Via gli smartphone ai concerti: Heineken lancia The Boring M...
Dove lancia la campagna Real Cost of Beauty per denunciare la crisi della salute mentale pubblica
Il brand si batte ancora contro i pericolosi stereotipi di bellezza promossi dai social
2 Maggio 2023
Una concezione ristretta e irrealistica del proprio corpo
L’ultimo spot di Dove – Cost of Beauty – ha come protagonista Mary e la storia raccontata attraverso le immagini è quella reale della bambina in cui purtroppo il ruolo dei social ha distrutto la psiche, portandola ad avere importanti disturbi alimentari. Mary, come molte altre sue coetanee, è finita in ospedale per curare il suo corpo malnutrito e per avere soprattutto un supporto psicologico nella ricostruzione della sua identità, distrutta dai modelli tossici imitati dai media. Lo scopo di questa campagna, sviluppata in collaborazione con la National Alliance for Eating Disorders e Project Heal, è infatti anche quello di supportare un cambiamento a livello legislativo che possa intervenire contro la crisi della salute mentale dei giovani.L’autostima al primo posto
Dove, in quelle che sono diventate incessanti battaglie culturali più che campagne pubblicitarie, continua a ribadire l’estrema importanza del sentimento dell’autostima che sembra sgretolarsi in maniera prepotente nella società di oggi. Il supporto va anche ai genitori che devono riuscire ad evitare un pericolo attraverso la consapevolezza del valore di sé ed infonderla ai propri figli. Non è certo facile farlo in una società soggiogata dall’iperconnessione, in cui le relazioni reali diventano irrisorie, a favore di quelle falsate e filtrate dei social. La quantità di contenuti accettati e condivisi per la promozione di un canone di bellezza perfetta, porta alla normalizzazione di quei comportamenti atti al raggiungimento dello stereotipo.