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  • Guerrilla Marketing: 11 esempi per ispirarti

    Come creare campagne marketing sbalorditive? Te lo sveliamo noi con idee e consigli sul Guerrilla Marketing

    15 Luglio 2024

    Stai cercando nuove idee per farti conoscere ma sei stufo delle solite strategie di marketing? Pensa fuori dagli schemi, prova qualcosa di non convenzionale che stupisca e che renda il tuo brand memorabile! Conosci già il Guerrilla Marketing?

    Cos’è il Guerrilla Marketing?

    Il Guerrilla Marketing è una strategia pubblicitaria non convenzionale pensata per attirare l’attenzione del pubblico suscitando sorpresa, meraviglia o perfino shock.

    Questo approccio si distingue dalle altre strategie di marketing per l’uso di tecniche sorprendenti e a basso costo che sono appunto pensate per creare un forte impatto emotivo e visivo nelle persone. Il termine “guerrilla” viene usato proprio per evocare l’immagine di chi vuole andare oltre le solite convenzioni!

    Perché dovresti provare una strategia di Guerrilla Marketing per promuovere il tuo brand?

    Le campagne di Guerrilla Marketing diventano spesso virali, creando un passaparola spontaneo e, di conseguenza, una grande risonanza mediatica, coinvolgendo il pubblico in modo molto più diretto.

    È una strategia di unconventional marketing anche perché si basa più sull’importanza del tempo, l’energia e l’immaginazione anziché sull’impiego di grandi budget come si è invece soliti fare quando ci si affida alle classiche strategie di marketing.

    L’esordio del Guerrilla Marketing

    Nel 2004, Burger King ha lanciato una delle sue campagne più creative e innovative: “Subservient Chicken“. Un esempio perfetto di Guerrilla Marketing.

    “Subservient Chicken” è stata una delle campagne più innovative e dirompenti nel panorama del marketing online.

    Burger King ha creato un sito web interattivo dove gli utenti potevano digitare comandi che un uomo travestito da pollo eseguiva. L’idea era semplice ma estremamente coinvolgente: dare agli utenti il controllo su un personaggio virtuale, con l’obiettivo di promuovere il nuovo sandwich di pollo di Burger King.

    Il sito, con il suo concept “Have it your way“, permetteva agli utenti di interagire in modo diretto e personalizzato, incarnando perfettamente il messaggio della campagna.
    Questa iniziativa ha raggiunto un enorme successo virale, attirando milioni di visitatori e generando un passaparola significativo.

    Un esempio di guerrilla marketing che ha dimostrato come l’innovazione e l’interattività possano creare un’esperienza memorabile e virale, diventando strumenti di fidelizzazione.

    Perché puntare sul Guerrilla Marketing? I vantaggi

    Le campagne di Guerrilla Marketing sono impattanti, originali e hanno come obiettivo quello di far parlare di sé; sia della pubblicità che del brand. Sono accessibili anche per le piccole imprese proprio perché prevedono l’utilizzo di budget limitati. L’investimento effettivo qui è creativo e intellettuale. Sono vantaggiose, se ben studiate, perché coinvolgono direttamente il pubblico, creando un’esperienza interattiva ma anche personalizzata, rafforzando la connessione con il brand.

    La creatività è al primo posto quando si punta sul Guerrilla Marketing grazie a idee originali che mirano a sorprendere e coinvolgere le persone durante la loro routine quotidiana e perché no, portando nelle semplici attività di tutti i giorni anche un pizzico di fantasia. Le campagne infatti si svolgono in luoghi e momenti inaspettati, catturando così l’attenzione in modo unico e restando impresse nella mente diventando memorabili.

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    Tipologie di Guerrilla Marketing

    Il termine Guerrilla Marketing appare per la prima volta nei primi anni ’80 grazie a Jay Conrad Levinson, pubblicitario statunitense, nel suo libro “Guerrilla Marketing (siamo nel 1984).

