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  • 5 insegnamenti dal Cannes Lions Festival of Creativity 2024

    Un vero e proprio forum globale per gli inserzionisti che annualmente hanno l’opportunità di trarre ispirazione da case history dell’industria e fare networking

    10 Luglio 2024

    Il “Cannes Lions Festival of Creativity” è tra gli eventi più rilevanti dell’anno quando si parla di pubblicità, marketing, comunicazione, intrattenimento e tecnologia.

    Creato nel 1954 su ispirazione del noto Festival del Cinema di Cannes, la prima edizione si svolse in un hotel vicino a Piazza San Marco a Venezia e sbarcò a Cannes solamente nel 1984.

    In oltre 70 anni di vita è riuscito a dare vita ad un vero e proprio forum globale per gli inserzionisti che annualmente hanno l’opportunità di trarre ispirazione da case history dell’industria e fare networking.

    Ogni giugno, per circa una settimana, la città del sud della Francia si trasforma infatti in un vivace centro per le menti creative di tutto il mondo.

    Questo prestigioso Festival non solo ha lo scopo di premiare le eccellenze, ma anche di plasmare il futuro del settore. Durante tutta la settimana si svolgono numerose conferenze, workshop e seminari guidati da figure chiave di questo mondo, consentendo così ai partecipanti di assorbire nuove conoscenze utili per il proprio lavoro ed entrare in contatto con attuali e potenziali clienti e collaboratori.

    Esiste anche il “Cannes Young Lions”, una competizione dedicata a giovani creativi la cui vittoria può dare un notevole boost alla propria carriera.

    Lo si può definire come un vero e proprio inno alla creatività – elemento essenziale per lasciare un segno nel mondo della pubblicità, del marketing, dei media e dell’intrattenimento (da questa centralità deriva anche il nome del Festival).

    E anche Pinterest si è inserito in questo filone, proponendo per l’edizione 2024 (che si è tenuta dal 17 al 21 giugno) uno spazio completamente dedicato all’ispirazione ed alla creatività, il Pinterest Manifestival: un’area colorata e coinvolgente sul lungomare creata per replicare Pinterest nella vita reale (in altre parole, un luogo dove le persone hanno avuto l’opportunità concretamente di passare dall’ispirazione all’azione).

    Gli insegnamenti dal Cannes Lions Festival of Creativity

    A conclusione dell’edizione 2024, Pinterest e Ninja riflettono sui 5 principali learning del “Cannes Lions Festival of Creativity”  con l’obiettivo di fornire una guida per la creazione di campagne di successo:

    Intelligenza artificiale, un aiuto alla magia della creatività umana

    È innegabile che l’AI stia conquistando sempre più spazio nella vita di tutti i giorni, il suo impatto trasformativo sulla creatività è stato un tema centrale del Festival.

    Il grande plus di questo strumento è la restituzione di tempo ed energie agli operatori dell’industria che possono così focalizzarsi sulla creatività più autentica per cui è indispensabile il “fattore umano”.

    L’AI opererà quindi sempre di più nella funzione di “co-pilota” per gli inserzionisti e i creativi che potranno sfruttarlo per una miriade di attività, dall’analisi dei comportamenti dei pubblici all’elaborazione di nuove ed innovative strategie comunicative fino alla produzione di contenuti creativi.

    Ciononostante, è ancora uno strumento controverso: per esempio, ai partecipanti dei premi del Festival è stato chiesto di dichiarare l’eventuale utilizzo di AI nella realizzazione delle campagne candidate.

    In generale, è possibile dire che il futuro dell’innovazione risiede in una potente fusione: combinare l’immaginazione umana con le capacità di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale generativa per produrre campagne creative alimentate dall’AI, ma pensate dalla comprensione umana delle emozioni.

    Sostenibilità al centro

    Ogni campagna pubblicitaria ignorata o non di successo è uno spreco digitale. Da qui consegue la centralità di inglobare nelle metriche di misurazione anche le prestazioni di sostenibilità al fine di ottenere un quadro completo di tutte le fasi del funnel e di confrontarlo poi con i dati corrispondenti alle emissioni di gas serra.

    Solo così si potranno prendere decisioni più sostenibili ed accorte in merito alle proprie campagne, anche sul lungo termine.

    Humour, un grande sì

    La capacità di far sorridere nelle proprie campagne pubblicitarie il proprio pubblico è un grandissimo punto di forza dei brand.

    Come riportato dal report conclusivo dell’evento, sebbene la quasi totalità dei C-level (95%) abbia timore a far leva sulla comicità nelle proprie comunicazioni, si stima che se un marchio utilizza una linea più umoristica, è più probabile che le persone acquistino i suoi prodotti e/o i servizi (80%), che lo scelgano rispetto ai competitor (72%) e che siano disposte a spendere di più per ciò che sta comprando (63%).

    Cannes Lions Festival

    In generale, il fattore “meme-ready” non è da trascurare: sempre nel rispetto dei valori del brand, è di essenziale importanza creare contenuti freschi, originali e perfino… bizzarri!

    Indipendentemente dai messaggi, la risata è un momento che assicura un contatto emotivo con potenziali clienti che vengono disarmati ed ingaggiati da ciò che si sceglie di veicolare.

    Gen Z, le azioni valgono più delle parole

    Anche i GenZer, nati a cavallo dei due secoli dal 1997 al 2010, hanno avuto un ruolo prioritario nell’edizione appena conclusa del Festival: lo scopo era mostrare ai vertici delle agenzie e ai C-level dei brand come entrare in connessione più efficacemente con le coorti generazionali più giovani.

    Va sottolineato che la Gen Z è la generazione in grado di influenzare maggiormente le altre e spingerle all’acquisto e i marchi devono conseguentemente impegnarsi per costruire un rapporto di fiducia di lunga durata con questi stakeholder puntando su una comunicazione autentica e aperta (non basta più presentare la propria azienda, ma è necessario, per esempio, esprimere e sostenere concretamente i valori in cui si crede!).

    Creator economy, bigger and better

    Goldman Sachs ha previsto una forte crescita della creator economy (nota anche come economia della monetizzazione individuale o passioneconomy) che arriverà a quasi 500 miliardi di dollari entro il 2027 (oggi ha un valore pari a 250 miliardi di dollari).

    Ciononostante, la copertura della stampa internazionale è ancora in gran parte dominata da forme di pubblicità più tradizionali come, per esempio, gli spot radio-televisivi.

    Nel contesto del “Cannes Lions Festival of Creativity” si è molto discusso della transizione in atto, con un numero sempre più alto di inserzionisti che sostiene che la creator economy sia di fondamentale importanza nel settore della pubblicità; nel 2024 i content creator hanno avuto uno spazio maggiore nel corso del Festival rispetto alle scorse edizioni e sono stati inseriti da agenzie, piattaforme e brand nei loro eventi.

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