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  • Heinz e Kappa creano le divise dei paninari: la nuova collab tra i brand

    La campagna per celebrare gli eroi che presidiano l’esterno degli stadi

    12 Giugno 2024

    Una nuova simpatica campagna quella di Heinz in collaborazione con Kappa e dedicata a delle divise davvero particolari.

    Il celebre brand di salse, infatti, ha deciso di celebrare gli eroi che presidiano l’esterno degli stadi: i paninari.

    Figure fondamentali per i tifosi, sempre presenti con i loro food truck e pronti a sfamarli con del succulento cibo da stadio, come i panini appunto .

    Per questo Heinz ha voluto omaggiare i paninari con la realizzazione e la sponsorizzazione della loro prima maglia ufficiale .

    Anzi, una vera e propria divisa quella della Paninari Football Club, studiata e creata dall’iconico brand italiano Kappa che non ha trascurato nessun dettaglio tecnico, proprio come nelle vere uniformi dei grandi giocatori di calcio.

    Un’identità tutta dei Paninari

    Un grembiule autentico, ispirato alle maglie dei giocatori e con la dovuta aggiunta di tasche funzionali per gli utensili. Con tanto di safety lacing e tessuto tecnico antimacchia.

    Lo stile è quello delle magliette dei giocatori degli anni ’80-‘90, epoca in cui i protagonisti erano proprio i “Paninari”:

    Sono però i dettagli a rendere i grembiuli dei paninari delle vere uniformi calcistiche: sul petto è visibile lo sponsor Heinz insieme allo stemma dei Paninari, il colletto richiama le iconiche maglie Kappa su cui è stato applicato il numero 57.

    Numero a cui Heinz è legato da più di un secolo e che compare sulle sue bottiglie di ketchup e divenuto nel tempo l’identità distintiva del brand. 57 però non rappresenta la varietà di salse ma semplicemente è un numero scelto a caso, di impatto visivo.

    heinz kappa paninari uniform

    Heinz e Kappa, Sponsor of Calcio Mangiato

    La campagna che è uscita da pochi giorni sui social è stata realizzata, dall’agenzia Dude che ha voluto porre l’accento proprio sulla figura dei paninari, i veri eroi del fuori stadio e dei tifosi, come afferma il talentuoso direttore creativo Davide Labò: “Quando abbiamo iniziato a lavorare sulla piattaforma creativa Proud Sponsor of Calcio Mangiato, ci siamo subito resi conto dell’importanza della figura del paninaro nella vita di un tifoso. Per questo, siamo particolarmente entusiasti e orgogliosi che due brand iconici come Heinz e Kappa abbiano accolto con entusiasmo un progetto così ambizioso e significativo”.

    Sì, perché questa campagna segue quella di Stadium Heroes dove ai paninari è riconosciuto il ruolo fondamentale di collante emotivo tra i tifosi.  

    stadium heroes - heinz

    La Paninari Uniform 2024-2025  è anche un richiamo al passato il quale, rinnovandosi nel tempo, si conferma simbolo di identità anche per le generazioni dei tifosi futuri.  

    La campagna celebra i valori di appartenenza, di connessione e condivisione tipica dei tifosi e degli stessi paninari che si stampano ormai nel tempo e nella memoria delle persone come figure iconiche della cultura pop italiana.

    I Paninari, un omaggio ai nostalgici anni ’80-’90

    Ai millennial, dinanzi alla parola paninari, sicuramente apparirà un sorriso sul volto anche per un altro motivo. La parola si identifica, infatti, con il fenomeno di costume di quell’epoca, in cui gli adolescenti, prevalentemente milanesi, avevano l’abitudine di riunirsi di fronte ai primi fast food.

    Moda che ben presto ha contagiato l’intera Italia. La figura del Paninaro è dunque riferita ai giovani adolescenti che usavano riunirsi nei pressi di un bar in Piazza Liberty a Milano, chiamato proprio Al Panino, anche se poi è stata associata alla presenza del primo fast food aperto in Italia, Burghy, nel 1981 sempre a Milano.

    paninari anni 80

    I paninari, a differenza di come il termine può erroneamente suggerire, non passavano interi pomeriggi a mangiare panini.

    Anzi, la loro caratteristica era quella di sfoggiare vestiti firmati ed ostentare la loro estrazione sociale medio-alta. Riconoscerli era facile perché il loro era un abbigliamento totalmente omologato: bomber Moncler, felpa Best-Company stivaletti Timberland, cintura Charro e, jeans Levi’s 501.

    Uno stile che celebrava la ricchezza dell’epoca, da sfruttare e mostrare; l’ideologia da sostenere era quella delle firme.

    In molti ancora ricordano i paninari anche grazie alla trasmissione cult Drive In, in cui il comico Enzo Braschi ne ricalcava le movenze, il modo di parlare e la leggerezza di una adolescenza tipicamente benestante e menefreghista.

    Ciò che sicuramente è condivisibile dagli adulti e dai più giovani, dai tifosi di ieri e da quelli di oggi, è proprio la passione per il calcio e per quei momenti di esultanza di fronte agli eroi degli stadi: che siano chi segna un goal o chi farcisce un buon panino per sfamare una vittoria o anche una consolazione.

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