    Non esiste un’unica strategia, ma abbiamo diverse tipologie di guerrilla marketing che prevedono vari approcci e tecniche.

    Ambient Marketing

    Il Guerrilla Marketing Outdoor (all’aperto) è uno dei più utilizzati; si interagisce con lo spazio urbano preesistente e si va ad aggiunge qualcosa di rimovibile a un monumento, una statua, magari utilizzando degli appositi cartelloni, o collocando opere d’arte temporanee su marciapiedi e strade.

    Il Guerrilla Marketing Indoor ha le stesse modalità di quello pensato per gli spazi aperti, ma avviene in luoghi chiusi come stazioni ferroviarie, negozi o università. In questi casi viene utilizzato l’ambiente circostante per promuovere un prodotto o servizio.

    Questa strategia – sia indoor che outdoor – è conosciuta anche come Ambient Marketing. La pubblicità “ambientale” si utilizza quindi in quei luoghi in cui le persone trascorrono molto tempo, sia al chiuso che all’aperto.

    Guerrilla Marketing

    Ambush Marketing

    L’Ambush Marketing è una tattica molto efficace perché punta sul fattore “sorpresa”.

    Coinvolge il pubblico riunito durante un evento, come un concerto, una partita o una manifestazione, ed è finalizzato per promuovere un prodotto o un servizio in modo evidente, di solito senza avere il permesso degli sponsor dell’evento.

    Punta quindi sulla grande visibilità catturando l’attenzione del pubblico che, nel frattempo, è impegnato a seguire l’evento a cui è venuto per partecipare.

    Experiential Marketing

    L’Experiential Marketing è una strategia di marketing che coinvolge direttamente il pubblico e lo invita a partecipare all’evoluzione di un brand o di un’esperienza legata a esso.

    Le persone qui non vengono viste come consumatori passivi, ma questa tecnica punta sul coinvolgimento diretto. Si basa sul fatto che i consumatori dovrebbero essere attivamente coinvolti nella produzione e nella co-creazione di programmi di marketing, sviluppando così una relazione con il brand (marchio e consumatore si connettono).

    Queste sono le metodologie principali, ma oggi con l’evoluzione delle tecnologie e delle nuove tendenze di consumo, troviamo sempre più soluzioni pensate per venir incontro alle abitudini delle persone, specialmente le generazioni più giovani che non si lasciano facilmente impressionare.

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    Guerrilla marketing: 11 campagne di successo

    Vuoi saperne di più? Ecco 11 esempi di Guerrilla Marketing di successo per ispirarti!

    UNICEF e i distributori automatici di acqua sporca

    Il Guerrilla Marketing funziona molto bene anche nel settore non-profit come dimostra la campagna Dirty Water di UNICEF. Quando si tratta di comunicare messaggi per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti come la fame nel mondo, le malattie, il cambiamento climatico, spesso si utilizzano immagini forti, scioccanti, proprio per scuotere la sensibilità delle persone.

    UNICEF realizzò una campagna di Guerrilla Marketing per rimarcare il problema dell’acqua potabile, praticamente inesistente in molti Paesi del mondo, erogando, tramite un apposito distributore, dell’acqua in bottiglia ma sporca. Su ogni pulsante era riportata un’etichetta che raffigurava una malattia causata dalla mancanza di acqua potabile pulita.

    Nel mondo ci sono ancora milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita, eppure molti di noi non sono realmente consapevoli di questo enorme problema. L’UNICEF ha provato a cambiare le cose affidandosi a un tipo di campagna diversa, puntando su qualcosa che potesse attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo. Mettendo dell’acqua per nulla limpida in bottiglie di plastica, l’UNICEF l’ha provato a rendere più comprensibile, ma soprattutto visibile, il problema, permettendo alle persone di immaginare cosa si provasse a bere un sorso di acqua sporca.

