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  • McDonald’s dà fuoco alle affissioni per la campagna Make It Hot

    8 Maggio 2025

    La nuova piattaforma creativa McDonald’s Make It Hot prende forma in una scena che non passa inosservata: un billboard del McSpicy va in fiamme, rivelando il ritorno del panino McSpicy® x Frank’s RedHot® e della nuova salsa Frank’s RedHot® Mayo.

    È così che Leo Burnett dà il via alla campagna pubblicitaria McDonald’s 2025, puntando su un impatto visivo forte e memorabile.

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    Una strategia OOH ad alto tasso di provocazione

    Il gesto di “incendiare” la propria comunicazione è il simbolo dell’intera campagna. McDonald’s decide di auto-sabotare i propri formati classici: i cartelloni delle colazioni vengono “hackerati” con tappi di salse piccanti McDonald’s, e i visual si arricchiscono di fiamme e copy essenziale.

    La creatività è firmata dallo studio interno POPDesign di Leo Burnett.

    La potenza dell’ironia visiva di Make It Hot

    Il tono è ironico, quasi punk: lo spot TV è accompagnato da “Danger! High Voltage” degli Electric Six, mentre le fiamme trasformano il McSpicy in un manifesto del fast food piccante.

    McDonald's campagna UK Make it hot

    La pubblicità di Leo Burnett McDonald’s racconta così una brand identity più ribelle e coinvolgente, capace di rompere le regole per coinvolgere il pubblico.

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    Il fast food che si incendia (letteralmente)

    Con McDonald’s Make It Hot, anche l’esperienza in-store si accende: dalle grafiche dei kiosk interattivi fino alle tovagliette, tutto comunica la nuova identità piccante del brand. Il concept si completa con eventi dal vivo, social challenge e contenuti virali, ma è il cartellone incendiato il vero manifesto della campagna.

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    Make It Hot: un benchmark per il marketing

    Disponibile dal 7 maggio al 26 giugno nel Regno Unito, la campagna rappresenta un benchmark per il marketing del settore. Come dichiara Ben Hooper, direttore creativo di Leo Burnett UK: “Abbiamo reso tutto hot. Tranne il McFlurry…”.

    McDonald's campagna UK Make it hot

    Una frase che racchiude l’essenza di un progetto visivo, strategico ed emozionale, capace di trasformare i cartelloni in fiamme in icone pop.

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