Cos’è e come aumentare la Brand Awareness
Da Diesel a Sprite, tutte le volte che i brand hanno detto stop agli hater
Quando il silenzio rischia di trasformarsi in complicità, i brand scelgono di prendere posizione in modo forte e determinato
16 Luglio 2019
Diesel ringrazia i suoi un-follower
Diesel ha recentemente stupito tutti, invertendo il paradigma del ringraziamento online al raggiungimento di un numero consistente di fan. Su Instagram, infatti, ha ringraziato i circa 14 mila follower che l’hanno abbandonato dopo aver pubblicato un post in occasione del Pride, a supporto della comunità LGBT+: “Sosteniamo con orgoglio i nostri valori da oltre 40 anni e crediamo nel Pride. Per coloro che non lo fanno, inclusi i 14.000 followers che ci hanno lasciati nell’ultima settimana… addio! Per coloro che condividono le nostre opinioni e i nostri valori, celebriamo il fatto che l’amore è amore. Sempre”, ha scritto sul social.Dove invita a ignorare gli hater
Dove ha ormai fatto propria l’idea della necessità di ignorare gli hater e lo ha reso esplicito in una campagna di qualche anno fa, in cui una serie di donne raccontano la propria esperienza, spiegando che i commenti negativi ci saranno sempre, ma che ogni donna può diventare autrice della propria storia e avere successo, semplicemente ignorandoli. La pressione per conformarsi ai canoni comuni è un ostacolo che molte donne affrontano ogni giorno. Dove ha chiesto quindi a tutte le donne di unirsi al movimento condividendo la loro storia sui social media con l’hashtag #MyBeautyMySay, per superare la negatività. LEGGI ANCHE: Da H&M a Gucci, sempre più brand abbracciano la rivoluzione del Body PositiveP&G per la parità
Con una campagna vincitrice del Grand Prix agli ultimi Cannes Lions, Procter & Gamble ha preso una posizione appassionata per guidare una maggiore parità di genere, razza e orientamento sessuale. Il film “The Talk” è basato sulla conversazione che molti genitori afroamericani devono affrontare per preparare i loro bambini per le sfide che dovranno affrontare nella vita. La campagna, pur non esente da pareri controversi, è una forte presa di posizione nei confronti di chi quotidianamente predica l’odio e per farlo parte dalle parole vere dei protagonisti, vittime degli hater nella vita di tutti i giorni.Zurich Connect trasforma l’odio in amore
In occasione dell’ultimo Milano Pride, Zurich Connect ha deciso di lanciare un progetto sociale a sostegno della comunità LGBT+, con l’idea che “anche un pensiero d’odio può diventare un gesto d’amore”. Ogni commento insultante si è così trasformato in una donazione di 1 euro da parte del brand ad Arcigay, e gli hater si sono inconsapevolmente trasformati in sostenitori. Una beffa capace, forse, di insegnare qualcosa a chi facilmente giudica e addita.La Scozia ne ha abbastanza
La campagna “Carissimi Haters” dello scorso anno è stata una presa di posizione forte da parte della Scozia contro discriminazione e odio. Porre fine alle disuguaglianze e alla discriminazione in tutto il mondo è una parte fondamentale degli Obiettivi Globali delle Nazioni Unite, indipendentemente dalla razza, età, disabilità, etnia, genere, sessualità o qualsiasi altro status e la Scozia ha deciso di combattere gli abusi e le discriminazion, in qualsiasi forma attraverso una serie di lettere indirizzate agli hater: “Cari razzisti, bigotti, omofobi – Non avete posto qui – L’amore vive in questo paese, non l’odio”.“La Scozia crede nell’uguaglianza per tutti”, si legge sul sito web della campagna. “Una Scozia che celebra i progressi già compiuti in materia di uguaglianza, pur riconoscendo il lavoro ancora da fare per raggiungere una società veramente inclusiva”.Dear Racists, Bigots, homophobes, transphobes – You have no place here – Love lives in this country not hate ❤️🏴 Well done https://t.co/PQ71qSFv0n pic.twitter.com/lTw3udZbuv
— LizaJane199 (@LizaJane199) 26 settembre 2018