    Il senso della campagna qui era quello di informare e provare a mettersi nei panni di chi è meno fortunato di noi, attraverso l’empatia ma anche lo shock. Ovviamente, ogni dollaro raccolto per acquistare le bottiglie d’acqua sporca è stato utilizzato per sostenere i programmi di UNICEF per finanziare progetti di acqua potabile in varie regioni del mondo.

    Il cartellone vampiresco di Dracula della BBC

    dracula cartellone
    Cartellone pubblicitario Dracula BBC

    Dracula è una creatura della notte leggendaria, tutti conosciamo la sua storia. Per promuovere la nuova miniserie su Dracula di qualche anno fa, il team creativo della BBC ideò dei cartelloni che cambiavano volto, ovviamente di notte, proprio come il famigerato Conte.

    Di giorno, il cartellone era un semplice spazio bianco, abbastanza minimalista, con testo rosso su sfondo bianco e qualche paletto insanguinato conficcato che emergeva dal cartellone. Di notte però ecco che la trasformazione avviene: il cartellone mutava rivelando la sua vera natura, il profilo del volto di Dracula con i suo denti aguzzi che, come un’ombra, si animava proprio dove erano stati conficcati i temibili paletti di legno.

    Utilizzando l’interazione con l’ambiente – una caratteristica peculiare del Guerrilla Marketing – e un semplice gioco di luci e ombre, la BBC ha catturato subito l’attenzione del pubblico, generando una forte curiosità per lo show. Geniale il gioco luci e ombre ma anche il susseguirsi notte e giorno, un richiamo alla dualità, tema importante nella storia di Dracula.

    Il Whopper ammuffito del Burger King

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    Fermoimmagine Whopper ammuffito – Burger King

    Nella storia del fast food può un hamburger andato a male essere il protagonista di una pubblicità virale? Qualche anno fa Burger King realizzò e pubblicò un video in time-lapse del suo hamburger Whopper in stato di decomposizione per 35 giorni. Perché mai?

    LEGGI ANCHE: Ecco perché Burger King pubblicizza un Whopper ammuffito

    Molte persone si lamentano dell’aspetto perfetto degli hamburger nelle pubblicità tanto da farli sembrare finti. Ecco perché Burger King ha voluto mostrare invece che i suoi prodotti sono reali, eliminando il più possibile i conservanti artificiali dal panino Whopper.

    Le immagini mostrano la muffa che cresce sull’hamburger, sul panino, sui pomodori freschi tagliati a fette, sulla lattuga e sulle cipolle, fino ad arrivare alla succosa polpetta di manzo.

    Nella pubblicità, c’è un riferimento al numero di giorni trascorsi da quando è stato preparato l’hamburger, con un messaggio in evidenza che dice “La bellezza di non avere conservanti artificiali”.

    Anche se può sembrare disgustoso, il pubblico ha apprezzato molto il messaggio, e alcuni hanno addirittura ammesso che avrebbero scelto l’hamburger Whopper rispetto ad altri prodotti.

    Burger King ha sicuramente osato, ha voluto distinguersi attraverso una campagna di Guerrilla Marketing che mette in evidenza la trasparenza e la qualità degli ingredienti, creando un contrasto forte rispetto alle solite immagini di panini fragranti e invitanti. Ha mostrato senza paura un prodotto in decomposizione che è diventato memorabile, rompendo con le convenzioni pubblicitarie.

    Campagna “Night At” di Airbnb

    Lanciata nel 2015, la campagna di Guerrilla Marketing “Night At” di Airbnb ha offerto l’opportunità di vincere un pernottamento in una location iconica, come il Museo del Louvre a Parigi, una casa galleggiante sulla Grande barriera corallina australiana e il leggendario Castello di Dracula in Transilvania.

    Queste mete non solo erano più che esclusive, ma sottolineavano anche la diversità e la novità delle offerte di Airbnb. Un esempio? Gli ospiti del Louvre hanno dormito sotto la famosa piramide di vetro – Piramide del Louvre -, circondati da opere d’arte tra le più famose del mondo.

