Daily Brief – Venerdì 7 marzo 2025
Così i giganti del Tech stanno rendendo più accessibile il mondo
Dalle strade mappate con percorsi adatti alla sedia a rotelle, alle app che raccontano i panorami cittadini, ecco come l'industry risponde alle esigenze di specifiche disabilità
28 Marzo 2018

Accessibility and accomodation, la nuova frontiera per il turismo e il viaggio accessibile
Il tempo libero, il viaggio, lo spostastemento sono ingredienti essenziali del tempo libero di un individuo, anche di chi ha disabilità fisiche. Ecco allora che Airbnb, il colosso degli affitti brevi, ha voluto rendere l’esperienza di affitto e di viaggio ancora più personalizzabile, introducendo diversi filtri in ambito di scelta dell’alloggio, non solo in tema di accessibilità dello stabile con una sedia a rotelle, ma anche ampliando il range di caratteristiche come la presenza di un parcheggio per disabili, un ascensore o un bagno attrezzato. La spinta a questo progetto viene data ad Airbnb dall’acquisizione della startup Accomable, piattaforma basata sulla mappatura e ordinamento dei luoghi disabled-friendly arrivando ad avere 1.100 strutture in più di 60 Paesi. La startup, nonostante il successo e la creazione di una community dedicata al turismo accessibile, aveva un problema di ampliamento di clientela. Il patto, insomma, era già scritto. Il secondo caso riguarda una delle startup più discusse della storia: Uber. L’azienda impiegata nella privatizzazione dei trasporti è sempre stata attenta all’inclusione sociale della sua clientela e ancora una volta non si è smentita, creando Uberaccess. A dir la verità l’accessibilità del brand non riguarda solo il cliente, che attraverso la sua app può individuare le auto con la disponibilità per il carico di una sedia a rotelle o vedersi tradotto ad alta voce il percorso, ma anche per gli autisti con problemi uditivi, che possono dialogare con maggiore facilità attraverso l’app con il proprio cliente. Il tutto informando sempre con comunicati e news i propri partner e utenti.
Trovare la strada giusta con Google e Microsoft
Accessibilità, da che mondo e mondo, significa “la facoltà o la possibilità di accedere a un luogo o a una risorsa”, ed ecco che subito scende in campo Google Maps, lo strumento più utilizzato per orientarsi tra le strade di tutte le città del mondo, accompagnato da una buona dose di realtà aumentata, sperimentata da Microsoft. Nel primo caso, quello di Google, la nuova estensione di Maps permetterà di scegliere tra le opzioni di configurazione quella di ottenere un risultato che includa tutte le strade accessibili in sedia a rotelle. Per ora il filtro è attivo solo per alcune città come New York o Tokio, ma l’ampliamento dei percorsi tracciati avverrà a breve, anche grazie alla collaborazione con AccessMap. Quest’ultima, startup di Seattle, ha saputo riordinare al meglio percorsi e dati pubblici online, oltre che feedback dalle persone con disabilità, riuscendo a mappare nel modo più preciso possibile tutti i saliscendi dei marciapiedi, gli accessi agli edifici pubblici per disabili e la condizione della pavimentazione stradale per un’esperienza consapevole a 360°. Chi l’avrebbe mai detto, invece, che per questa categoria citassimo Microsoft al fianco di Google, con Soundscape: un’app in grado di raccontare il panorama della città circostante a chi non può vedere il mondo con i propri occhi. La magia di essere localizzati con un GPS e di individuare i luoghi di interesse circostanti è dovuta a OpenStreetMap, una mappa precisa e impostabile sugli interessi dell’utente. Microsoft non solo vuole guidare l’ipovedente nella sua città, ma fornirgli tutti quegli strumenti in grado da renderlo un consumatore a tutti gli effetti in base ai punti di interesse impostati. LEGGI ANCHE: Dare voce alla lingua dei segni, in tempo reale. C’è riuscita una startup ungherese