Come migliorare le performance su Instagram
La crescita è ferma? Ecco alcuni consigli di base per migliorare le tue performance su Instagram
17 Maggio 2024
Se la crescita del tuo profilo Instagram è in stallo e non vedi i risultati che speravi, forse è tempo di fermarsi, farsi delle domande e rivedere l’approccio strategico.
Nel marketing, come nella vita, nulla è garantito, e lo stesso vale per la gestione dei social media: non abbiamo certezze.
Va aggiunto il fatto che Instagram, come tutte le altre piattaforme social, è in continua evoluzione.
Per questo, prendersi una pausa per verificare periodicamente la propria strategia e il proprio lavoro aiuta ad accorgersi in tempo degli errori e a correggerli per fare ancora meglio. A volte bastano piccoli cambiamenti per ottenere grandi risultati.
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Primo check: la bio
Anche se la revisione di un account Instagram non è necessariamente un processo rapido, è essenziale per scoprire le aree problematiche.
La prima cosa da controllare è la bio, letteralmente la prima cosa in cui qualsiasi follower potenziale si imbatte.
È la prima, e forse anche l’unica, opportunità di catturare l’attenzione di chi atterra sul canale.
Include diversi elementi:
- Immagine del profilo. Se si tratta di un account aziendale, certamente è più professionale utilizzare il logo del brand in un formato chiaro e leggibile. Se il logo non si presta, si può utilizzare anche un’icona. Se invece volete puntare a fare personal branding, è necessario utilizzare una foto. Ma attenzione, niente foto di matrimoni passati, foto di gruppo o delle scorse vacanze.
- Il nome del profilo. Da non confondere con il proprio handle di Instagram, il nome del profilo è il testo in grassetto sotto la foto del profilo ed è molto importante, perchè permette ai potenziali follower di trovarvi. È quindi bene includere una o due parole chiave che descrivano chi siete e cosa fate. Qualcosa che immaginate che il vostro pubblico target cerchi attivamente su Instagram in questo modo da aumentare la possibilità di essere scoperti.
Instagram vi offre anche la possibilità di selezionare una categoria che appare sotto il nome del vostro profilo. Ad esempio, potrebbe essere “Imprenditore”, “Personaggio pubblico” o “Istruzione”. Scegliete con saggezza, considerando che alcune funzioni di Instagram sono accessibili solo a determinati tipi di account. Se siete un’azienda, ad esempio, potreste non avere accesso all’intera libreria musicale a causa delle licenze di copyright. - La proposta di valore. Prima di leggere oltre, dovete chiedervi: che valore sto offrendo ai miei follower? I vostri potenziali follower vogliono ottenere qualcosa da voi e se non pensano di ottenerlo dopo aver letto la vostra bio, probabilmente andranno oltre e non vi seguiranno. La vostra value proposition deve essere chiara, concisa e specifica.
In questa area del profilo trovate anche: - I link. È molto importante che i link siano collegati ad una CTA, in modo che il potenziale follower, oltre a seguirvi inizi ad essere anche un vostro cliente.
- Le informazioni di contatto. Come i link, le informazioni di contatto serviranno a follower particolarmente interessati per contattarvi, proporvi idee, lavori oppure chiedervi informazioni per eventuali acquisti.

Instagram Stories & Highlights
Che siano brevi o lunghe, le Stories sono una risorsa incredibile per creare un legame con il vostro pubblico di riferimento.
Il primo check da fare è controllare il vostro archivio. Guardate attentamente le vostre vecchie storie e chiedetevi se queste rispecchino la vostra vita, il vostro brand, oppure no.
Andate quindi a lavorare per capire quali potrebbero essere altri elementi per aiutare il pubblico a conoscervi a un livello un po’ più profondo.
I tuoi highlights diventano una playlist delle tue storie preferite. Le storie che hanno suscitato maggiori reaction sono quelle che dovreste sicuramente mettere in evidenza. Poi si possono creare delle categorie di highlights che siano rilevanti per i propri contenuti e per il proprio pubblico.
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Contenuti feed: foto, reel e caroselli
Partiamo dalle basi: i contenuti devono essere in una buona risoluzione.
Quando si tratta di utilizzare le funzioni principali del feed, come i reel, i caroselli e le foto, la qualità è fondamentale.
A nessuno piace guardare un video, un’immagine o un grafico sfocato. Per cui quando rivedete i vostri contenuti, dovete come prima cosa verificare se li state caricando con la massima qualità.
Ci sono poi altri elementi da considerare: se nei video utilizzate audio in presa diretta oppure voice over, l’utilizzo delle didascalie per favorire la fruizione senza audio, la sperimentazione di nuovi format, oppure anche la presenza di hook, all’inizio dei contenuti, che tengano incollati i follower.
Conosci i tuoi follower?
Infine, come ultimo check devi chiederti se la tua fanbase è reattiva nell’interazione con i tuoi contenuti. In questa fase è davvero molto importante essere onesti con se stessi. La tua è una fanbase oppure una community? I tuoi follower si limitano a seguirti oppure interagiscono con i tuoi contenuti?
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Se la risposta è la prima, il rischio è quello di avere un engagement rate basso, poco interessante per chi valuta il tuo profilo per eventuali collaborazioni.

Infine, come ci ricorda spesso Matteo Pogliani: per creare conversioni bisogna lavorare sulla fiducia, avere “reale influenza” nel proprio campo, ma soprattutto puntare tutto sulla strategia e sulla progettualità. La reale differenza sta nel passare da un pubblico interessato a un pubblico ingaggiato, e quindi più propenso a reagire ad una call to action.