    La campagna ha ottenuto una copertura mediatica pazzesca, raggiungendo milioni di persone in tutto il mondo e aumentando esponenzialmente la visibilità del marchio Airbnb. L’unicità del tipo di offerte ha inoltre alimentato una diffusione virale anche sui social media.

    Campagna Paper Tree x Rock Paper Reality

    guerrilla marketing
    Paper Tree x Rock Paper Reality

    Rock Paper Reality (RPR) è un’azienda di progettazione e contenuti immersivi, ha collaborato con Adobe Aero e Geospatial Creator di Google per creare un’esperienza di realtà aumentata (AR) per il negozio di origami Paper Tree a Japantown, San Francisco.

    I visitatori hanno scansionato un codice QR per poi visualizzare, attraverso gli schermi dei loro dispositivi, grandi sculture origami in 3D integrate nell’ambiente circostante.

    Accanto a ogni scultura è stato fornito un elenco di materiali da poter acquistare nel negozio Paper Tree per ricreare quel modello. Ciò non solo ha reso celebre il negozio di origami, ma ha anche dimostrato come le aziende possono utilizzare la tecnologia di Adobe e Google per rendere le esperienze 3D più accessibili ai propri clienti, creando un’esperienza interattiva e immersiva.

    Questa campagna di Guerrilla Marketing è un esempio di come – se non riesci a creare una campagna di marketing elaborata nel “mondo reale” – puoi ricreare un’esperienza digitale attraverso un’installazione creativa, creando un un coinvolgimento diretto e personale, affascinando il tuo pubblico.

    La campagna Budweiser Reunited With Buds

    Dopo il COVID-19, per celebrare la riapertura dei bar, Budweiser ha lanciato la campagna Reunited with Buds per unire le persone dopo mesi più che complicati.

    Nello spot, l’adorabile cucciolo di Labrador retriever della Budweiser e i suoi famosi cavalli Clydesdale intraprendono lunghi viaggi per incontrarsi, presumibilmente dopo aver trascorso le ultime settimane di distanziamento sociale. Con “Don’t Stop Me Now” dei Queen in sottofondo, lo spot Reunited with Buds celebrava l’emozione di ritrovarsi di nuovo con familiari, amici e colleghi a bere un drink al bar più vicino, finalmente di nuovo tutti insieme.

    Oltre a rappresentare appieno l’entusiasmo per la riapertura, Budweiser ha presentato il suo prodotto in modo positivo grazie a una narrazione incalzante e una musica nostalgica.

    Lo scopo è stato quello di associare Budweiser a momenti spensierati, di convivialità e amicizia, puntando su emozioni come gioia, felicità ma anche sul potere della condivisione.

    KFC e Crocs: la strana coppia

    kfc e crocs
    KFC e Crocs: le iconiche scarpe indossate da MLMA

    Nel 2020, KFC e Crocs hanno avviato un’insolita collaborazione per promuovere una linea in edizione limitata di scarpe Crocs ispirate al famoso pollo fritto di KFC. La stampa delle celeberrime ciabatte imitava proprio l’aspetto del pollo fritto, la suola richiamava il motivo del secchiello bianco e rosso KFC, e le scarpe includevano anche due ciondoli staccabili (Jibbitz) a forma di coscia di pollo.

    L’artista coreana Me Love Me A Lot (MLMA) ha presentato la versione con tacco di queste calzature KFC x Crocs alla New York Fashion Week, uno degli eventi di moda più importanti al mondo. Ciò ha suscitato molta attenzione, tanto che, appena lanciato, il particolare modello è andato a ruba in meno di un’ora dal lancio ufficiale.

    Per ogni paio venduto, KFC ha donato 3 dollari al programma Reach Educational Grant della KFC Foundation, che aiuta i dipendenti KFC a ottenere borse di studio universitarie.

