Formazione Finanziata
Pianificazione e community management: cosa fare per farlo bene
27 Agosto 2019
Piano editoriale: partire dai dati per arrivare alle persone
Oggi tutti sanno che anche per i social è necessaria la pianificazione e un piano editoriale. Ma da dove si comincia per progettarlo? «La prima domanda da porsi sempre è chi c’è dall’altra parte, qual è il suo span di attenzione, quali sono gli argomenti che sono più rilevanti per queste persone. È un po’ come le cinque W del giornalismo (Who, What, When, Where and Why) ma applicate ai social media. Una volta che si ha chiara l’identità dell’interlocutore e le sue abitudini di fruizione, si possono costruire contenuti che abbiano senso per questa persona e inserirli in un piano editoriale efficace. In questo processo, naturalmente, i dati, anche quelli apparentemente più micro e dettagliati, sono fondamentali».
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Come diventare rilevanti per le persone
Cosa significa creare una community sui social e quali vantaggi posso trarne? «Nel 2019 parlare di community sui social media può apparire come una chimera o un’utopia, soprattutto su quelle piattaforme (Facebook in primis) governate dalla logica del media. Si tratta però di una chimera non impossibile, soprattutto se non si ragiona soltanto sulla grandezza della community ma sulla qualità delle interazioni generate al suo interno. Tutti siamo potenziali creator e anche i brand possono – trovando la propria voce distintiva, mettendo il contenuto al centro o offrendo un servizio di assistenza davvero utile – diventare rilevanti per le persone, infondendo un senso di appartenenza a un progetto». Da dove parto per creare una community? È sufficiente aprire un gruppo su Facebook? «Il mondo dei gruppi è sicuramente un safe space per costruire delle relazioni di valore fra gli utenti. Non è detto comunque che sia facile e automatico creare un gruppo in cui gli utenti siano partecipi e attivi. L’utente, ovunque si trovi, va stimolato con contenuti che possono generare un senso di appartenenza. E non è detto che non si possa creare community anche fuori dai social tradizionali o addirittura fuori dai social: Reddit e Quora, in alcuni mercati, sono un esempio importante in questo senso. Oppure, tutto il mondo dei podcast, che sta crescendo a una velocità impressionante, è un contesto in cui creare micro-community molto interessanti che possono poi sicuramente avere eco sui social».