Guerrilla Marketing: 11 esempi per ispirarti
Anche McDonald’s genera le immagini in stile Ghibli e scatena la polemica
31 Marzo 2025
McDonald’s Messico è finito nell’occhio del ciclone dopo aver pubblicato una serie di immagini promozionali nello stile visivo tipico di Studio Ghibli, generate probabilmente con ChatGPT GPT-4o e strumenti collegati come Sora di OpenAI.
L’iniziativa, pensata per cavalcare le tendenze virali AI, ha avuto l’effetto opposto: ha scatenato un’ondata di polemiche online.
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Polemica su immagini AI di McDonald’s ispirate a Studio Ghibli
Le illustrazioni ritraevano ambienti e prodotti McDonald’s con il tipico stile acquerellato ed emozionale dell’animazione giapponese resa celebre da Ghibli.
Tuttavia, invece di essere percepito come un tributo, l’esperimento è stato accusato di essere un plagio artistico. L’assenza di qualsiasi forma di attribuzione o collaborazione ufficiale ha innescato critiche durissime.
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Studio Ghibli contro l’intelligenza artificiale usata nella pubblicità
Il fondatore di Ghibli, Hayao Miyazaki, ha più volte espresso il suo disprezzo per l’arte digitale AI, definendo l’uso dell’intelligenza artificiale nella creatività come “un insulto alla vita stessa”.
Il fatto che un colosso come McDonald’s abbia imitato quel linguaggio visivo senza alcun rispetto per questi valori è stato percepito come profondamente irrispettoso.
Reazioni social alle immagini AI di McDonald’s in stile anime
La campagna ha fatto rapidamente il giro del web, con migliaia di utenti che hanno criticato apertamente l’azienda:
“McDonald’s, dovete pagare Studio Ghibli; state rubando” scrive un utente su Facebook.
“Spero che vi denuncino” aggiunge un altro.
Tra le osservazioni più tecniche, anche la presenza di errori tipici delle immagini AI: dita mancanti, proporzioni sbagliate, arti deformi.
Arte digitale e copyright: il caso McDonald’s Studio Ghibli
L’episodio solleva una questione urgente: cosa dice la legge su copyright e stile artistico quando si parla di immagini generate con intelligenza artificiale?
L’uso di uno stile riconoscibile, senza consenso, può configurare una forma di appropriazione artistica AI. Un tema sempre più caldo nell’era dell’arte generativa e dei modelli multimodali.
McDonald’s Messico accusato di usare arte AI in stile Studio Ghibli senza permesso
A oggi, McDonald’s Messico non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, il silenzio potrebbe alimentare ulteriormente la crisi reputazionale.

Proprio mentre Studio Ghibli celebra i suoi 40 anni con la riedizione in 4K di Princess Mononoke, il contrasto tra arte tradizionale e algoritmi generativi non potrebbe essere più evidente.
Dove si ferma il tributo e inizia la violazione?
Questo caso pone una domanda fondamentale: quando un’azienda omaggia e quando invece sfrutta? Il confine tra ispirazione e imitazione diventa sfumato con l’uso dell’AI.
In un mondo dove i contenuti virali nascono in pochi secondi, serve una riflessione profonda su etica, creatività e tecnologia.