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Da 250 euro a 5 mila per i disoccupati. Cosa devi sapere sull’assegno di ricollocazione
Arriva ad aprile il contributo in denaro che finanzia nuovi programmi di formazione professionale per reinserirsi nel mondo del lavoro
24 Febbraio 2018


Cos’è l’assegno di ricollocazione
L’assegno di ricollocazione è un’agevolazione prevista da uno dei decreti attuativi della riforma del Lavoro, il cosiddetto Jobs Act 150/2015, e consiste nella possibilità per chi già usufruisce della disoccupazione NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), per chi rientra nelle politiche di contrasto alla povertà (nel REI) e anche per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria, di poter fruire di un ulteriore servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro attraverso la stipula di un contratto per il ricollocamento. In pratica, queste categorie potranno fare richiesta di un contributo che li aiuti nella ricerca attiva di un nuovo posto di lavoro attraverso la formazione professionale.
Chi può richiederlo
Come abbiamo già anticipato, l’assegno di ricollocazione può essere richiesto da:- disoccupati da più di 4 mesi, che beneficiano del sussidio NASpI (cioè apprendisti; soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni)
- lavoratori in cassa integrazione straordinaria
- persone che rientrano nelle politiche di contrasto alla povertà
L’assegno di ricollocazione in cifre
Il contributo dato all’ente o all’agenzia di formazione per tutti questi percorsi varia dai 250 euro ai 5 mila euro, in base al profilo di occupabilità del lavoratore preso in carico e dalla tipologia di contratto di lavoro che è riuscito a ottenere. Nello specifico, il disoccupato avrà diritto da mille a 5 mila euro se trova un nuovo impiego a tempo indeterminato, apprendistato compreso. Da 500 a 2.500 euro se si firma un contratto a termine di almeno sei mesi. Infine, in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia si può scendere a 250 fino a 1.250 euro se si instaura un rapporto a tempo tra i tre e sei mesi. Si parte con 200 milioni di euro, come ha spiegato il presidente di Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), Maurizio Del Conte, e considerando un valore medio dell’assegno intorno ai 3mila euro, si conta di poter aiutare almeno 60/70mila disoccupati.
Come funzionerà
La procedura per ottenere i voucher per i disoccupati prevede di recarsi al centro per l’impiego ed effettuare un colloquio, in seguito al quale si verrà inseriti in una classe basata sul profilo professionale e attitudinale del lavoratore. Sulla base di questa profilazione ne viene stabilito anche il grado di occupabilità. Presso il centro per l’impiego, infine, verrà sottoscritto un Patto di servizio personalizzato che include la disponibilità a partecipare a iniziative di formazione, corsi di riqualificazione e ad accettare offerte di lavoro idonee per il suo profilo. Se il lavoratore verrà meno al Patto, sono previste sanzioni che vanno dalla decadenza della prestazione, sospensione o decurtazione delle somme erogate con l’assegno.