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Quando un brand perde la propria Missione: il caso Robinhood
L'app di trading che vuole "democratizzare la finanza" questa volta non ha rubato ai ricchi per dare ai poveri ma ha fatto il gioco di Wall Street
29 Gennaio 2021

Le reazioni dei dipendenti
“Questa situazione stabilisce un precedente orribile“, ha scritto un dipendente su Blind, una piattaforma che verifica gli account email aziendali prima che gli iscritti possano pubblicare, in modo anonimo, opinioni e recensioni sulla propria azienda. La startup, che è stata tra i maggiori beneficiari e catalizzatori dell’attuale boom del mercato azionario, ha indicato in un post sul blog giovedì pomeriggio che era stata costretta a fermare il trading perché non aveva abbastanza capitale per coprire i rischi associati a tali scambi, in conformità con i requisiti normativi. Questa dichiarazione ha però sollevato alcune domande sul bilancio di Robinhood e sulla capacità di gestire il livello di trading dell’applicazione. Ha anche messo in dubbio l’attesa quotazione pubblica della società, programmata per quest’anno. Giovedì, la società aveva annunciato un finanziamento di un miliardo di dollari di emergenza da parte di investitori esistenti e ha anche dichiarato che avrebbe di nuovo permesso ai suoi clienti di fare acquisti limitati di azioni limitate dal giorno successivo. Prima che Robinhood spiegasse il motivo dello stop, importanti imprenditori come Chamath Palihapitiya e Sam Altman e politici tra cui Alexandria Ocasio-Cortez avevano criticato l’operazione con post sui social media e in televisione. Anche se giovedì sera Robinhood era ancora l’app più scaricata nell’App Store di Apple, il suo competitor Webull è salito al secondo posto. L’episodio potrebbe anche comportare un maggiore controllo normativo di Robinhood, che prima di questo episodio puntava a presentare l’IPO in un’offerta pubblica iniziale che potrebbe far salire la valutazione della società a più di 20 miliardi di dollari.