DeepSeek: cosa c’è da sapere sull’AI che preoccupa gli USA
Cloudflare crea un marketplace per farsi pagare dai crawler AI
7 Luglio 2025
Con il lancio di Cloudflare marketplace AI, l’infrastruttura cloud che gestisce il 20% del web offre ai siti la possibilità di monetizzare ogni singolo accesso da parte di crawlers AI a pagamento.
Il sistema, chiamato Pay per Crawl, introduce i micropagamenti per crawling AI, dando agli editori uno strumento concreto per monetizzare i propri contenuti nell’era dell’AI.

Come funziona il marketplace di Cloudflare per i bot AI
Il funzionamento è semplice: ogni volta che un bot AI visita un sito web, il proprietario può scegliere se bloccarlo, lasciarlo passare gratis oppure richiedere un micropagamento.
Le tariffe possono essere impostate dagli editori in totale autonomia. Tutto avviene all’interno del sistema Cloudflare, che gestisce il processo e distribuisce i ricavi.
Cloudflare Pay per Crawl e il controllo dei contenuti online
La funzione Cloudflare Pay per Crawl non solo monetizza i contenuti, ma permette agli editori di sapere perché un bot li sta visitando: per training, per AI search o per altri scopi. È uno strumento inedito di controllo dei contenuti online che risponde alla crescente esigenza di licenza contenuti per intelligenza artificiale.
LEGGI ANCHE: Google lancia Offerwall per aiutare gli editori a recuperare ricavi persi a causa dell’AI
Modelli di business per editori nell’era AI
Il nuovo marketplace si inserisce in un contesto in cui gli editori online stanno perdendo traffico e introiti a causa dell’AI. Il modello tradizionale di Google — crawl in cambio di referral — si sta sgretolando. Secondo Cloudflare, Google effettua 14 crawl per ogni visita che genera. OpenAI arriva a 1.700 crawl per referral, Anthropic a 73.000. I numeri parlano chiaro: il bilancio è insostenibile.

Nuovi modelli di monetizzazione dei contenuti con l’intelligenza artificiale
Cloudflare propone un’alternativa concreta: creare nuovi modelli di monetizzazione dei contenuti con l’intelligenza artificiale, in cui gli editori decidono quanto vale il proprio contenuto.
Non solo per i grandi gruppi editoriali: il sistema è pensato per essere accessibile anche ai piccoli e medi editori, democratizzando l’accesso al mercato dell’AI.
Bloccare bot AI su siti web diventa semplice
Una delle novità più incisive è che tutti i nuovi siti web su Cloudflare bloccano di default i bot AI. I crawler dovranno ricevere un’esplicita autorizzazione per accedere.
È una svolta verso un web con il consenso e offre una protezione efficace contro lo scraping AI e violazione dei diritti d’autore.
Editori e testate giornalistiche contro lo scraping dei contenuti AI
Alcuni grandi nomi del giornalismo come TIME, Fortune, The Atlantic e The Associated Press hanno già adottato il blocco automatico dei bot AI tramite Cloudflare.
In parallelo, altri editori come il New York Times stanno seguendo la via legale. Cloudflare marketplace AI rappresenta una terza via: collaborazione regolata e remunerata.
Agenti AI e contenuti web: nasce il paywall programmabile
Cloudflare guarda già al futuro: in un’era dominata da agenti AI, immagina un paywall programmabile in grado di far pagare i bot su base automatica e dinamica, direttamente all’edge della rete. Ogni agente AI potrebbe avere un budget da spendere per accedere ai migliori contenuti, dalla ricerca scientifica alle recensioni di ristoranti.
Differenze tra Google crawler e AI crawler in termini di referral
Il confronto tra Google crawler e AI crawler è impietoso. Dove Google almeno genera visite, i crawler AI si limitano spesso a prendere dati senza restituire traffico.
Il nuovo sistema di micropagamenti per ogni crawl di dati AI tenta di correggere questa asimmetria e restituire valore agli editori.
Cloudflare e il futuro del paywall programmabile con agenti AI
Il CEO di Cloudflare, Matthew Prince, ha dichiarato che l’azienda sta valutando la creazione di una stablecoin proprietaria per facilitare le microtransazioni nel marketplace.
Per ora non sono coinvolte criptovalute, ma il futuro potrebbe vedere una moneta digitale nativa di Cloudflare al centro degli scambi tra AI e editori.