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Per raggiungere e fidelizzare i clienti con i social ci vuole l’approccio corretto (e un po’ di pazienza)
30 Gennaio 2020
In questa intervista a Marco Magnaghi, Chief Digital Officer at Wavemaker Italy e docente della Social Media Factory di Ninja Academy, scopriremo dove inserire una campagna social all’interno della complessiva strategia di marketing, cosa tenere sempre a mente prima di cominciare e quali sono i principali strumenti a nostra disposizione.
Da dove partire: obiettivi, insight, competenze
Come possiamo identificare gli approcci corretti in funzione degli obiettivi di business, marketing e comunicazione nelle nostre strategie di marketing? «La domanda è posta correttamente e già troviamo parte della risposta: occorre innanzitutto avere chiari i propri obiettivi ed evitare di sviluppare contenuti e pianificare pubblicità con soluzioni e novità che vanno di moda o che stanno proponendo i miei concorrenti. Mi lancio su Tik Tok. Ma perché? Produco un video per generare traffico sul mio eCommerce: non ha più senso attivare una pianificazione search? Per prima cosa è necessario comprendere bene chi sono le persone a cui ci rivolgiamo: chiamiamole target, personas, audience, ma ricordiamoci che alle fine di persone si tratta, con esigenze che cambiano nel tempo, talvolta anche solo nell’arco di poche ore nella loro giornata. Grazie ai dati e agli algoritmi possiamo riconoscere queste esigenze mutevoli e adattare i nostri messaggi per rispondere nel modo più efficace. Dovremo focalizzare bene come, quando e perché vogliamo entrare in contatto con loro: il problema che vogliamo risolvere (l’insight), la soluzione che vogliamo proporre per migliorare la loro giornata. È necessario capire bene anche quali sono le barriere che impediscono oggi a queste persone di entrare in contatto con la nostra marca o di scegliere il nostro prodotto. Dovremo analizzare come la concorrenza sta comunicando, per organizzare al meglio i nostri sforzi. Solamente dopo queste analisi sarà possibile scegliere gli approcci corretti per comunicare o promuovere il nostro prodotto o servizio».
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La centralità dei social e gli strumenti da usare
Che peso hanno al momento i Social Media all’interno di una strategia strutturata di marketing? «I social media sono particolarmente interessanti perché possono avere un ruolo in ogni fase del contatto: dalla creazione di notorietà, attraverso video e stories, alla ricerca di engagement, fino ad arrivare alla generazione di lead (nomi, cognomi, email), traffico sul sito (e in negozio) e vendite. Gli approcci vanno differenziati: basta mettere, o non mettere, una call to action per ottenere risultati significativi; cambiare la strategia di acquisto per sostenere costi diversi, identificare in modo scorretto un target. Se, da un lato, i social sono attivabili facilmente e senza particolari vincoli, è altrettanto facile spendere soldi senza ottimizzare i risultati». Quali sono gli strumenti paid più adatti per fare digital advertising? «Per raggiungere e fidelizzare nuovi clienti occorre innanzitutto avere pazienza. Si vedono troppo spesso, soprattutto sui social, messaggi che puntano subito alla conversione. È come se conoscessi per strada una ragazza e le chiedessi immediatamente di sposarmi! Occorre conoscersi, creare interesse reciproco, vedere se ci sono interessi in comune, e poi proporsi. Il digitale permette di conoscere e riconoscere le audience, descrivere pubblici (custom audience) che sono già stati esposti e hanno mostrato interesse, modificando i messaggi di conseguenza per guidarli, in modo consapevole, lungo tutte le fasi del famoso funnel. Il funnel, però, è un concetto teorico (oltre che risalente al 1898, anno in cui venne adottato nelle prime campagne dell’epoca): nella realtà le persone sono libere di saltare da una fase all’altra in modo disordinato e impulsivo. Non a caso negli ultimi tempi si sta facendo largo il modello che, alla “caduta” dall’alto verso il basso, preferisce un percorso circolare, dalle traiettorie morbide, che lascino libertà all’utente di accelerare e rallentare, saltare da una parte all’altra del contatto con la marca senza attriti. Che usiate il funnel o cerchi/ellissi, l’importante è che proviate a prevedere i comportamenti degli utenti ed evitare di pianificare in modo casuale, impulsivo, disordinato. Tracciare i risultati, ipotizzare le azioni successive, valutare le conversioni finali».