Digital Innovation Days 2024: il potere dell’innovazione umana secondo Stefano Saladino
Scopriamo il tema ‘Human Powerfulness’ e le novità di un’edizione che promette di trasformare la tecnologia in un alleato per il progresso umano
25 Settembre 2024
“Human Powerfulness significa che oggi, invece di subire l’innovazione digitale, possiamo utilizzarla a nostro vantaggio, acquisendo capacità aumentate per generare un impatto positivo sulla società,” afferma Stefano Saladino, Chief Marketing Officer di Digital Innovation Days.
Digital Innovation Days è uno degli eventi più attesi del 2024, con un focus su sostenibilità, inclusione e progresso sociale.
L’edizione di quest’anno, che si terrà a Milano dall’8 al 10 ottobre, sarà incentrata sul tema “Human Powerfulness“, un concetto che esplora come l’innovazione digitale possa essere messa al servizio del bene comune, migliorando la qualità della vita delle persone e delle comunità.
Per approfondire un tema così alto, abbiamo sentito Stefano Saladino, che ha approfondito questo argomento, spiegando come l’obiettivo sia trasformare la tecnologia in uno strumento funzionale al benessere collettivo.
L’intervista a Stefano Saladino, CMO di Digital Innovation Days
Quest’anno, il format dell’evento ha subito un’evoluzione significativa per rispondere meglio alle esigenze di un pubblico ampio e diversificato. Ogni giornata è stata dedicata a temi specifici: dall’ispirazione del primo giorno, all’innovazione aziendale del secondo, fino al digital marketing del terzo. Questa segmentazione permette ai partecipanti di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze e interessi, garantendo un’esperienza formativa e pratica di alto livello.
LEGGI ANCHE: Torna Digital Innovation Days: partecipa all’evento con lo sconto Ninja
Durante l’evento, non mancheranno momenti di riflessione su temi cruciali come la sostenibilità e l’inclusione, sviluppati in modo concreto grazie alla collaborazione con l’Osservatorio Civic Brands e il progetto Universal Design.
Stefano ha più volte sottolineato l’importanza di uscire dalla narrazione tradizionale per proporre un approccio operativo e consistente che possa realmente supportare le imprese e le organizzazioni nell’affrontare le sfide odierne.
Ecco cosa ci ha detto.
Il tema principale di quest’anno è “Human Powerfulness”. Cosa significa e come si riflette nell’evento?
Si tratta di un tema in continuità con le passate edizioni perché mantiene la radice “Human”. Sono diversi anni che utilizziamo il concetto “Human rispetto a tecnologia” come punto di partenza: partendo dall’essere umano abbiamo cercato di comprendere le tendenze tecnologiche in una dimensione a supporto della persona
Per Human Powerfulness intendiamo proprio che oggi, invece di subire l’innovazione digitale come se ci venisse concessa, diventa nostro vantaggio e supporto e funzionale e possiamo acquisire capacità aumentate. Si tratta di un cambio totale di paradigma. Pensiamo solo al potere che ha dato a ciascuno di noi l’intelligenza artificiale generativa.
Un altro aspetto del tema è: ok, abbiamo questo “potere” ma, come usarlo? Quando hai dei super poteri, puoi utilizzarli a fin di bene oppure per il contrario; ecco, Human Powerfulness è anche il concetto di un potere in mano alle persone funzionale a generare benessere, una migliore qualità della vita e, in generale, un impatto positivo su ciò che ci circonda.
Lo spirito con cui abbiamo lavorato quest’anno è quello di stimolare l’attenzione delle persone a considerare oggi l’innovazione digitale come un elemento che è già nelle proprie mani, va trattato con cura perché potenzialmente in grado di generare benessere, benessere a livello sociale, a livello economico, opportunità migliori. Insomma, un benessere considerato in un’ottica allargata, non solo della persona, ma che invece si riflette sul contesto in cui la persona vive e lavora e sulla società in generale, in grado di trasmettere un po’ di quella cultura trasversale sull’innovazione al fine di avere una maggiore consapevolezza e contezza della sua applicazione.