    Le KFC Crocs erano senza dubbio particolari, di certo non sono passate inosservate e hanno fatto parlare di sé per molto tempo. Ci sono diversi elementi di questa campagna di Guerrilla Marketing che hanno funzionato: oltre alla collaborazione che non ti aspetti, hanno reso il prodotto in edizione limitata, il suo lancio è avvenuto durante un evento seguitissimo, la New York Fashion Week, come modella è stata scelta un personaggio influente e seguita in particolare dalla Gen Z. Inoltre anche donare un contributo in beneficenza strizza l’occhio al pubblico.

    Fan Club del Quarter Pounder di McDonald’s

    Per decenni l’hamburger Quarter Pounder di McDonald’s è stato il panino più venduto, un vero e proprio simbolo di McDonald’s. Nel 2020, McDonald’s ha deciso di sfruttarne la popolarità per renderlo ancora più virale. Lo ha fatto fondando il Quarter Pounder Fan Club, un club esclusivo per gli appassionati del famoso panino.

    Questo club non solo era a numero chiuso, ma alle persone ammesse veniva consegnata una tessera speciale e l’accesso a numerosi vantaggi, tra cui diversi gadget che sono poi diventati oggetti da collezione (calendari, magliette, guanti, adesivi per paraurti, candele profumate…).

    Uno dei primi articoli, un ciondolo a forma di cuore con all’interno l’immagine del Quarter Pounder, era già esaurito poco dopo l’annuncio. La campagna McDonald’s ha non solo rafforzato la popolarità del Quarter Pounder, ma in questo modo ne ha alimentato la fama, perché anche chi non lo conosceva si è incuriosito e ha voluto provare l’iconico panino.

    Attraverso la creazione di un fan club esclusivo, merchandising a edizione limitata e esperienze ad hoc, McDonald’s ha generato un’enorme visibilità e rafforzato l’interesse per uno dei suoi prodotti di punta.

    La campagna Capture The Night di Samsung

    Per promuovere il lancio del Galaxy S23, Samsung ha promosso la campagna Capture The Night, che vuole unire il potere espressivo della creatività alle nuove tecnologie. Questa unione vede anche la musica come un ponte per creare un’esperienza digitale unica. Fotografia, musica e tecnologia, queste sono le protagoniste, insieme agli utenti, della di Capture The Night.

    Samsung ha infatti creato per l’occasione una piattaforma web in cui i suoi utenti possono caricare le foto scattate di notte con la fotocamera notturna del Samsung Galaxy S23.

    Questa piattaforma analizza le foto e utilizza algoritmi AI per definire lo stile della musica adatta a ogni foto caricata. Gli utenti Samsung non solo possono scegliere il genere musicale che desiderano ascoltare, ma possono anche usare i suggerimenti della piattaforma per creare brani originali.

    La campagna è vincente perché Samsung ha davvero ascoltato il suo pubblico di riferimento puntando sulla voglia di comunicare, con musica e immagini, e sull’espressività forte della Gen Z, molto orientata alla personalizzazione delle esperienze e dei servizi.

    Campagna Google Pixel Fold

    I dispositivi pieghevoli sono ancora oggi un trend, quindi quando Google Pixel ha lanciato Pixel Fold, sapeva che doveva fare di tutto per mettere in risalto le sue straordinarie funzionalità.

    In collaborazione con Anomaly, un’agenzia di marketing innovativa, Google Pixel ha lanciato una campagna con DOOH anamorfico 3D. Anomaly ha utilizzato cartelloni pubblicitari e animazioni con illusioni 3D più grandi del normale per mettere in mostra, tra le altre cose, l’elegante design del telefono pieghevole e mettere in risalto le caratteristiche del display immersivo.

