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Moda e Gaming, la coppia inaspettata che funziona
Con incassi stimati a 200 miliardi di dollari il mondo del gaming attrae, e lo fa anche con i grandi brand di moda che vestono fashion i personaggi dei videogiochi e non solo
10 Agosto 2023
Gaming: popolarità e redditività in continua crescita
Con una previsione di incassi di 200 mila dollari entro il 2023, dopo un leggero calo di popolarità tra il 2021 e 2022 dovuto più a ritardi in uscita di novità o consolle da parte dei big, e un popolo di gamers da 3 miliardi al mondo, il mercato dei videogiochi oggi è tra i segmenti più stabili al mondo.
Fashion e Gaming, un legame destinato a durare
Uno dei primi casi di utilizzo del videogioco come mezzo per comunicare o per creare un evento è stato quello di Travis Scott e Fortnite, in cui, in una determinata data, i giocatori hanno potuto assistere ad un vero e proprio concerto “dal vivo” e sbloccare grazie a codici ed NFT accessori e capi d’abbigliamento da usare sia per i personaggi del celebre videogioco, sia da acquistare fisicamente negli store. Parliamo di quasi 28 milioni gli utenti, non solo giocatori storici, ma nuovo pubblico per Fortnite. Poi ci sono stati i casi delle divise griffate Moschino negli eSports e nei cartelloni pubblicitari a bordo campo. I casi recenti sono di tutt’altra portata: parliamo di brand che hanno modificato loghi e linee stilistiche per creare capsule collection da videogioco. Qui i “vecchi” nerd dietro la consolle si sono trasformati in veri e propri influencer. Tra questi emerge il caso di Polo Ralph Lauren. Il celebre e subito riconoscibile marchio del giocatore di polo a bordo di un cavallo, si è trasformato in una pignatta a forma di Lama per il gioco Fortnite. La collaborazione ha dato vita ad una vera e propria collezione del brand che è disponibile sullo shop online dai primi di novembre. Cura dei dettagli made Ralph Lauren per i personaggi di Fortnite impiegati in battaglie e scontri epici. Oltre alla capsule collection rilasciata in diversi momenti, la partnership è sfociata in uno stadio digitale in cui gli avversari possono giocare le loro battaglie e nella vita reale sbloccare particolari capi e accessori grazie ai traguardi digitali. Minecraft, invece, punta tutto su Burberry per creare una linea di abiti per gli esploratori. La celebre trama a quadri la fa da padrona. La capsule sarà disponibile online per vestire i personaggi del videogioco, ma sarà acquistabile anche dai giocatori offline come capi limited edition. Burberry non è nuova al lancio di collezioni moda digitali, l’anno scorso in occasione del lancio di Shark-B ha creato una linea di abiti e accessori digitali e collegati con NFT per garantirne la proprietà. Gucci, infine, ha fatto del suo logo, le due G, un payoff da videogioco: Gucci Good Game e ne ha disegnato una capsule collection fatta di abiti ed accessori iridescenti. Una collaborazione con Roblox e una campagna a cura di King Kong Magazine per la creazione di un mondo virtuale fluo in cui il giocatore può immergersi completamente. Ovviamente la collezione è disponibile online e in alcuni store selezionati.Il Gaming a tema moda, il caso Oetker
Ci sono poi i casi in cui la moda non collabora con grandi nomi del videogaming, ma ne crea di propri. Il videogioco, quindi, sembra essere la nuova location per i brand per allestire sfilate di moda o per imbastire shooting fotografici, avvicinandosi quindi, sempre più, ad un pubblico eterogeneo e distaccandosi dallo stereotipo delle passerelle fisiche.