Quali sono le novità più rilevanti di questa edizione rispetto alle precedenti?
Quest’anno abbiamo puntato su un format diverso rispetto alle precedenti edizioni, è un cambiamento sostanziale che va incontro a una serie di esigenze che abbiamo intercettato da parte dei partecipanti.
Il primo aspetto che abbiamo preso in considerazione è il valore del tempo delle persone.
Partecipare a un evento che dura tre giorni richiede una certa disponibilità di tempo e, oggi, è una risorsa di cui disponiamo davvero poco. Per questo, abbiamo comunque mantenuto la dimensione temporale delle edizioni passate, le tre giornate, andando però a segmentare meglio i contenuti in modo da permettere alle persone di scegliere al meglio a quale delle giornate partecipare, mentre prima i contenuti erano “un po’ mischiati”. Ora, la programmazione è più verticale.
Ad esempio, se sono appassionato di Digital Marketing o voglio approfondire questa tematica, la terza giornata è dedicata solo esclusivamente a quello. Lavorando in verticale è più facile raccontare la singola giornata e lo sviluppo, la logica e l’articolazione dei contenuti.
Un altro aspetto che ci ha spinto a cambiare la formula è stato quello di puntare a offrire un servizio diverso a pubblici diversi: Digital Innovation Days raggiunge una platea molto ampia e diversificata ed era necessario partire mettendo al centro le persone, persone che vivono e lavorano all’interno delle organizzazioni, per cui tutti i temi trattati sono letti e sviluppati al fine di dare un servizio alle persone all’interno delle imprese, che hanno bisogno di comprendere meglio dove l’innovazione le sta portando.
Per fare un esempio, quando si parla di Fintech, il tema non viene trattato come Industry con una verticale sull’argomento, ma come strumento funzionale per migliorare i processi della gestione finanziaria dell’impresa.
Tutto il percorso, è orientato a questa scelta: calarsi all’interno dell’organizzazione, fin dalla prima giornata, che è più Inspiring e che ci permetterà di comprendere dove l’innovazione ci stia portando; una seconda giornata, “dove metteremo le mani nel motore dell’organizzazione”, andando ad analizzare funzioni, reparti, esigenze che possono andare da quelle dell’HR manager all’ufficio marketing; ma anche tutte le funzioni significative per la generazione di valore, l’open innovation e così via.
L’ultima giornata è invece un approfondimento dedicato al Digital Marketing, uno degli asset più importante per la presenza di ogni azienda sul mercato.

Durante l’evento, verranno affrontati temi come la sostenibilità e l’inclusione. Può darci qualche anticipazione su come questi aspetti verranno trattati?
Come già accennato in precedenza, quest’anno abbiamo dato un taglio davvero pratico a Digital Innovation Days: quando parli di sostenibilità, il rischio è sempre quello di fare un lungo verticale sull’argomento senza in realtà comprendere a fondo cosa significhi davvero per noi oggi.
Per questo il tema verrà sviluppato all’interno di una dimensione, grazie alla presenza dell’Osservatorio Civic Brands, che farà un’indagine approfondita su quello che è la dimensione del purpose dell’impresa, pdello scopo valoriale dell’impresa che è ovviamente formalmente un po’ una traduzione concettuale logica del concetto di sostenibilità multidimensionale, cioè allargata, sociale, ecologica, ambientale e ovviamente economica.
Parlando invece di Diversity, Equity and Inclusion, anche in questo caso, per non rischiare di parlarne in maniera un po’ troppo vaga e ampia, abbiamo chiesto Innovation Manager Hub di farci capire cosa significhi davvero oggi parlare di inclusione. Così, è nato questo contenitore, che si chiama Universal Design come Patto di inclusione: quando l’organizzazione supera le diversità.
L’obiettivo è uscire dalla narrazione classica delle diversità partendo dal presupposto che siamo tutti diversi, tutti, in qualche modo, abbiamo caratteristiche e e delle diversità e in questa composizione le organizzazioni devono diventare un ambiente in grado di accoglierci e valorizzarci; trasformarsi da ambiente di inclusione ad ambiente di integrazione totale delle diverse delle caratteristiche che ognuno di noi ha.
Anche questi temi devono trovare anche narrazioni di consistenza, di atterraggio, di applicazione pratica per cui cerchiamo di uscire dal raccontare un fenomeno e proviamo a dare un po’ di indicazioni pratiche su come approcciare la la la tematica in maniera in maniera operativa e consistente.

