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Storia di Ogilvy, dalle origini al rebranding di oggi
Abbiamo provato a ricostruire le tappe fondamentali della storia di Ogilvy dalle origini, in un percorso avventuroso e creativo attraverso la storia
7 Giugno 2018
I primi passi: Mather&Crowther
Quella che fino a ieri è stata conosciuta come Ogilvy&Mather, era l’agenzia pubblicitaria con sede a New York nata dalla fusione tra l’agenzia pubblicitaria londinese di Edmund Mather e quella newyorkese di David Ogilvy, nel 1964. Tutto partiva, però, nella Londra del 1921, quando Mather&Crowther assunsero Francis Ogilvy come copywriter. Ogilvy alla fine divenne il primo membro non familiare a presiedere l’agenzia. L’agenzia Mather&Crowther nella sua epoca aprì la strada alla pubblicità sui giornali, ancora agli inizi, istruendo i produttori sull’efficacia della pubblicità e creando veri e propri manuali “how-to” per il nascente settore pubblicitario. La società crebbe di importanza negli anni Venti dopo aver creato importanti campagne pubblicitarie non-branded, come “Una mela al giorno toglie il medico di torno” e “Drinka Pinta Milka Day“. Nel 1921, dicevamo, Mather&Crowther assunsero Francis Ogilvy come copywriter e lui aiutò suo fratello minore David ad assicurarsi un posto come venditore di Aga per l’azienda, una stufa svedese per cucinare che lo stesso Francis aveva contribuito a lanciare sul mercato inglese.
1948: nasce la Hewitt, Ogilvy, Benson & Mather
Nel 1948, David Ogilvy propose la fusione tra la Mather&Crowther e un’altra agenzia del Regno Unito, la S.H. Benson, per creare un’agenzia pubblicitaria inglese a New York e supportare così i clienti britannici negli States. Ogni agenzia investì circa 40.000 dollari nell’impresa, insistendo però che fosse un Manager americano più esperto a gestire la nuova agenzia. David Ogilvy reclutò quindi Anderson Hewitt di J. Walter Thompson come presidente e Senior Account, mentre lui sarebbe stato segretario, tesoriere e direttore della ricerca. Hewitt ipotecò la sua casa e investì 14.000 dollari nell’agenzia e Ogilvy ne investì 6.000. Il 23 settembre del 1948, nasceva la Hewitt, Ogilvy, Benson & Mather in Madison Avenue a Manhattan (vi dice nulla questa strada?). Inizialmente, Mather&Crowther e S.H. Benson diedero all’agenzia quattro clienti relativamente sconosciuti negli Stati Uniti e con budget limitati, tra cui Wedgwood China, British South African Airways, Guinness e Bovril. Ma il successo fu praticamente immediato grazie alle Guide di Guinness per l’abbinamento di vari cibi sofisticati alla birra. Arrivarono così anche i primi grandi clienti, come Sun Oil e i cosmetici Helena Rubinstein.


Gli anni ’60 e la nascita di Ogilvy&Mather
Nei primi anni ’60, David Ogilvy firmò un importante contratto con American Express (allora un business non ancora mondiale) e nel 1963 pubblicò il famosissimo Confessions of an Advertising Man, che divenne un best-seller internazionale e accrebbe il profilo pubblico di Ogilvy.
L’evoluzione e l’addio di David Ogilvy

