Perplexity trolla Google con una pubblicità ironica sul fail della colla sulla pizza
Le immagini in stile Ghibli con ChatGPT sono un trend virale (e un problema di copyright)
27 Marzo 2025
Il nuovo aggiornamento di ChatGPT con GPT-4o ha acceso la fantasia degli utenti e sollevato un polverone.
Grazie alla funzione di generatore immagini AI, oggi è possibile creare opere nello stile onirico dello Studio Ghibli con un semplice prompt.
Selfie, ritratti e persino animali domestici vengono trasformati in scene poetiche alla Miyazaki, inondando i social con un’estetica che sembra uscita da La città incantata o Il castello errante di Howl.
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Immagini in stile Ghibli con ChatGPT: l’esplosione virale sui social
In meno di 24 ore, i feed di X, Instagram e TikTok si sono popolati di versioni “ghibliane” di Elon Musk, Donald Trump, personaggi storici e persino lo stesso Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha aggiornato la sua foto profilo con un ritratto in stile Ghibli.
American Saga – studio Ghibli style pic.twitter.com/ax5AzVviPo
— Mikołaj Teperek (@MikolajVonskyT) March 26, 2025
L’effetto virale ha travolto tutto: meme, trend e video-tutorial su come creare immagini in stile Ghibli con ChatGPT hanno conquistato milioni di utenti in pochissimo tempo.
>be me
— Sam Altman (@sama) March 26, 2025
>grind for a decade trying to help make superintelligence to cure cancer or whatever
>mostly no one cares for first 7.5 years, then for 2.5 years everyone hates you for everything
>wake up one day to hundreds of messages: "look i made you into a twink ghibli style haha"
Il generatore immagini Ghibli con GPT-4o è per pochi (per ora)
Nonostante il successo, OpenAI ha frenato l’entusiasmo: l’aggiornamento ChatGPT con generazione di immagini in stile Ghibli è disponibile solo per gli abbonati Plus, Pro e Team.
La richiesta è stata così alta che il rollout per gli utenti free è stato ufficialmente posticipato.
La funzionalità include un image tool integrato, capace di output fotorealistici e coerenti anche con input stilistici complessi come quelli del Ghibli style AI.
Theme of the day pic.twitter.com/2ioG0StAxL
— Elon Musk (@elonmusk) March 26, 2025
Arte Ghibli con intelligenza artificiale: tributo o imitazione?
La capacità di ChatGPT di trasformare foto in arte Ghibli ha acceso il dibattito sull’etica dell’intelligenza artificiale.
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Se lo stile di Miyazaki non è protetto da copyright, è legale replicarlo? Secondo alcuni esperti, siamo in una zona grigia del diritto.
Lo stile visivo non è coperto dalla legge, ma i dati su cui il modello è stato addestrato non sono trasparenti.
Me and my dad, not bad—better than @grok pic.twitter.com/P1qp7XqCIw
— Sebastian Rodríguez-Larraín ◘ (@bitlarrain) March 26, 2025
È lecito supporre che milioni di fotogrammi di film Ghibli siano stati usati per il training.
Le immagini in stile Ghibli con ChatGPT e il nodo del copyright
Il tema dei diritti d’autore per immagini AI Ghibli è tutt’altro che risolto.
Se OpenAI assicura che il suo modello non replica lo stile di singoli artisti viventi, molti si chiedono se ciò basti a evitare violazioni. Il problema è che spesso lo stile di uno studio coincide con quello di un autore: nel caso di Ghibli, Hayao Miyazaki è il cuore creativo dell’intero universo visivo.
È davvero corretto riprodurne il tratto senza consenso o compensazione?
Creatività e rischi legali
Il trend Ghibli ha mostrato il potenziale della AI generativa nel campo artistico, ma anche i suoi limiti normativi. Il confine tra ispirazione e appropriazione diventa sempre più labile.
Oggi sono coinvolti nel dibattito anche Google, Meta e Midjourney, tutte realtà che sfruttano modelli AI per generare arte.
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La questione centrale resta una: quali sono i diritti degli artisti nell’epoca delle AI? E come si può tutelare la creatività umana?
Il caso di Ghibli con ChatGPT è solo l’inizio. L’uso di strumenti AI per creare immagini artistiche è destinato a crescere. I prossimi aggiornamenti potrebbero includere immagini animate in stile Miyazaki, esperienze immersive e personalizzate.
Ma prima di sognare troppo, servono regole chiare. Senza un nuovo quadro giuridico, l’arte AI e copyright rischiano di scontrarsi sempre più duramente.