La seconda giornata si focalizza sull’innovazione aziendale. Quali sono le sfide più grandi che le imprese devono affrontare oggi per rimanere competitive e innovative?
Viviamo in un momento di accelerazione delle complessità.
Credo che la sfida più importante che al momento le organizzazioni devono assolutamente cercare di vincere è l’allineamento delle competenze delle persone al mercato del lavoro.
Inoltre, un altro importante step è quello di comprendere in che modo rendersi attraenti a tutti i livelli per i collaboratori, perché quando parliamo di mismatch, non ci riferiamo più esclusivamente alle skill dei lavoratori, ma anche al gap che si crea nei valori di un’impresa e quelli che un talento ricerca in un luogo di lavoro.
Si tratta di un mismatch culturale oltre che formativo, potremmo definirlo un mismatch di visione.
In questo scenario, la tecnologia è un elemento che diventa vincente quando è in mano a una persona in grado di darle valore al di là della sequenzialità dell’esecuzione. La tecnologia non è la scrittura di un prompt, ma un fattore abilitante dell’innovazione: oggi abbiamo una tecnologia e domani possiamo già averne una del tutto nuova, per cui è importante creare un tessuto in grado di recepire l’innovazione come non nozionistica ma, anzi, elemento in grado di stimolare una filosofia che consenta di poter innovare indipendentemente dalla tecnologia sottostante in quel momento.
Quali sono secondo te gli interventi che rappresentano al meglio lo spirito di Digital Innovation Days 2024?
Uh è una domandona, nel senso che non è semplice escludere qualcuno o includere qualcun altro ma vado un po’ più per sensibilità mia.
Avendo un po’ curato la parte contenutistica, il primo aspetto che mi prime sottolineare è l’approccio alla alla costruzione dei contenuti, che è quello che in qualche modo poi fa la differenza in un contenitore così multisfaccettato, che tratta tanti argomenti diversi.
Per cui, la prima cosa che segnalo, è che per essere consistenti credibili e corretti nei confronti di chi partecipa dell’evento, ogni singolo contenuto, ogni singolo verticale, ogni tema trattato ha un suo moderatore ma soprattutto un curatore che ha proprio il compito di portare all’interno dell’evento la miglior rappresentazione degli argomenti.
Questa, secondo me, è un po’ una chiave di lettura generale che dà spessore e qualità al contenuto e che non mi fa soffermare sul singolo speaker.

Qual è il miglior motivo, secondo Stefano Saladino, per partecipare a questa edizione di Digital Innovation Days?
Un motivo semplice: noi abbiamo l’obiettivo di trasferire una la cultura dell’Innovazione: chi partecipa Digital Innovation Days acquisisce un pezzo di libertà, perché ciò che puntiamo a trasmettere durante l’evento è la libertà di fare delle scelte lavorative, di futuro, professioni da andare a svolgere.
Il nostro scopo, nelle tre giornate di full immersion, è comunicare la conoscenza di libertà che ti apre molteplici possibilità e trasferire gli strumenti per decidere il tuo futuro.
Da un punto di vista più pratico, abbiamo previsto una importante attività di networking: dedicare del tempo a un evento e alla fisicità dell’evento è una scelta forte all’epoca odierna. Nell’era della digitalizzazione, andare in un posto analogico fisico è una scelta importante e significa che c’è in atto un processo di cambiamento: è una scintilla, una molla, un’ulteriore leva in quello in questo processo di crescita che passa attraverso la conoscenza.
Partecipa al Digital Innovation Days 2024 con lo sconto dedicato ai Ninja
Tanti gli speaker, nazionali ed internazionali, che si alterneranno sul palco, condividendo con il pubblico in sala esperienze di successo, best practice, casi studio, interventi motivazionali e di leadership.
Ninja, media partner dell’evento, ti dà la possibilità di partecipare con un’offerta esclusiva riservata alla community: il 20% di sconto su qualunque tipologia di biglietto.

Aggiudicarsi lo sconto è semplicissimo: basta scegliere la formula di ingresso preferita a questo indirizzo e inserire il codice NINJA20 in fase di acquisto.
Un’opportunità da non perdere per far parte dell’evento sul digital e innovazione più atteso in Italia.