Daily Brief – Lunedì 9 settembre 2024
Cosa cambierà per noi se Google raggiungerà davvero la supremazia quantistica
Abbiamo chiesto a Raffaele Mauro cosa c'è da sapere sul possibile salto nell'evoluzione delle macchine che Google avrebbe raggiunto
26 Settembre 2019

Cos’è il quantum computing
Il quantum computing è un approccio che fa leva su uno dei pilastri della fisica moderna, la meccanica quantistica, e ne applica alcune proprietà fondamentali all’architettura dei calcolatori. Il campo dell’informatica quantistica è in realtà un sottocampo della scienza dell’informazione quantistica, che include la crittografia quantistica e la comunicazione quantistica e un computer quantistico ha in teoria il potenziale per simulare cose che un computer classico non può simulare. Cosa significa per l’uomo lo sviluppo di un computer quantistico? Questa discontinuità potrebbe avere applicazioni importanti dalla ricerca medica, allo sviluppo di nuovi materiali, dalle telecomunicazioni, all’intelligenza artificiale, fino alla tecnologia militare. Per capire meglio quali sono i potenziali sviluppi e le applicazioni di questa tecnologia, ma soprattutto per indagare le implicazioni della notizia su Google e il più potente computer quantistico, abbiamo rivolto alcune domande a Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia e autore del libro “Quantum computing. Tecnologia, applicazioni, investimenti“. LEGGI ANCHE: IBM ha presentato al CES il suo primo computer quantistico commerciale
È ancora presto per la singolaritÃ
Secondo quanto emergerebbe dal documento apparso venerdì sul sito della NASA, i ricercatori di Mountain View avrebbero sviluppato la macchina più potente al mondo. La singolarità è già cominciata? «Purtroppo non si tratta della macchina più potente del mondo e, sicuramente, la singolarità non è cominciata. Fermo restando che non abbiamo ancora un annuncio ufficiale e una peer review da parte di una rivista scientifica internazionale, quindi la cautela è d’obbligo, sembra che Google abbia raggiunto la supremazia quantistica. Vale a dire che una loro macchina è stata in grado di risolvere un singolo problema specifico con un’efficienza marcatamente maggiore rispetto ai computer tradizionali, in questo caso quella del principale supercomputer al mondo, Summit, una macchina che gira a 200 Petaflop, impiegando 200 secondi invece dei circa 10 mila anni che sarebbero stati richiesti a quella macchina. Se verificato, si tratta di un risultato molto interessante, anche in assenza di immediate ripercussioni pratiche si dimostra che la natura permette di effettuare questo tipo di processi». Come uomini, dovremmo temere una tecnologia così potente o al contrario dovremmo leggerne tutte le possibili applicazioni in modo positivo? «Come tutte le tecnologie ci possono essere utilizzi positivi, per migliorare la vita, il lavoro e la salute umana, o negativi, come le applicazioni militari o quelle relative al controllo sociale. Si entra però in dimensioni etico-politiche di natura diversa. Alla radice è importante ribadire che il progresso scientifico-tecnologico ha complessivamente portato nella storia infinitamente molti più benefici che danni, quindi traguardi di questo tipo andrebbero considerati come notizie positive». E quali potrebbero essere le applicazioni che cambieranno le nostre vite? Pensiamo ad esempio alla soluzione di grandi problemi globali come i cambiamenti climatici. «A breve termine difficilmente potremo trovare applicazioni dirette, è troppo presto e ci sono sfide ingegneristiche enormi ancora da risolvere. Quando si svilupperanno i quantum computer alcuni ambiti di applicazione realistici sono le simulazioni chimiche, come ad esempio il disegno di nuovi materiali o farmaci, e i problemi di ottimizzazione. In futuro ci potrebbero essere anche applicazioni nella crittografia o nel machine learning». LEGGI ANCHE: Microsoft lancia un corso di informatica quantistica (gratis)