Il New York Times adotta l’AI in redazione (ma senza sostituire i giornalisti)
Il prestigioso quotidiano integra strumenti di intelligenza artificiale per supportare giornalisti ed editori nelle attività quotidiane
20 Febbraio 2025
Il New York Times ha recentemente implementato Echo, un nuovo strumento di intelligenza artificiale progettato per assistere la redazione in compiti come la sintesi degli articoli, la creazione di briefing e altre attività correlate.
Questo passo rappresenta un’evoluzione significativa nell’adozione dell’AI in redazione, mirata a migliorare l’efficienza e la precisione del lavoro giornalistico.
Formazione e linee guida per l’uso dell’AI in redazione
Per garantire un’integrazione efficace e responsabile dell’AI in redazione, il New York Times ha avviato programmi di formazione dedicati per il personale editoriale e di prodotto.
Sono state introdotte nuove linee guida che incoraggiano l’uso di strumenti AI per suggerire modifiche, generare riassunti, creare contenuti promozionali per i social media e ottimizzare i titoli per la SEO.
In ogni caso, è stato chiarito che l’AI non deve essere utilizzata per redigere o modificare in modo significativo gli articoli, preservando così l’integrità del lavoro giornalistico umano.
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Gli strumenti di Intelligenza artificiale utilizzati dal NYT
Oltre a Echo, il New York Times ha autorizzato l’uso di altri strumenti di intelligenza artificiale all’interno della redazione.
Tra questi figurano GitHub Copilot come assistente alla programmazione, Google Vertex AI per lo sviluppo di prodotti e l’API di OpenAI (escluso ChatGPT).
Gli strumenti sono stati selezionati per supportare diverse funzioni, dal coding alla generazione di contenuti, sempre sotto la supervisione dei giornalisti.
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L’importanza del controllo umano
Nonostante l’integrazione di strumenti di intelligenza artificiale, il New York Times ribadisce l’importanza del controllo umano nel processo giornalistico.
Le linee guida editoriali sottolineano che l’uso dell’AI in redazione deve sempre essere gestito e supervisionato da giornalisti esperti, assicurando che tutte le informazioni siano basate su dati verificati e mantenendo la responsabilità editoriale nelle mani umane.
Controversie legali legate all’uso dell’AI in redazione
L’adozione dell’AI in redazione avviene in un contesto di dispute legali.
Il New York Times è attualmente coinvolto in una causa contro OpenAI e Microsoft, accusandole di aver utilizzato contenuti del quotidiano senza autorizzazione per l’addestramento di modelli come ChatGPT.
Questa situazione evidenzia le complesse questioni legate ai diritti d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale e l’importanza di stabilire confini chiari nell’uso dei contenuti giornalistici per lo sviluppo di tecnologie AI.
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L’equilibrio tra innovazione e tradizione giornalistica
L’integrazione dell’AI in redazione da parte del New York Times rappresenta un passo significativo verso l’innovazione nel campo del giornalismo.
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Il quotidiano mantiene però fermo l’impegno verso un giornalismo di qualità, assicurando che l’intelligenza artificiale sia utilizzata come strumento complementare e che il controllo editoriale resti saldamente nelle mani dei professionisti umani.