crea un career portfolio di successo:
- inserire le informazioni in modo random, senza seguire un filo logico;
- non scegliere entrambi i formati, sia cartaceo che digitale: il primo è utile in sede di colloquio, il secondo può invece anticiparlo, fornendo uno spunto di partenza a chi offre il lavoro;
- scegliere delle citazioni senza criterio: spesso vengono inserite parole viste troppe volte, che non caratterizzano la personalità del candidato. Meglio cercarne di originali, che si leghino veramente agli interessi di chi si propone.
Chi non può evitare di avere un career portfolio
Per alcuni lavori, più di altri, il career portfolio risulta particolarmente vantaggioso. In diversi settori, quelli più creativi e intellettuali, come la grafica, la fotografia, la moda, il giornalismo e la ricerca, il portfolio è diventato un elemento imprescindibile.
Secondo Vogue Italia, “il portfolio raccoglie tutti i migliori lavori del creativo, progetti accademici o realizzati per concorsi, idee realizzate per il proprio brand o per altri brand e collaborazioni che sono state effettuate in passato”.