    SPAR Dress: ascolta il tuo stile

    Quando si tratta di Guerrilla Marketing, niente batte l’interattività. SPAR Slovenia lo sapeva quando ha stretto una partnership con l’agenzia pubblicitaria AV Studio per installare un citylight interattivo proprio all’ingresso dei punti vendita Interspar.

    Quando una persona si ferma di fronte al citylight, l’algoritmo di apprendimento automatico analizza il suo stile di abbigliamento e lo usa per determinare i suoi gusti musicali. Il processo richiede meno di 10 secondi ed è sicuro, poiché il sistema non memorizza le foto degli utenti ma esegue solo la scansione degli abiti, riproducendo un brano che si adatta al suo stile, tra cui rock, pop e musica hipster. Inoltre consiglia anche canzoni che potrebbero piacere ai clienti.

    Guerrilla Marketing: 6 consigli degli esperti

    giovani al computer

    Ecco anche 6 consigli da parte di esperti di marketing per aiutarti a realizzare una campagna di Guerrilla Marketing di successo.

    Conosci il tuo pubblico di riferimento

    È fondamentale conoscere il proprio target quando si lancia un prodotto e si progetta una campagna marketing. Una delle prime cose da fare è avere bene in mente il tipo di persone a cui ti stai rivolgendo.

    Il Guerrilla Marketing non consiste solo nel raggiungere le persone, ma anche nel creare una connessione con un segmento del mercato di riferimento che condivide gli stessi interessi, bisogni e valori del marchio che stai promuovendo. Studiare il pubblico significa conoscere le abitudini delle persone, cosa le appassiona, come comunicano, cosa fanno durante il tempo libero e cosa può incuriosirle.

    Sii creativo e originale e fedele a te stesso

    Il Guerrilla Marketing richiede di pensare fuori dagli schemi per giocare con l’elemento sorpresa e creare qualcosa di rilevante ma inaspettato. Sii creativo, sperimenta e osa, ma resta fedele a te stesso, assicurandoti al contempo che la tua idea sia perfettamente in linea con l’identità e i valori del tuo marchio.

    Prova e riprova: testa le tue idee

    L’obiettivo principale di una campagna di Guerrilla Marketing è stupire, ma se non la testi prima, potresti finire per fare esattamente l’opposto. Potresti testarla prima su un focus group per capirne la reale portata. Testare la tua idea su un piccolo gruppo di persone ti aiuta a prevedere come il tuo pubblico più ampio reagirà alla tua campagna e quali risultati ne otterrai.

    Promuovi online la tua campagna di Guerrilla Marketing

    Cosa succede dopo aver eseguito la tua campagna di Guerrilla Marketing? Molti attendono i risultati, altri vogliono amplificare l’impatto della propria campagna attraverso il marketing online per mantenere vivo il passaparola e pubblicizzando la campagna sui canali social del proprio brand. Puoi anche creare un hashtag per la tua campagna e utilizzarlo in tutte le tue strategie di marketing.

    Le campagne online e offline dovrebbero lavorare insieme per migliorare l’efficacia del messaggio, aumentare la notorietà del marchio e generare lead qualificati.

    Non concentrarti (solo) sulla viralità

    La viralità è importante, ma non lasciare sia l’unico obiettivo da raggiungere. Ciò che conta è anche fornire valore e ottenere più clienti per il tuo marchio. Diventare virale significa che la tua campagna raggiungerà molte persone ma non garantisce che raggiungerà necessariamente quelle giuste.

    Analizza e impara dai risultati della tua campagna Guerrilla Marketing

    Una volta terminata la tua campagna di Guerrilla Marketing, devi analizzare i risultati e vedere cosa hai fatto bene e cosa invece è andato storto. Monitora quindi l’engagement, il traffico del sito web, le menzioni sui social media e le vendite, ma fai anche attenzione a cosa viene detto e alle reazioni che il brand suscita. Attraverso i feedback, identifica cosa ha funzionato bene e cosa potrebbe essere migliorato.

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